La guerra è iniziata.
Minho sa che mi sono ripreso Jimin. Ora è davvero diventato qualcosa di personale.
Per Minho la tela devo tesserla bene è furbo e capace negli affari... Ed è lì che lo colpiro'...per Xiao sarà più facile...Qualche giorno dopo... Xiao
-voglio parlare con Jenny...
-Jenny non c'è...
-è la sesta volta che chiamo e non riesco a parlarci... Jenny è il mio agente...-è molto occupata....
-è fuori sede...
-è ammalata...
-è in viaggio con un gruppo musicale...
-è in riunione...
Continue telefonate continue scuse.
Fino a quando...
-venga... In ufficio abbiamo una busta per lei.
"Gentilissimo sig. Zehn,
Le comunichiamo che la Jenny's agency ha deciso di interrompere la collaborazione con lei.
Riteniamo non sia più rappresentativo per la nostra azienda.
I nostri migliori saluti."Tae...
-JK... Ho iniziato la cura a Xiao ... È stato abbandonato dalla sua agente e ovunque andrà lo rifiuteranno in Asia non troverà nessun ingaggio.
-indebitalo....
-a che pro tanto Minho paga tutto...
-Minho... Non si circonda di animali penosi... Se ne libererà....
Xiao dovrà chiedere la carità per strada... Niente sarà abbastanza per quello che ha fatto a Jimin.
A Minho... Devo pensare con calma...È quasi passato un mese... Con Jimin condividiamo la casa ma ognuno dorme per conto suo. Dopo la violenza subita non sono più riuscito ad avvicinarmi a lui intimamente mi ha sempre respinto.
Jimin è consapevole di doversi nascondere corre voce fra le nostre conoscenze che Minho lo stia cercando. Quindi abbiamo concordato che resterà qui. Io farò avanti e indietro da Seul a Busan per via del lavoro.
I lividi sul volto sono passati e lui è più bello di prima.
Sono giorni che provo un riavvicinamento...
Dopo cena andiamo a dormire... Cammina davanti a me sale le scale, il suo profumo mi arriva alle narici, i miei occhi vengono catturati dai suoi movimenti e dalla sua nuca sottile. Da quella camminata sensuale innata salendo le scale. Dalle piccole mani ciondolanti lungo i fianchi. Ricordo ancora quando a tratti timide a tratti coraggiose passavano sulla mia pelle.
Arriviamo davanti alla porta della sua stanza... Divento più audace. Abbracciandolo di spalle
-non respingermi ancora... Jimin mi manchi.... Ti prego...
-no... Io...
-no cosa... Permettimi di farti dimenticare, permettimi di farti mio, sarò talmente bravo oggi che resterò solo io nella tua mente.. dico presuntuoso.
E così lo sospingo dentro... Non voglio sentire le sue rimostranze, i suoi dubbi e mangio la sua bocca cingendogli la nuca perché non si allontani non devo farlo ragionare, non deve pensare. Voglio che dimentichi... Voglio invadergli i pensieri... Spazzare via i gesti ignobili che è stato costretto a subire.
-ti prego, ti prego io ti amo Jimin fidati di me.
Si abbandona, cerco di essere più dolce e delicato possibile, voglio che senta quanto lo desidero voglio sentire i suoi sospiri, i suoi gemiti.
Lo venero è bellissimo, la sua pelle è perfetta, la curva dei suoi fianchi così femminile in un corpo maschile come il suo mi ha sempre fatto impazzire, la sua bocca così sensuale unica è mia come tutto resto. Mi lascia fare gode della mia lentezza del mio prendermi cura di lui così intimamente.
Gli bacio la schiena, la colonna vertebrale sapendo di strappargli quei piccoli gemiti e brividi che ben conosco e che lo prepareranno per me.
Affondo la lingua nella sua intimità, solo con chi si ama si possono raggiungere certi limiti e guardarsi poi l'indomani senza sprofondare nella vergogna.
Lo preparo per me.
Apro discretamente un cassetto continuando a muovere le dita dentro di lui.
Quando sono pronto gli faccio poggiare la schiena al letto.... Ed è un momento e siamo una cosa sola.
Tiene gli occhi chiusi... Mi muovo leggermente, si morde le dita per tacere, gliele tolgo lo voglio sentire mentre esprime il suo piacere.
Mi muovo assestandogli dei piccoli colpi per poi aumentare il ritmo. Gli sollevo leggermente una gamba per sprofondare meglio ed è così... mi perdo nel piacere, sentirlo mugolare e godere mi fa arrivare praticamente subito, ne sono dispiaciuto ma la troppa eccitazione il troppo desiderio mi hanno sopraffatto.
-scusa...
Dico mortificato.
Mi accarezza i capelli baciandomi rassicurandomi... Ha compreso quello che è successo.
Allora prendo coraggio e continuo con lui con le dita e prendendolo in bocca perché voglio che goda.... Sono io che lo sto facendo... Lui è solo mio nessuno potrà toccarlo più, quella violazione è un segno sulla sua e sulla mia pelle e l'atto di oggi lo cancella per sempre.
Sento a un tratto il suo tremore... Riesco nel mio intento...sono soddisfatto lo tengo fra le braccia fino a quando si addormenta.Quello che non mi aspettavo al mio risveglio è un letto solitario. Lo cerco ma la casa è vuota...
Non so decifrare la mia sorpresa, il mio sgomento... Quando mi ritrovo una lettera fra le mani.
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Non posso lasciarti andare
Fiksi PenggemarJimin impiegato Huaver, azienda di elettronica informatica in perenne ritardo sul lavoro una mattina rubera', in pieno centro a Seul, un taxi a Jeon Jungkook, Ceo e proprietario di una grossa multinazionale. Da questo nascerà una storia... Dimentica...