Occhi di ghiaccio | HSMTMTS

2 - Pezzi di vetro

100 anni di tradizione, ma davvero?

"Comincia il 3º anno." sento dire da un ragazzo. Caschetto azzurro, capelli rossi e lentiggini a contornare il volto chiaro, a dir poco riconoscibile.
Fa che non ci sia anche lui, fa che non ci sia anche lui.
Ma ovviamente, sono Stacey Lawrence,la fortuna non gira mai dalla mia parte.
Basta spostare lo sguardo a sinistra per vederlo: Ricky è qui, e da quel che dice sembra pronto a riprendersi Nini, ed è anche piuttosto sicuro di sé.

Non ti perdi mai d'animo, eh?

Okay, avete ragione, adesso vi spiego tutto.
Il ragazzo dai capelli rossi è Redonovich, conosciuto da tutti come Big Red, sembra strano ormai chiamarlo col suo vero nome, lo conoscono tutti qui in città, più che altro grazie alla pizzeria della sua famiglia. Ricky è il ragazzo accanto a lui, nonché suo migliore amico. È un po' meno conosciuto di Big Red, ma di certo non manca di amicizie, anche nel suo piccolo.
E poi c'è Nini. Amata da chiunque la conosca. Non per fare la guastafeste, ma non mi sembra esattamente Miss Universo. Certo, antipatica non è, diciamo insomma che se la cava nella mia scala di simpatia.
Non vi ho confusi più di prima, vero?

Α riportarmi alla realtà è Gina, che, presa dall'ansia, continua a stritolarmi il braccio destro, mentre la sua gamba destra continua a muoversi freneticamente.
"Se hai preparato uno dei tuoi discorsi motivazionali, credo che questo sia il momento adatto per farne uso."
Sembra terrificata, non la vedevo così da quando ha visto un clown avvicinarsi a lei per chiederle di fargli una foto con dei bambini. I clown la terrorizzano.

"Calmati. Andrà tutto bene, vedrai." sembra tutto inutile
"Gina, andrà alla grande, dico davvero. Qui alla East High sono tutti gentili, specialmente con chi viene divorato dall'agitazione." dico facendola ridere per poi prendere le sue mani nelle mie: "Respira insieme a me, vedrai che starai meglio."
Fa come dico e, finalmente, si tranquillizza.

Ci guardiamo negli occhi: "Andiamo?"
"Andiamo." afferma. È sicura di sé.

Entriamo dal grande ingresso principale e, con tutta la sicurezza che abbiamo immagazzinato nei nostri corpi, percorriamo il corridoio in cerca dei nostri armadietti.
Arrivate a destinazione c'è la sorpresa numero due ad aspettarci.

La prima era, ovviamente, scoprire che qualcosa fosse andato storto tra Nini e Ricky.

Ricky, Nini e Big Red, di cui vi avevo parlato, riuniti insieme a Kourtney, la migliore amica della castana, conosciuta per le sue doti da truccatrice molto più che evidenti.

Non mi ci vuole tanto a fare due più due e scoprire che Nini sarebbe stata la mia "vicina" di armadietto. D'altro canto però non posso lamentarmi, perché alla mia destra c'è proprio l'armadietto di Gina.
Il che almeno renderà la scuola meno pesante, almeno presumibilmente.

Altrettanto poco tempo mi ci vuole a capire vagamente cosa stia accadendo. Α quanto pare il piano del riccioluto non sta andando liscio come previsto: Nini non ha intenzione di tornare da lui, o almeno non così facilmente.
"Ho conosciuto un ragazzo..." mi sono bastate queste parole per sentire il cuore di Ricky frantumarsi in piccoli e taglienti pezzi di vetro, insieme a tutti i suoi piani.
Cerco di non dare a vedere il fatto che stia seguendo la vicenda, rendendo d'un tratto interessante il fondo dell'armadietto che fisso da quando sono arrivata. Mentre giro lo sguardo, notando l'occhiata interrogativa che mi sta rivolgendo Gina, capisco che anche lei stava origliando.

Chissà Lydia da chi ha imparato...

Mi basta voltarmi un solo secondo per incontrare il suo sguardo.

Sembra quasi ironico, non trovi?
Come i nostri sguardi continuino ad incrociarsi in mezzo a decine e decine di altri nonostante passi il tempo.

È a pezzi.
Non vuole mostrare troppo quanto stia soffrendo, ma io so quanto sia ferito. I suoi occhi sono completamente arrossati, e ciò fa si che si nasconda il nocciola delle sue iridi. Sono lucidi, brillano. Brillano di dolore, dolore che adesso prevale su tutto. Un dolore tinto di rimpianto che presenta sfumature di vergogna e una tonalità che richiama quella della disperazione. Ha un'espressione guidata dal rimorso: per tutte le cose che non ha fatto, ma che avrebbe potuto fare, per le parole non dette, per i baci mancati e per tutte le corse sotto la pioggia rovinate dalla paura di ammalarsi. Quel tipo di rimorso che ti fa sentire un vuoto al centro del petto, proprio accanto al cuore.
Conosco anche troppo bene questa sensazione, la sensazione di essere stati rimpiazzati, la paura di non essere stati abbastanza, e il peso di tutte le colpe caricate sulle spalle. Sanno di cento coltelli sulla schiena, al centro della colonna vertebrale. E infondo infondo sanno di te, Ricky. Sanno del tuo fragile volto da bambino in cerca di una sincera carezza da parte della mamma. E lo so quanto fa male, lo so che non sto esagerando. E come me lo sai anche tu, in cuor tuo, di esserti accoltellato da solo.

Sembra quasi leggere attraverso i miei occhi tutti i miei pensieri, come se il ghiaccio nelle mie iridi si fosse sciolto trasformandosi in un'acqua cristallina in cui riesci a specchiarti e a leggerti come fossi un libro aperto.
Sembra percepire il fatto che io capisca il suo dolore, e infatti, quasi per ringraziarmi, si sforza di abbozzare il più sincero dei sorrisi, nonostante quel che sia appena successo lo abbia spiazzato.

"Mi sa che devi spiegarmi un paio di cose." mi sussurra la mia amica chiudendo l'armadietto.

E a me sa che hai capito bene.

"Avremo tempo d'altronde, dato che mi sono offerta per farti da guida nella scuola." finisco la mia frase giusto in tempo, perché vengo subito sovrastata dalla voce del preside che ci da il benvenuto e ci chiede di dirigerci verso la palestra.
"E il tour inizia adesso." la prendo sotto braccio sorridendo e portandola con me verso l'immensa palestra dove Zac Efron si divertiva a cantare, accompagnato da Vanessa Hudgens.

Sapete come si dice di solito,no? "Anno nuovo, vita nuova."
Beh, qui alla East High preferiamo "Anno nuovo, discorso nuovo."