The Good Girl's Bad Boys [Secondo Libro della Serie TGGBB] (Traduzione Italiana)

Capitolo Tre: Ho Conosciuto Una Persona

"Perfino io devo ammetterlo, è penoso."

Chiudo bruscamente il libro e resto a fissare la copertina con su scritto Come Farsi Degli Amici: La Guida Per Le Povere Anime Asociali. L'autore non avrebbe potuto essere più schietto con questo titolo. Riesco a sentire la mia anima che prova a fuggire, so che adesso è troppo tardi per salvarmi.

Mi tiro le ginocchia al petto e mi abbraccio le gambe. Sono nell'angolo solitario dedicato ai libri di auto-aiuto della libreria locale. E dopo aver divorato ogni libro della sezione, nessuno di essi è stato in grado di completare la sua missione di aiutarmi. Alla fine decido di andare alla base e provare a cercare qualcosa sull'argomento lì. Quindi faccio del mio meglio per ricompormi e mi alzo da terra. Rimetto il libro al suo posto e, dato che la sezione non è nemmeno riuscita a salvarmi dalla mia condanna perpetua, le lancio uno sguardo minaccioso di cui Declan sarebbe orgoglioso. Poi vado per la mia strada.

Continuo a camminare lottando per ignorare i bisbigli e le suppliche dei libri che mi circondano, mi stanno pregando di comprarli e leggerli. Nonostante questo, mi guardo indietro e allungo la mano verso le nuove uscite di libri e manga.

"Tornerò per voi un giorno," Sussurro mentre mi asciugo una lacrima.

Ah, le difficoltà in cui si imbattono i poveri topi di biblioteca. È per questo che siamo stati tutti benedetti con le biblioteche. Tra l'altro, dopo dovrei andare a farci una visita.

Esco dalla libreria e incontro l'aria fredda di gennaio. Eppure, mi sento ancora accaldata per l'imbarazzo dovuto al motivo per cui sono andata in libreria. Ovviamente ho già degli amici. Quei tre sono gli amici migliori che chiunque possa mai avere.

"Friendzone," Jordan tossisce.

Rabbrividisco al ricordo della festa di Capodanno perché è proprio questo il punto: ci sono troppi ragazzi nella mia vita.

Mi passa accanto un gruppo di ragazze, e io fisso a terra per evitare il contatto visivo. So che ci sono ragazze che ucciderebbero per essere al mio posto. Ma allo stesso tempo può essere opprimente. Per quanto voglia bene a quei tre, a volte siamo davvero in mondi diversi. Guardo due ragazze dall'altro lato della strada discutere sul menù esposto all'esterno di un ristorante. Voglio un'amica, qualcuno che mi impedisca di impazzire nella mia situazione attuale.

"Più facile a dirsi che a farsi," Borbotto tra me e me.

Non ho nessun modo concreto di entrare in contatto con una ragazza, dato che ci tengo alla mia vita. Tutte a scuola stanno alla larga da me. Hanno capito che è una perdita di tempo prendermi in giro, soprattutto sapendo che tre ragazzi saranno testimoni di qualsiasi cosa mi facciano.

E non ho proprio la migliore esperienza possibile con le altre ragazze in generale. In tutta onestà, le ragazze sono il peggior tipo di persona da avere come nemico. Per crearti problemi non devono nemmeno alzare un dito, tranne che per mandare messaggi. Lo spogliatoio femminile è un vero e proprio girone dell'Inferno. Quindi, considerando i trascorsi, non credo di voler provare a fare amicizia con qualcuno della mia scuola.

Ma sul serio, come ho fatto a trovarmi degli amici? Forse sono una specie di calamita per i ragazzi. Forse posso offrire questo in cambio di amicizia. La migliore spalla di sempre.

Scuoto la testa ai miei pensieri e accelero il passo. I ragazzi andranno alla base più tardi perché Bennett ha promesso che ci avrebbe preparato qualcosa, anche se in realtà l'abbiamo costretto. Faccio una curva stretta e mi schianto contro uno stand posizionato male, facendo cadere a terra alcuni fogli.

A malapena riesco a raccoglierne alcuni che mi alzo e mi ritrovo faccia a faccia con una ragazza. È più bassa di me di qualche centimetro e mi osserva con i suoi luminosi occhi verde scuro. Mi guarda velocemente dalla testa ai piedi, i suoi corti e ricci capelli neri seguono il movimento della testa, e mi sorride.