Unico capitolo.

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Aggiornamento: due settembre 2021 aggiunta ulteriore piccola parte iniziale.

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(Durante la terza serie)

Appartamento Chloe e Trixie. Sera. Nel parcheggio.

Con molta fatica Lucifer si tratteneva dal precipitarsi nell'appartamento per buttare fuori Pierc o meglio Cain il primo assassino. Però Lucifer voleva essere cauto, per non mettere in pericolo Chloe e Trixie. Con gli mancavano. Dover avvertire che sarebbe mancato a una serata di giochi lo aveva lacerato. Giurò mentre lasciava il parcheggio che avrebbe fatto pagare a Piers tutto quel dolore.

Nell'appartamento.

Chloe era seduta al bancone della cucina intenta nel preparare la cena. Cercava di superare il dispiacere per la mancanza di Lucifer. Il suo consulente civile per la prima volta aveva disdetto la sua partecipazione alla serata di giochi in scatola. Soprattutto Chloe era triste per Trixie, fin troppo silenziosa che stava finendo i compiti seduta su un cuscino al tavolino di fronte il divano. Seduto nel divano Pierc che disse a Trixie mentre guardava il suo cellulare
"Non prendertela per Lucifer. Piuttosto non dovresti credere sia uno molto coerente"
Trixie alzò la testa dal libro di storia molto accigliata, dicendo a Pierc senza voltarsi
"Lucifer mantiene sempre le promesse oltre che non dice bugie. Deve aver avuto un buon motivo per non venire"
Pierce ridacchiò
"Piccola ingenua. Devi imparare cose sulla gente"
Trixie cercò di stare calma. Si voltò per guardare in faccia Pierc dicendogli sicura
"Grazie a Lucifer conosco molti trucchi da usare con la maggior parte dei giochi con le carte"
Pierce la guardò con un mezzo sorriso
"Poker?"
Trixie controllò sua madre, vedendola indaffarata annuì positivamente a Pierce. Il tenente si sedette dall'altra parte del tavolo dicendo a Trixie che prendeva le carte da poker
"Partita unica. Vinco io, da domani ti dimentichi di Lucifer. Vinci tu..."
Pierc ci pensò
"...diventi l'erede del mio magazzino quando lascerò questa vita"
Trixie era perplessa ma accettò.

Pochi minuti dopo.

Chloe avvertì Trixie e Pierc che la cena era quasi pronta. Le sembrò strano di vedere i due stringersi la mano, dicendo Pierc
"Una ottima partita Trixie. Vittoria meritata. Sono di parola, un giorno avrai il mio magazzino"
Trixie ci credeva poco.

Una partita di poker dimenticata da Trixie viste le tante cose accadute nella sua vita. Piers aveva ucciso Charlotte e tentato con Lucifer e Chloe. La stessa Trixie trovò nella loro soffitta Lucifer nella versione bruciata nascosto.

L'amico di Trixie che lei sperava diventasse il suo patrigno aveva le ali ferite piene di proiettili. Con gratitudine Lucifer scopri che a Trixie non faceva paura o disgusto, sapendo chi era vedendolo nella versione bruciata. Decise di spiegare perché era in quella soffitta.

Una sorpresa Trixie, oltre sapere Cain chi era in realtà ed era morto, non poteva credere che sua madre vedendo Lucifer nella versione bruciata lo avesse respinto. In cuor suo la bambina era certo che se Lucifer non fosse fuggito l'avrebbe accettato non scacciato come pensava Lucifer. Però Trixie decise di lasciare da parte ogni suo dubbio per aiutare il suo amico, tristemente certo di far paura e disgusto alla sua Chloe.

In Trixie quel re infernale trovò un perfetto aiuto, portandogli medicine, cibo e acqua senza far capire nulla a Chloe. Riuscendo Trixie anche nel consolare il suo amico.

Cinque giorni dopo con Lucifer nascosto nella soffitta, Trixie scoprì che sua madre non era impaurita oppure disgustata come pensava Lucifer. Invece la trovò una notte che preoccupata cercava qualche indizio di dove era Lucifer, dicendole con gli occhi lucidi
"Trixie sono veramente in ansia per Lucifer. Perché tutto quello che diceva Lucifer non erano metafore. Si deve sentire sicuramente tanto solo. La sua maledetta fuga ogni volta..."
Si asciugò delle lacrime
"...ma cosa posso aspettarmi? Scimmietta il nostro amico deve aver conosciuto nella sua eternità anche troppa solitudine"
Trixie gli domandò
"Mamma ma quindi non ti fa paura o disgusta?"
Chloe era sorpresa, rispondendole
"No, come potrebbe farlo. Lo conosco così bene"
Trixie stava tornando nella sua camera. Si fermò vedendo Lucifer seduto sulle scale che davano alla soffitta. Con calma Lucifer scese la scala sussurrando a Trixie
"Vai in camera. Parlo con tua madre"

Piccole normalità familiari.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora