Di fronte a me ho mamma e papà pronti per farmi domande invece io sono dall'altro lato del salotto seduto composto sul divano.
"Volevamo sapere..."
La smettono di farmi venire ansia o no?
La mamma scrive su un foglio che le porge il papà e poi capisco.
Mamma e papà sono sempre a cercare nuove cose di cui parlare e di cui fare quei manuali per genitori per passare tempo con i figli. Spero non mi domandino cose troppo personali perchè quelle cose non le voglio leggere in un libro tra 2 anni.
"Ascolta Jacopo, ti faremo un po' di domande e le faremo uguali alle tue sorelle."
Accenno di aver capito.
"Ok prima domanda, I genitori dovrebbero parlare con i propri figli del primo bacio o dell'amore?"
Ah. Capisco l'argomento.
"Penso sia veramente fondamentale creare un ambiente dove i figli si sentano liberi di dire ai propri genitori... cose del genere ecco. Tipo se un bambino cresce in un ambiente in cui c'è amore ecco, si farà una certa idea dell'amore che porterà con sè. Sono importanti le piccole cose, anche più delle parole. I gesti, le attenzioni che si dedicano ad un altra persona, sono una cosa importante in una relazione o in una famiglia. Bisticciare per chi deve spingere il passeggino su per la salita, svegliarsi presto per lasciar riposare il partner un po' di più, preoccuparsi sempre di quello che ha passato il compagno nella sua giornata.
È importante che i genitori siano un modello di relazione che funziona."
Davvero l'ho detto io? Aono uscite dalla mia bocca le parole o ho una cassetta da qualche parte?
I miei genitori stupiti continuano a scrivere.
"Ok, dettagliato. Seconda domanda, Ti sei già innamorato?"
"No."
Mi perdo. È vero che non mi sono mai innamorato? Stavo per innamorarmi di qualcuno? Forse l'ho detto perchè sapevo mi avrebbero domandato chi fosse la fortunata ma non so nemmeno se è fortunata.
"Hai già dato il primo bacio?"
"Sono fatti miei."
Dopo questa risposta hanno i loro sospetti ma come pensavano che a diciotto anni non avessi ancora dato il mio primo bacio.
"Cos'è il primo bacio per te?"
"Come tutte le prime volte che fai qualcosa avvolte sei eccitato, invece ad altre non dai tanto peso, ma poi scopri che ha avuto un significato e quindi te ne resta un ricordo forte."
"Se pensi al primo bacio del tuo papà, cosa ti viene in mente?"
"Penso l'abbia dato tardi, ci pensava e ci ripensava, voleva non fosse dato tanto per darlo, voleva fosse un primo bacio sentito."
Come mi escono le parole dal cuore penso che mi ci rivedo un po' su papà.
"E quello della mamma?"
"Il suo è stato un po' presto e meno serio, era per divertirsi. L'ha dato alla leggera."
Mi guardo le ginocchia come dico l'ultima frase. Ci penso anche io a quello che dico.
"Cosa non ti piace quando parliamo di affettività e di sessualità?"
"Che fate troppe domande e abbastanza imbarazzanti."
Ricordo la prima volta che ho detto alla mamma che mi "piaceva" una mia compagna all'asilo. Avevo detto che era una ragazza bella e gentile e loro se ne sono usciti con "Ma cosa hai sentito nel cuoricino?" e da lì non ho mai parlato direttamente di quello che mi è successo in fatto di amore, anche se ora ne parliamo ironicamente.
"E cosa ti piace invece di quando parliamo di affettività?"
"Che voi essendo genitori bravi con le parole e con le emozioni siete sempre abbastanza curati ed è bello parlare con voi se ho qualche difficoltà in particolare."
"I genitori devono fare domande ai figli sull'amore?"
"Si, magari non ricevono risposte, ma è importante che chiedano."
"Tre consigli per un genitore a parlare con il figlio di sessualità e amore."
"Mantenere un dialogo vivo fin da quando sono abbastanza piccoli, poi progressivamente crescendo, soprattutto se sono maschi, ci sarà un distacco su questi argomenti, così man mano che cresce inzia a sviluppare fiducia sui genitori; mostrare ai figli un modello di relazione che funziona; Non pretendere che i figli raccontino tutti i dettagli di una storia, non essere invadenti insomma. Magari racconto la versione integrale ai miei amici, ma i genitori non sono amici, sono altro."
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i miei genitori scrivono di noi ~[BL]~ ita
Ficção AdolescenteJacopo (18 anni) ha finito la 4a artistico da un po', a Venezia, nonostante questo non è bravissimo nelle materie artistiche, infatti s'icrisse in quell'istituto solo per stare con i suoi due cugini Emanuele e Valerio. I genitori di Jacopo scrivono...