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San era così bello; in mezzo a tutta quella folla, nonostante la confusione, lui riusciva a spiccare comunque. E non se ne rendeva conto, che nonostante tutto il buio che portava dentro, lui brillava di una luce così pura e abbagliante.
Era questo quello che colpiva Wooyoung ogni volta che lo guardava. Era un ragazzo così giovane, che agli occhi degli altri appariva senza macchie, ma che nonostante l'età aveva il passato pieno di cicatrici; e glielo si poteva leggere negli occhi, quanta sofferenza aveva potuto provare, in soli 17 anni della sua vita, e quanta forza era riuscito a tirare fuori per superare ogni ostacolo.
Lui era così bello, quando si passava una mano tra i capelli per scaricare la tensione. Splendeva così tanto, quando rideva distrattamente alle battute dei suoi amici, con cui passava sempre i minuti della ricreazione. Era così seducente, quando mentre ascoltava il professore in classe, si mordicchiava il labbro inferiore per la concentrazione. E Wooyoung era così geloso, vedendo che chi aveva la fortuna di stargli intorno non riusciva a vedere quanto poteva essere accecante la sua luce.
Il moro per lui era come la luna, così lontana e irraggiungibile, che viene ammirata solo quando è piena. Mentre, quando essa è incompleta, nessuno si ferma a guardare quanto magnifica può comunque essere.
Tutti dormono, mentre tu sei in cielo, aspettando che qualcuno ti noti e ti faccia luce in quell'infinito buio che è la notte.