CAPITOLO III
<<Ehi, stai bene?>> dice una voce maschile alla mia sinistra. I miei singhiozzi sono troppo forti per capire se lo conosco e i miei occhi sono appannati dalle lacrime.
<< Lasciami in pace>> urlo piangendo e giro la testa verso il lato opposto da dove viene la voce, nascondendomi il volto con le mani.
<< Negativo, non è così che sono stato educato. E poi credimi, vedo queste scene tutti i giorni, non sei mica la prima ad avere una crisi isterica durante le riprese, sai?>> mi dice per poi sedersi accanto a me non rispettando la mia richiesta di andarsene. Mi osserva e spalanca m gli occhi improvvisamente, come se gli si fosse accesa una lampadina in testa.
<<Aspetta, io ti conosco...tu, tu sei la ragazza della festa, si...ehm Jasmine? >> tira a indovinare.
"Jasmine? Scherziamo? Il mio nome è molto più bello".
<<Mi chiamo Jessica...>> dico voltandomi verso di lui pronta a sfogare la mia rabbia. Appena lo vedo in faccia, però, smetto di piangere...
<<Tu... oddio, io...>> non so che dire e mi allontano strisciando velocemente. lui è QUEL tizio, quello della festa di un mese fa...
<<Si...io mi chiamo Roger, a quanto pare non siamo due cime con i nomi, vero?>> dice sorridendo timidamente e abbassando lo sguardo tra le sue gambe. Anche se mi sono messa un po' più lontana lui si è avvicinato. Mi sento così in imbarazzo, adesso. A quella festa ci siamo baciati ma è stata sicuramente colpa dell'alcool.
<<Allora... ti va di raccontarmi cos'è successo?>> tenta lui dopo esserci riconosciuti a vicenda.
<<Aspetta, tu lavori agli Studios? Che cosa fai esattamente?>> gli chiedo. "eh no, non sarai tu a fare domande!" penso, "ho baciato una star e non lo sapevo?"
<<Beh...in realtà sono venuto con mio padre, lui lavora qui e oggi aveva bisogno di una mano>> dice facendo spallucce e tagliando corto come se non mi avesse appena dato una notizia succulenta.
<<Ehi mi hai appena vista piangere, io non piango mai davanti agli altri. Merito di sapere di più>> incalzo e mi asciugo le ultime lacrime che mi rigano il viso.
<<Non ti dirò chi è.... perché fate tutte così?>> dice scocciato. Probabilmente ha solo pensato a voce alta ma io rispondo lo stesso, la mia curiosità non può essere messa a tacere.
<< Io non sono "tutte"!>> mimo le virgolette con le mani. << E poi, tutte chi? Non ti avevo mai visto prima di quella festa e non ti ho più visto in giro con il gruppo di Neil e Luke. Posso solo immaginare quante siano le donne che ti circondano...>> trattengo una risatina.
<< Se tanto lo vuoi sapere ce ne sono parecchie. Solo perché non frequento la tua scuola non significa che non esista...>> dice sbuffando per poi alzarsi. Ok, ho detto una cazzata. Uno a zero per Roger.
<< Aspetta, ok scusami, io non volevo...>> dico ma non termino la frase perché non so cosa "non volevo", esattamente. Lui si ferma ma non si risiede, allora mi metto in piedi per poterlo guardare meglio in faccia.
<< Scusa, davvero! Sono arrabbiata e tu non c'entri niente... Almeno puoi dirmi di che ti occupi tu quando sei qui? O è un segreto di Stato anche quello?>> dico e abbozzo un sorriso nella speranza che il mio tono di voce non sia troppo tagliente e acido.
Stranamente sorride anche lui... e che sorriso, perché non l'ho notato prima?
<< Più che altro aiuto regia e riprese. Mi chiama solo perché non deve pagarmi tanto come un professionista. Io per adesso faccio solo pratica ma un giorno studierò cinema e magari lo sostituirò...per ora è solo un'idea>> dice senza particolare entusiasmo, facendo spallucce come poco fa.
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Who is Jessica?
FanficPROLOGO OGGI Da bambina pensavo che tutto fosse semplice: l'amore, l'amicizia, il lavoro... insomma, nessuna complicazione. Poi, crescendo, ho capito che queste cose sono facili per chi ha avuto la fortuna di nascere nella famiglia giusta, n...