-capitolo 36-

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mi svegliai di colpo.

<<ma buongiorno principessa.>> era una voce profonda e rauca, maschile. Una voce mai sentita.

mi guardai intorno per cercare di capire dove sono.

Non saprei dire con esattezza dove mi trovo ma non mi sento a mio agio, mi sento vuota, la testa mi gira e mi sento osservata.

<<chi sei? dove sono? cosa è successo?>> domandai alla voce cercando il creatore di essa.

<<perché sono qui?>> mi sedetti per via delle gambe che cedevano.

chiusi gli occhi aspettando una risposta, silenzio totale.

aprii lentamente gli occhi sentendomi pian piano a mio agio.

davanti a me c'era un ragazzo dai capelli neri come la pece, occhi gialli che brillano in tutto quel buio nello sfondo.

sorrideva aprendo le braccia per poi inclinare la testa.

<<un ragazzo sui 20 anni? tutto qui? hai la voce di un trentenne>> lo osservai attentamente.

lineamenti del viso sottili, occhi gialli senza una pupilla che brillano, pelle pallida e perfetta, capelli neri pece e lisci, corpo muscoloso.

È senza maglietta e nel suo petto ci sono degli strani tatuaggi neri che prendono mezzo busto.

I miei occhi lo stavano osservando attentamente dall'alto al basso.

ero arrivata alla sua "v" per poi realizzare che era seduto su un ammasso di cadaveri.

<<finito di ispezionarmi principessa?>> sorrise, tornai ai suoi occhi lo fissai attentamente, il suo sguardo mette veramente tanta paura e disagio.

<<hai capito chi sono tesoro?>> si teletrasportò davanti a me per poi mettermi un dito sotto il mento alzandolo verso il suo viso per vedere meglio la mia faccia.

sarà alto un metro e ottanta, è circondato da delle nubi nere e inquietanti.

<<Ad essere sincera, no.>> mi allontanai da lui, <<così mi ferisci!>> fece il vinto triste per poi avvicinarsi nuovamente a me mettendosi a pochissimi centimetri dalle mie labbra.

È talmente tanto veloce che non riesco nemmeno a seguirlo con lo sguardo.

sento respirare sul mio collo, giro lentamente la testa, era lui, <<tu... fino ad un secondo fa eri davanti a me->> Borbottai stupita.

<<dove sono?>> domandai cercando di mantenere la calma, <<nella tua mente>> rispose sedendosi davanti a me.

<<perché sono qui?>> mi misi davanti a lui, <<credo ti abbia saltato qualcosa prima>> mi sorrise, il suo sguardo penetrante mi mette a disagio.

<<cosa?>>
<<forse la domanda più intelligente sarebbe chiedermi chi sono, no?>> chiuse gli occhi.

<<io non ci capisco più niente.>> Borbottai notando il mio cuore diminuire il battito sempre di più.

<<sto morendo?>> domandai sentendo il mio cuore perdere sempre più battiti.

<<attualmente si.>> il ragazzo era apatico non mostrava neanche un minimo sintomo di preoccupazione.

<<se siamo nella mia testa, tu che ci fai qui?>> domandai iniziando ad osservarlo con disprezzo.

<<io sono uno dei tuoi quirk. Il più potente di tutti i quirk esistenti insieme al One For All.>> rispose sorridendo in modo compiaciuto.

let me be your SuperVillain// Todoroki Toya(Dabi)        ⚠️DA SISTEMARE ⚠️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora