Kaz Brekker

318 16 2
                                    

Tre anni. Erano passati tre anni dal mio arrivo a Ketterdam e ancora oggi continuavo a perdermi.

Finalmente riuscii a vedere la storta insegna del locale "Il Corvo" e con un sospiro di sollievo mi avvicinai. <T/n finalmente! Stavamo cominciando a temere il peggio> mi disse il buttafuori del Club <Scusami! Ma per non so quale motivo riesco ancora a perdermi per tutte queste viuzze>. Jasper si mise a ridere e poi mi seguì dentro il locale.
<E' nel suo studio.. Sembra nervoso...> alzai gli occhi al cielo, quando mai Kaz non era nervoso?.

Dopo aver bussato sentii un leggero avanti perciò mi feci forza ed entrai, era alla scrivania e dava le spalle alla porta. <Kaz? Kaz? Tesoro è tutto ok?> <Si. Siediti.> mi rispose lui senza voltarsi a guardarmi, maledissi Jasper perché quello non era nervosismo era rabbia. 
<Kaz cosa ho fatto?> chiesi dopo dieci minuti di silenzio <Nulla. Tu nulla.. Io potrei aver fatto una cavolata> disse abbassando la voce. 

Non lo ammetteva mai se sbagliava e se lo faceva era una cosa seria.
<Di che parli?> <Potrei ingenuamente aver fatto arrabbiare Pekka Rollins...> sbiancai e lo guardai con gli occhi spalancati <Kaz! Davvero? Con tutti quelli che ci sono in questo schifo di città proprio Pekka?> Lo odiava da sempre e quindi mi stupii il fatto che lo aveva infastidito.
<Che cosa è successo?> <Mi ha provocato. Lo sai no come è fatto... Non mi ha riconosciuto ovviamente però mi ha sfidato e io ho accettato la sfida come uno scemo.> Cominciai seriamente a preoccuparmi, accettare una provocazione era un conto ma accettare una sua sfida era un altro. 
<Kaz! Sai bene che con Pekka Rollins non ci scommette mai nessuno, se non lo fanno un motivo ci sarà no? E' un delinquente> <Anche io lo sono...> il mio sguardo, arrabbiato e severo, si addolcì nel vedere la determinazione nel suo sguardo <Certo, ma non ai suoi livelli. Tu sei manisporche ma lui, lui è un assassino. Sai bene cosa è successo a molti dei garzoni di Ketterdam per colpa sua. Guarda anche solo come tiene i suoi servi, tutti lo odiano. Perciò c'è una differenza abissale tra voi due, per fortuna> il sorriso che mi regalo mi fece scaldare il cuore.

Kaz si comportava da duro ma aveva un cuore buono e nessuno, di quelli che lo conoscevano bene, poteva negarlo. <Kaz non importa quello che è successo, lo risolveremo insieme, come sempre. Tu non sei solo> da quando stavamo insieme non lo lasciavo mai da solo se era nei guai, lui si voltò e mi lasciò un piccolo bacio sussurrandomi un grazie.
<Piccioncini... Non vorrei disturbarvi ma c'è Pekka che ti cerca> di Jasper infilando la testa nel piccolo studio di Kaz, vidi il mio ragazzo deglutire a fatica prima di prendere un profondo respiro e rimettere la maschera di Kaz il duro, solamente dopo essersi assicurato di essere calmo fece cenno a Jasper, facendogli capire di farlo entrare. 
Il pistolero capendo perfettamente il gesto si fece da parte per far passare l'altro <Bene. Sono qui per riscuotere il mio premio signor Brekker... Il contratto del Corvo, ora.> guardai terrorizzata Kaz che invece non faceva una piega <Andiamo Pekka davvero pensavi che ti avrei ceduto il mio locale con tanta facilità? Non ci penso proprio> <Oh ma così non vale piccoletto> fu in quel momento che intervenni io <Pekka come lei ben sa qui niente è facile, cosa offre in cambio?> <Tu levati dai piedi... Sto parlando con Brekker non con te. Noi due abbiamo un accordo!> Improvviso come un fulmine Pekka si ritrovò sdraiato a terra sul pavimento dello studio. 
<Ah si? Non mi hai mai riconosciuto vero?> fu in quel momento che a Pekka Rollins lo riconobbe <Tu? Ora mi ricordo di te...> per evitare che facesse cavolate mi misi in mezzo e alzai il viso di Kaz sul mio <Amore mio guardami, guarda me non lui. Non fare cose di cui poi ti pentiresti, fallo per lui> il mio ragazzo si voltò a guardarmi e sorrise sussurrando hai ragione.Tolse il bastone dal petto di Pekka permettendogli di alzarsi <Sarò chiaro Pekka. Non avrai mai questo locale, mai. Fosse anche l'ultima cosa che faccio, che io possa morire domani se tu prendi il mio locale. Ora prima che ti pianti un coltello nel cuore vattene e non farti più vedere>. Pekka lo guardo in cagnesco e se ne andò.

<Kaz sono fiera di te!> <Grazie ma non dovresti... Sono stato uno stupido a scommettere così contro di lui. E' che è il mio obbiettivo da una vita, voglio vendicarmi di lui. Ti supplico se mai dovessi fare una cavolata del genere di nuovo scappa, scappa lontano da qui e da me, sei la cosa più bella che ho e non voglio che ti capiti nulla di male> era senza guanti e mi stava accarezzando il volto, cosa strana dato che odiava il contatto con la pelle dopo quello che era successo <Stai scherzando vero? Io non ti lascerò mai! Mai Kaz, sei tutto quello che ho, sei stato il primo ad aiutarmi quando ne avevo bisogno. Perciò mettitelo bene in testa Brekker: io non me ne vado.> gli risposi baciandolo con foga.

Per gli altri poteva anche essere un semplice criminale ma per me era ed è ancora la luce nel buio che ho trovato quando sono arrivata qui. Kaz mi ha aiutata a non cadere nelle truffe di Pekka.



ImmaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora