-Papá papá!- mi girai e vidi mio figlio di 5 anni correre in contro a me con una fotografia in mano.
-Dimmi tesoro- dissi prendendolo e facendolo sedere sulle mie ginocchia.
-Ho trovato questa foto nel cassetto, questo sei tu, questo bel bimbo con i capelli colorati chi è?- mio figlio aveva in mano la foto che avevamo scattato io e Michael al nostro primo appuntamento.
-Beh questo ragazzo era il mio...migliore amico, si chiamava Michael- dico io trattenendo a stento le lacrime.
-Papá, si chiama come me!- esultò lui con un sorriso che mi fece sciogliere il cuore.
-Si Mikey, si chiamava come te- affermai io con un nodo alla gola.
-Un giorno me lo fai conoscere?- non ressi alle sue parole e scoppiai a piangere singhiozzando, sembravo io il bambino in quel momento.
-Papá perchè piangi?- chiese accarezzandomi teneramente la guancia.
-Beh non posso fartelo conoscere perchè lui ora è in cielo-spiegai cercando di trattenere i singhiozzi.
-Insieme agli angioletti?- domandò lui ingenuamente.
-Si Mikey, insieme agli angioletti, perchè è quello il posto che merita-dissi asciugandomi gli occhi.
-Gli volevi bene?- chiese sistemandosi sulle mie gambe per potermi guardare meglio negli occhi.
-Si, gli volevo tanto bene, e gliene voglio ancora- risposi abbozzando un triste sorriso.
-Mamma ha detto che è pronta la cena- bisbigliò dopo eterni secondi in silenzio avvicinandosi al mio orecchio.
-Allora vai a fare la pappa io arrivo- chiusi la porta della camera e mi misi a fissare la foto raffigurante me e Michael.
-Michael mi manchi- bisbigliai accarezzando con il dito il suo volto nella fotografia.
-Dio solo a quanto mi manchi amore mio, non passa un giorno in cui io non pensi a te, al tuo dolce sorriso, ai tuoi fottuti occhi trasparenti ma terribilmente profondi, mi manca persino quando mi rimproveravi perchè non mettevo il tappo al dentifricio.
Ti rendi conto di quanto mi manchi? No, non puoi saperlo perchè ora tu non sei qui accanto a me, e non stai asciugando le mie lacrime con il tuo pollice come facevi sempre.- sospirai asciugandomi gli occhi con la manica della maglia.
-Amore mio non sono mai riuscito a ringraziarti per tutto quello che hai fatto, te ne sei andato senza preavviso, ma hai reso la mia vita il paradiso e l'inferno allo stesso tempo, c'eri sempre per me.
Ora tu sei in cielo,libero, mentre io sono qui, freddo, e con un enorme vuoto dentro.
Ho un figlio sai? Si chiama come te.L'ho chiamato Michael, come te, amore mio non te ne andrai mai dalla mia vita nonostante tu ora non sia con me.
Voglio ricordarti vivo e sorridente.
E tu? Tu non mi hai dimenticato vero? Ti prego dimmi che almeno una piccola parte del tuo cuore è dedicata a me.
Dimmi che ti ricordi tutti i momenti passati insieme, fa male ricordare, ma non posso scappare da tutto questo, non voglio farlo.
Non voglio rischiare di dimenticare come si ama, non voglio dimenticare tutto quello che abbiamo avuto.
Quello che fa più male da ricordare è quella data, quella data che ovunque io vada, con chiunque io sia, mi ricorderò per sempre.
17 marzo 2015.
Mi hai lasciato quel giorno ti ricordi? Beh io purtroppo me lo ricordo, anche troppo bene.
Non sai quanto ho urlato quella sera in quell'ospedale, quanto ho pianto, ho pensato di uccidermi, per poter tornare con te e sfiorare le tue labbra ancora.