Capitolo 3

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Temperance's POV
Abbiamo visto il film colpa delle stelle, e poi alle quattro se n'è andato. Ora saranno circa le nove e sono a telefono con Naomi, la mia migliore amica.
"Tu capisci? Mi ha baciata senza nemmeno conoscermi... Ed io non ho fatto niente per sottrarmi...sono sconvolta."
"Temperance, tu sei cretina, letteralmente. Stavate quasi per fare sesso e poi..?
Che ti è preso? Perché non l' hai fatto? Ci fossi stata io al tuo posto, con un bono così!!!"
"Non lo so, Naomi, non complicarmi le cose... Non ci conosciamo nemmeno da un giorno, ed io non sono mica una puttana? Ma poi scusa, tu non eri fidanzata?"
"Hai ragione, domani vengo a casa tua e ne parliamo... Ora devo andare, c'è Matteo che mi aspetta.
Ti voglio molto bene...ciao!"
Non mi da il tempo di salutarla che attacca.
Metto le cuffie ed ascolto un po' di musica del mio fantastico idolo Fedez. Ripenso alla mia giornata, quante cose strane che mi sono accadute.
Che starà facendo ora Fabio?
Ripenso al bacio e con il desiderio di averne un altro mi addormento.


Fabio's pov
Che giornata bellissima...
Domani mattina le voglio parlare, ma per il momento chiamo il mio migliore amico Michele, di sicuro mi dirà qualcosa di pervertito e ridicolo, che però mi farà riflettere.
Invio la chiamata, e dopo dieci abbondanti minuti di bup-bup mi risponde la voce familiare di sua madre.
"Ciao Fabio! Ti passo Michele?"
"Si grazie Milena."
Sento lei che chiama il figlio e poi Michele che risponde di passare la chiamata sul telefono che si trova in camera sua.
"Ciao,dieci-in-tutto, come ti butta?"
"Sai che ti odio quando mi chiami così..!"
"Va bene,va bene. Che cosa ti è successo di tanto eclatante da dovermi chiamare di sera a quest'ora?"
"Beh,è iniziato tutto stamani, quando sono andat-"
Non mi fa finire la frase che mi dice "Caro, non voglio sapere la storia della tua vita, non tirarla per le lunghe!"
"Okey, ho conosciuto una ragazza, quanto è bella, simpatica, divertente..."
"E allora?"
"L'ho baciata."
"Wow, e quando è che l' hai conosciuta?"
"Stamattina. Ma non è questa la cosa eclatante, stavamo per fare sesso!!!"
"Stronzo senza qualcosa di simile ad un cervello...perché...perché non te la sei scopata fino a farla svenire?"
"E poi c'è gente che dice che il pervertito sono io?!?"
"Amico ascolta bene le mie sagge parole: domani vai a casa sua e fattela. Senza paura,okey?"
Cade la chiamata prima che io possa chiedergli o che lui mi possa dire altro.
Forse ha ragione, ma se lei non volesse? infondo non mi conosce nemmeno bene.
Non posso dare ascolto a quel pervertito. Domani andrò a casa sua e le spiegherò semplicemente cosa provo per lei...é stato un 'colpo di fulmine'...come direbbe un vecchio uscito da uno di quei film in bianco e nero noioso.

Temperance'pov
È notte fonda.
Io sto leggendo un libro di Aghata Cristi, ma in realtà non capisco nulla,perché penso ancora a Fabio.Quando ad un tratto qualcuno bussa alla porta. Credo sia lisa,anzi ne sono sicura.
Non ho per nulla voglia di andare ad aprirle la porta,probabilmente è talmente ubriaca che non riesce a centrare la serratura con le chiavi.
Mi avvio lentamente ad aprirle, ma,invece di una megera sbronza c'é il ragazzo più bello del mondo. Mi sento in imbarazzo. Lui è così bello nella sua felpa ed i suoi jeans stretti, ed io mi sento così una broccola con il mio pigiamino rosa con i gattini.
"Ciao"
"Qual buon vento ti porta qui da me a quest' ora della notte?"passa qualche secondo e poi dico"...che significa:perché sei qui a quest'ora, qualunque cosa tu mi debba dire,non puoi farlo domani?" Quasi per rispondere a quello sguardo interrogativo sui suoi occhi.
"Beh...cioè..."diventa rosso in volto.
"Vuoi entrare in casa?"
"Okey"
Entriamo in casa e ci sediamo sul divano.
Siamo vicini.
Molto vicini.
Si avvicina a me ed incomincia ad accarezzarmi le guance.
Poi si blocca, ma ricomincia subito.
Sono i minuti più belli della mia vita.
Ma poi qualcuno bussa alla porta lui allora mi ci accompagna.
Mentre mi dirigo verso la porta mi chiedo perché ci debba essere sempre qualcuno che mi rompe le palle durante i momenti più belli.
Apriamo insieme e le nostre mani si sfiorano.
Fuori la porta c'è un uomo con dimensioni di armadio(ma uno di quelli enormi con due ante) con dei pantaloni neri ed un cappotto lungo. Mi fa leggermente impressione quando mi chiede"Lei è la signorina Temperance Lanza?"
"Dipende da chi è che me lo chiede."
"Commissario di polizia Massimiliano Giliardi."
"Cosa ho fatto?"
"Abbiamo bisogno di lei in centrale per l' identificazione del cadavere di Elisabetta Langella."
"O merda! Che le è successo?"
"Se mi vuole seguire in centrale potrei spiegarle tutto durante il viaggio."
"Va bene...potrei rimanere traumatizzata?"
"Probabilmente si, ma avevamo bisogno di qualcuno per l' identificazione del cadavere,se lo si può definire ancora così,che non sia drogato,morto,scomparso o all' estero. L'unica è lei.
Se vuole può venire con lei il suo fidanzato..?"
Fabio non mi dà il tempo per rispondere che interviene nel discorso."Va bene,verrò con voi."
Non mi infastidisce il fatto che lui venga quindi dico solo"Mi dia un minuto per vestirmi, e poi potrò seguirla in auto.
Se vuole può attendermi nel cortile...anche tu Fabio,se vuoi."
"Va bene l' attendiamo nella Ford Focus nera con i finestrini oscurati di fronte a casa sua."
Se ne va. Inizio a piangere,non so perché,non ero legata molto a lei,però era l'unica lì che conoscevo bene. Ora ho solo voglia di vedere mia nonna. Tornerò a Napoli, le spiegherò tutto e poi...boh?
Mi lavo,mi vesto e poi vado in quell'auto,dove ricomincio a piangere e Fabio, per la millesima volta in quella giornata,mi abbraccia e mi fa sentire unica al mondo.
Poi mi sussurra all' orecchio quello che mi era stato ripetuto tante volte,ma solo questa volta sentivo che era vero...Ho voglia di dirgli che anche io lo amo,ma riesco solo a piangere. Ma questa volta con un sorriso sulle labbra.
Poggio la testa sul suo petto e poi mi addormento, cullata dalle sue braccia che mi avvolgono e mi riscaldano.

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