Because I Had You // Charles Leclerc [COMPLETA]

Charles.

27.08.2016

Dopo aver festeggiato il primo posto a Spa, torno in hotel. Faccio una doccia, indosso dei vestiti comodi e cerco nell'armadio le lettere che Margot mi ha scritto in questi anni. In quella datata di maggio la frase "ti voglio bene e mi manchi" mi ha perseguitato. 

Ho sempre preso carta e penna per darle una risposta, per farle capire che le leggo e che ci sono. Non l'ho mai fatto perché sono un codardo. 

Alex, il mio compagno di scuderia, entra nella mia camera e si siede sul letto. Lui ha tagliato la linea del traguardo nono. 

«Sei sempre assorto quando leggi quelle lettere. Dovresti scriverle. Sono due anni che non parlate».

Sospiro.

«Non è semplice. Vorrei che lo fosse ma non lo è. Sono stato io a rovinare tutto scopandomela nel bagno di quel locale», mormoro e ripongo i fogli in una tasca della valigia.

Guardo il panorama e ricaccio indietro le lacrime. Quando si tratta di Margot nulla è facile. Parlare di lei significa rispolverare i ricordi. Ma allo stesso tempo avrei dovuto trovare una soluzione, dirle che la amavo e partire dopo un suo rifiuto. Sì, perché lei non mi ha mai visto come un ipotetico fidanzato.

«Charles, devi smetterla. Scrivile», dice in tono fermo.

Prendo carta e penna e con mani tremanti scrivo la data. Il cuore batte all'impazzata. Alex decide di andarsene per lasciarmi da solo ed elaborare il testo.

Mi prendo qualche minuto per pensare. Poi straccio il foglio e lo getto nel cestino.

Mi odio, ma forse Margot continuerà a farlo mentre aspetta una mia risposta che tarda ad arrivare.