Uscendo dal ristorante Lizzie e Jimin camminano davanti a noi. La mia compagna stupenda con la sua camminata elegante da modella dovrebbe stupirmi come sempre ma stasera il mio sguardo viene attirato da qualcos'altro...la schiena del biondino impertinente.
Lui non ha bisogno di camminate studiate... si muove con sensuale naturalezza... Il suo fondo schiena è perfetto... Il retro della camicia è in voile nero trasparente e non posso non notare una vita stretta ed invitante. Nonostante il divario di altezza fra i due Jimin ne esce vincente... Smuove qualcosa dentro... Mentre Lizzie no.
-Notevole vero?
Mi sussurra Minho abbozzando un sorriso.
Mi irrigidisco infastidito dal fatto che si sia accorto del mio sguardo rapito.
-decisamente!
Rispondo con sincerità.Jk
Rientriamo a casa.
Ormai Lizzie dorme.
Il dialogo con lei langue... Come tutto il resto... mi sto stancando di questo nostro rapporto.. E pensare che all'inizio la scopavo ogni giorno. Non ho più stimoli.
Ho bisogno di distrarmi di divertirmi... Prendo il telefono e riguardo delle foto che ho fatto a Lizzie e Jimin.
Lo osservo bene.
Ha quell'aria altera di chi sa di essere bello e quel sorriso che incanta, una pelle troppo perfetta per essere quella di un uomo, non ha barba. Mi vengono certe idee e le respingo infastidito.
Decido di sbirciare un po' nei vari social.
Vado sul suo profilo Facebook c'è solo una sua foto , non c'è che dire bellissimo.
Gli chiedo l'amicizia così senza pensare alle possibili conseguenze.
Ma non risponde... Forse sta già dormendo.
Controllo il contatto e il telefono è disponibile... Che incosciente!.
Gli mando un whatsapp.
Vedo le spunte di letture ma poi
mi blocca il bastardello.
Si fa sempre più divertente.
Allora gli mando un messaggio su messenger.
"ciao"
"cosa vuoi?"
"Non ti manca qualcosa? "
"no... Smettila"
Lo chiamo
"ho il tuo assegno..."
" sei un bastardo sono due giorni che lo cerco... Ridammelo devo pagare l'affitto"
"allora sii più gentile o dovrai metterti a 90 anche con me"
Volgarmente lo provoco
"sei un bastardo... Ma mi scuso profondamente per averti rubato il taxi in quel modo..."
-"domani vieni qui nel mio ufficio Regent street 345 e valuterò cosa voglio in cambio della restituzione"
Due minuti dopo...
Altro sms
-no nel tuo ufficio no... Non mi fido...
-non ti fidi? Sai quanti dipendenti ho? Nel mio piano sono 35...negli altri 6 piani non ti dico...
E poi gli uomini non mi piacciono.
-non si sa mai... Non saresti il primo che dice che non gli piacciono gli uomini e poi mi salta addosso... Tutti così voi repressi... Incontriamoci al caffè Diamond... Lo conosci?Alle 19.00...
-si...se vuoi anche prima.
-no finisco alle 18.30 giusto il tempo di arrivare... Ricorda l'assegno.
E così ci incontriamo al Diamond.
È tardo pomeriggio e piove a dirotto.
Devo ammetterlo che ha un certo stile indossa un impermeabile corto verde scuro con la cintura stretta in vita che è davvero sottile, un cappello marinaro nero e degli occhialoni quadrati in acciaio. Ha un ombrello grande trasparente, appena mi vede abbozza un mini sorriso solo per ammorbidire la situazione, quegli occhi verdi da gatto sono splendidi.
Gli porgo la mano ma fa finta di non vederla e si siede.
Mi siedo anch'io imbarazzato .
-l'assegno...
Va subito al sodo...
-non ti sembra che dovrei essere io a decidere quando dartelo...?E che dovresti essere più gentile?
Ribatto infastidito dai suoi modi.
-JK non ho tempo di giocare con te... quei soldi li guadagno con delle lezioni di giapponese che impartisco a due fratelli di buona famiglia che sono indietro negli studi, mi servono per arrivare a fine mese ci pago mezzo affitto.
-non puoi chiederli a Minho?
Magari per qualche favore sessuale?
-eccoti di nuovo con le tue allusioni perverse... No non gioco con te e no non li chiedo a Minho, lui mi paga i vestiti e se vado in viaggio con lui... Il resto mi arrangio è dura ma ci riesco... E non so nemmeno perché sto qui a raccontarti certe cose, dato che non ti riguardano. Ridammeli altrimenti mi sfrattano.
-che fretta che hai!
Parliamo un po'!
-no... Cosa vuoi in cambio dell'assegno...te l'ho detto non voglio giocare con te.
-perché non vuoi?
-perché sei attirato da me... Me ne sono accorto subito e non ho intenzione di perdere tempo con un eterosessuale che non sa cosa vuole. Io sto con Minho e lo amo. Richiamami quando vorrai darmi l'assegno senza condizioni, entro il 30 devo pagare il mio padrone di casa
altrimenti mi sfratta.
-eih stronzo...
Inizio brutale tentando di trattenerlo... Ma non mi fa finire si alza e se ne va'.
Lo seguo urtando il tavolino con i caffè... Faccio un disastro...
Accorre la cameriera mi scuso... pago e le lascio una lauta mancia per scusarmi... tutto in pochi secondi pur di rincorrerlo.
Quando esco vedo Jimin sotto la pioggia con l'ombrello in mano che fissa un punto preciso...
Mi avvicino gli parlo ma non mi risponde...
Guardo nella direzione dove vedo che è catturato il suo interesse.
Dieci metri più avanti, c'è la macchina di Minho, lui è sotto la pioggia con un altri ragazzo e lo sta coprendo con un ombrello... Il ragazzo sorride e bacia Minho su una guancia, Minho lo sta abbracciando...
Li osservo e noto che il giivane ha una shopper bag di una marca di vestiti costosissima a giudicare dal suo abbigliamento non può permetterselo, è un un regalo di Minho sicuramente.
A Jimin cade l'ombrello e sul suo viso la pioggia si confonde con le lacrime.
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Non posso lasciarti andare
FanfictionJimin impiegato Huaver, azienda di elettronica informatica in perenne ritardo sul lavoro una mattina rubera', in pieno centro a Seul, un taxi a Jeon Jungkook, Ceo e proprietario di una grossa multinazionale. Da questo nascerà una storia... Dimentica...