Con Amore

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Caro H,
assurdo. Ho appena ritrovato il quaderno che usavo per scriverti le lettere. Sono passati cinque anni eppure ancora mi ricordo dell'emozione che provavo a staccare i fogli da questo quaderno per portarli nella nostra cassetta. Che sia ancora lì, sotterrata nel giardino dietro la tua vecchia casa? Sarebbe... esilarante? No, non credo sia la parola giusta.

Ho riletto un paio dei testi scarabocchiati su queste pagine ingiallite e con qualche macchia di caffè e devo dire che di strada ne abbiamo fatta insieme. Le giornate d'estate quando prendevamo il treno per scappare al mare, solo per tuffarci giusto dieci minuti, se no perdevamo la corsa di ritorno.
La cucina dell'appartamento di tuo padre quasi mandata a fuoco per cucinargli una sorta di torta per il compleanno.
E il periodo da dog-sitter per il cane della vicina? Me lo avevi proposto per far colpo su di lei, ma io avevo accettato per vederti un paio di ore in più il pomeriggio.

Ah giusto, poi ho letto un paio di pagine veramente strazianti. Non credo tu te la ricorda, anche se spero veramente che tu lo faccia. Sai, quella festa è stata un punto cruciale della nostra storia.
Devo ammettere che quella è stata la litigata più pesante a cui abbia mai partecipato. Forse non proprio pesante, ma dolorosa e schiacciante decisamente sì.

A ripensarci adesso mi viene un po' da ridere. Tu ubriaco che dopo aver appena finito di mangiare la faccia di un ragazzo a caso mi urli dietro solo per competere con il mio tono di voce, mentre io, altrettanto ubriaco, mi dichiaravo in lacrime a te davanti a tutti i presenti. Spero che qualcuno avesse fatto in video e lo avesse postato online perchè è stata una scena perfetta, spiccicata a quella di un qualche film americano per ragazzine tutte ormoni. Il dopo festa non è stato altrettanto divertente, purtroppo. Mi ricordo solo che sono uscito dalla casa ed ero un disastro tra lacrime e sudore. Provavo rabbia e disperazione. Tu mi sei corso dietro, ma non ho mai fatto in tempo a capire quale frase mi dissi e con che tono. Forse ero troppo ubriaco per ricordarlo, ma in quel momento l'avevo capito eccome: mi girai e poi bam, il buio.

Quell'atto non era arrivata troppo veloce, ma il colpo mi mise k.o per qualche giorno se non ricordo male. Sai, ho ancora una cicatrice di quell'incidente che non ti ho mai fatto vedere, proprio dietro l'orecchio sinistro. Il mio risveglio in ospedale era stata la parte migliore, perchè dopo un tempo che mi sembrò interminabile finalmente un raggio di luce si era fatto strada in quel buio così asfissiante, mi diceva di aprire gli occhi perchè avrei trovato ad aspettarmi la luna. Perchè era proprio così cheti vedevo: la mia luna senza la quale non sarei mai sopravvissuto.

Non credo di averti mai ringraziato abbastanza per il tuo sorriso ad aspettarmi mentre non ero cosciente o per le parole che mi rivolsi subito dopo, quelle le ricordo perfettamente: "So che ho fatto un casino, quindi permettimi di fare le cose per bene questa volta."

Quanto avrei voluto abbracciarti e non lasciarti più in quel momento. Ammetto che non mi sarei mai aspettato di trovarti di nuovo appiccicato ad una tipa dopo quello che era successo, ma probabilmente mi stavo solo illudendo che la mia confessione avesse significato qualcosa per te. In effetti non so cosa mi aspettavo che succedesse, insomma tu probabilmente non ti ricordavi neanche della litigata alla festa talmente eri ubriaco, fatto sta che decisi di allontanarmi, lentamente ma l'ho fatto.

Ed eccomi qua, a rileggere un quaderno che ne ha passate decisamente troppe dopo cinque anni che non ti scrivo o telefono. Beh direi che l'esecuzione del piano cancelliamo i miei sentimenti è andata perfettamente, ma, purtroppo per te, non ho raggiunto il mio scopo.

Posso assicurarti di averle provate veramente tutte per dimenticarti, non hai neanche idea di quante persone ho provato a vedere per sperimentare di nuovo quelle emozioni che mi hai saputo regalare solo tu. Certo, mia mamma non aiuta: continua a raccontarmi delle conversazioni fatte con tua madre durante le lezioni di zumba e io non posso fare altro che emozionarmi a sentire il tuo nome.
Ma alla fine va bene così, io ti ho amato. Mi ci dovrò abituare, lo so, al fatto che il mio cuore si scioglie ogni volta che devo dire addio.

Solo promettimi una cosa: che un giorno, quando sarai perso, ogni tanto ripensarai a cosa siamo stati noi. Perchè ti giuro che lo rifarei.
Con amore,
F.

Rincorrerti per l'ultima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora