𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟑 ✧ 𝐀𝐝𝐝𝐢𝐢 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐧𝐞𝐢

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La mattina seguente Irina si svegliò di soprassalto pensando si trattasse di un brutto sogno ma guardandosi intorno notò con dispiacere che non era così

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La mattina seguente Irina si svegliò di soprassalto pensando si trattasse di un brutto sogno ma guardandosi intorno notò con dispiacere che non era così.
Si guardò le manette che ormai le avevano marchiato i polsi con dei segni rossastri poi si alzò da terra e si osservò nuovamente attorno per vedere se ci fosse qualcuno.
Apparentemente sembrava fosse rimasta da sola in casa ma appena sentì il portone dell'ingresso aprirsi capì che lo era ancora per poco.
Entrò nel salotto Rafe seguito da un altro ragazzo che ad Irina è sembrato subito un volto già visto.

Il biondo si sedette sul divano senza badare in alcun modo la ragazza, l'altro ragazzo invece si girò per guardarla domandandosi cosa ci facesse lì.
- Ora capisco perché mi hai fatto venire qua... Cosa ci fa Irina Petrova ammanettata nella tua casa delle vacanze?
Chiese Barry mentre prendeva posto nel divano opposto a quello di Rafe.
Barry era il fornitore abituale di Rafe, spesso infatti gli portava della droga o certe volte anche armi.
- Vi conoscete?
Domandò confuso il biondo guardando sia Irina che Barry.
- Diciamo che svolgeva dei lavoretti per me.
Rispose Barry guardando Irina con un mezzo sorrisetto.
Dopo quella risposta Rafe lanciò un'ultima occhiata ad Irina come se fosse in grande disaccordo su ciò che aveva appena sentito.
Non disse comunque nulla a riguardo, riprese semplicemente a parlare con Barry.
- Allora... L'hai portata?
Chiese il biondo mentre prendeva dalla tasca delle banconote arrotolate su di esse fermate con un elastico.
- È un assassino, non li prendere. Devi aiutarmi ad andarmene.
Intervenì la ragazza riferendosi a Barry.
- Ti do il doppio per dimenticarti di ciò che hai visto.
Disse Rafe subito dopo alla ragazza estraendo altre banconote arrotolate.
- Il triplo.
Disse fermamente Barry sorridendo.
Il biondo sospirò di poco ma diede comunque al ragazzo ciò che aveva richiesto.
- Valgo così tanto?
Aggiunse Irina ammiccando un sorrisetto beffardo mentre guardava il biondo.
Barry tirò fuori una bustina trasparente con della polverina bianca al suo interno, la passò al ragazzo davanti a lui, poi prese i soldi e si diresse infine verso la porta dell'ingresso.

Dopo ciò Rafe si alzò riponendo la bustina per poi andare da Irina.
Iniziò ad osservarla rimanendo in silenzio e appoggiando la schiena al bordo del divano.
- Ridammi la collana, è l'unica cosa che mi è rimasta di mia madre.
Gli disse guardandolo male.
Il ragazzo si avvicinò di poco al suo corpo sorridendo divertito.
- Chiedimi per favore.
Disse solo per provocarla.
Irina ridacchiò nervosamente alle sue parole poi alzò lo sguardo sugli occhi del ragazzo e sorrise di poco.
- "Ti uccido assassino del cazzo".
Pronunciò amaramente nella sua madrelingua.
- Non in russo.
Rispose Rafe continuando a sorriderle.
La ragazza lo guardò attentamente rimanendo in silenzio poi abbassò nuovamente lo sguardo senza dire nulla.
- Va bene, facciamo così.
Iniziò il ragazzo allontanandosi da Irinia.
- Aiutami in una faccenda.
Ho sentito dire che sei una ladra molto abile non è così?
Chiese Rafe.
La mora tornò a guardarlo non capendo il perché della sua domanda.
- Non aiuterò un assassino.
Rispose la ragazza prima che Rafe potesse dire altro.
- Penso però che ti converrebbe... Per lui.
Disse il ragazzo prendendo in mano il telefono di Irina facendole vedere sullo schermo varie chiamate perse da Vincent.
- Le opzioni sono due... Lo uccido davanti ai tuoi occhi oppure mi aiuti e ne usciamo tutti illesi. Scegli in fretta.
Finì il ragazzo risedendosi sul divano e iniziando a giocherellare con la collana di Irina.
- Stai bluffando, non sei riuscito ad uccidere quell'uomo sul ponte.
- Vuoi scoprire se sto veramente bluffando?
Rispose alla ragazza sorridendo in modo malizioso.

𝑨𝒅𝒅𝒊𝒄𝒕𝒆𝒅 | 𝑅𝑎𝑓𝑒 𝐶𝑎𝑚𝑒𝑟𝑜𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora