𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝚞𝚗𝚘

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Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte

Questa non è una storia da poter leggere nelle giornate di sole, piene di luce e ricche di amore, bisognerà aspettare ben sei mesi per poter ammirare la bellezza della pioggia, ed aspettare con ansia l'arrivo del sole, leggero ma distante, che crea quel bellissimo arcobaleno.
Prima di presentarmi però, voglio parlarvi di lui.
Inizialmente non lo conoscevo, ero arrivato in quel posto da poco più di un mese, e i volti preoccupati dei medici e delle infermiere, mi facevano solo ribrezzo.
Odiavo chi provava compassione per me, non conoscevano la mia storia, certo si poteva benissimo capire dalla mia età, ma nessuno mai aveva osato rivolgermi la parola, perché avevano solo paura della mia reazione.
"Solitario" venivo soprannominato, ma non sapevano come lo fossi diventato, volevano solo che io cambiassi, come se potessi davvero schioccare le dita e diventare un'altra persona, forse migliore, forse meno egoista.
Essere egoista mi ha caratterizzato per quasi tutta la mia esperienza lì, in quel posto dalle pareti del tutto rotte, e dai colori tenui, ma non mi preoccupavo più di tanto delle altre persone e del come potessero prenderla, preferivo vivermi la vita, prima che tutto potesse smettere da un momento all'altro.
Era passato un mese, come ho detto, e non avevo fatto conoscenza con nessuno, perché nessuno voleva vedere i miei occhi grandi e spenti, li avevo ereditati da qualcuno, ma sicuramente non sapevo chi fosse perché non ho mai conosciuto i mei veri genitori.
La mia vera madre era stata accoltellata dal marito, suppongo il mio vero padre, mentre questo poco dopo si era lanciato da un burrone, vi starete chiedendo come io possa esserne rimasto vivo, ho fatto finta di dormire per potermi salvare, anche in quel momento, alla tenera età di sei anni, sono stato egoista, ma alla fine credo sia meglio così.
Ho conosciuto persone splendide, che mi hanno aperto la loro porta ancora prima di varcarla, e devo molto a loro.
Crescermi non è stato semplice lo riconosco, anche se avevo vissuto quella strage, alla fin fine, mi ero rivelato un bambino divertente e sempre con la battutina pronta, il classico giullare di corte, ma con i miei difetti, come l'essere permaloso e la testardaggine, che però qualcuno amava molto.
Avevo solo quindici anni quando ho rischiato la vita non mangiando per due settimane, mi ricordo che dovettero farmi diverse flebo per farmi riprendere, eppure non smettevo mai di sorridere. Anche quando mi hanno riscontrato una forte anoressia, io mi sono fatto una bella risata e sono andato avanti, forse fin troppo, e ne sono uscito vincitore.
Ma tu, con quello sguardo serio e quegli occhi piccoli ma per me splendidi, sei riuscito a fermarti nel mio cuore, e a non uscire più.
Amare te è stata la cosa più devastante che abbia mai fatto, vederti in quello stato mi ha fatto contorcere il cuore, renderlo in poltiglia e poi buttarlo nel cesso dopo aver tirato su lo scarico.
Avevi promesso di cantarmi la buonanotte anche quando non ci saresti stato, eppure adesso tu non ci sei e nessuno ha la tua voce;
Avevi promesso di volermi con te anche dopo quella dannata operazione, ma quel giorno te ne sei andato prima che io arrivassi;
Avevi promesso di essermi fedele sempre e di dirmi tutto, anche quando io non volevo, eppure non l'hai fatto;
Avevi promesso di non lasciarmi mai, eppure ho ancora la tua lettera, che profuma di te, sul mio comodino, e ogni notte la leggo, per poter sentire la tua voce, anche solo per un po';
Avevi promesso di stringermi la mano anche quando le tue forze non erano più le stesse, eppure sei caduto in quel sonno profondo senza mai poter lottare;
Avevi promesso di leggermi i tuoi romanzi preferiti, eppure ti addormentavi sempre quando ti chiedevo di leggerli ad alta voce, perché i pensieri devono essere dettati dalla tua mente, e non possono essere rubati dal cuore;
Avevi promesso di non chiedermi più come stavo, eppure quel maledetto giorno, hai pronunciato quelle parole, conoscendo la risposta;
Avevi promesso di fare l'amore con me sempre, ma te l'ho proibito perché non volevo affaticarti, anche se da bravo egoista ti ho fatto esasperare molte volte;
Avevo promesso di innamorarmi di altre persone, ma sono ancora qui che ti scrivo l'ennesima lettera, che so non leggerai, perché troppo lunga e piena di amore, acido come sei non la leggerai mai.

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