-> Star Wars <-
Prompt: Crossover n°. 2
Lunghezza: 1530 parole
Spoiler: No~•~▪~•~
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, c’era una tensione nello spazio che rendeva l’aria quasi irrespirabile, almeno in quei pianeti provvisti di essa.
Non era solo una questione di Jedi, Sith, e della Forza: il male era alle porte, sembrava di essere sull’orlo di una guerra anche se nessuno aveva idea di chi fosse realmente il nemico, né per gli uni né per gli altri.
Su una stazione spaziale, uno jedi avvolto in un mantello marroncino stava bevendo un frappè. Una specialità umana di cui lui andava matto. Nell’altra mano reggeva uno schermo in cui comparivano notizie.
Notizie di genocidi. Di stermini. Schiavitù. In nessuna immagine o video si potevano vedere spade laser: non era chiaro chi fosse il nemico.
Sentì l’atmosfera cambiare attorno a lui e alzò lo sguardo dallo schermo. Una figura avvolta in un mantello nero, vestita completamente di nero, stava avanzando tra i tavoli del bar, diretto verso di lui. L’uomo dal mantello marrone appoggiò il frappè e appoggiò la mano sulla spada laser che aveva al fianco.
Poi l’uomo in nero si calò il cappuccio, rivelando dei capelli rossi che arrivavano sotto le spalle, e la tensione parve spezzarsi. L’uomo dal mantello marrone tolse la mano dalla spada laser e riprese in mano il frappè.
«Signor Crowley!» esclamò il barista con un sorriso a novanta denti tipico della sua specie. «Bentornato! Cosa posso offrirti? Il solito?»
«No… Se non sbaglio è il periodo di produzione del vino della sabbia di Tatooine, corretto?»
«Sempre un intenditore di vini, a quel che sento. Corretto. Ne dovrei avere una bottiglia.»
Il barista scomparì sotto al bancone in un turbine di tentacoli. L’uomo in nero si guardò intorno e vide l’uomo avvolto nel mantello marrone.
Si guardarono un momento.
«Costa quindicimila. Sai, siamo lontani da Tatooine ed è un vino pregiato...» disse il barista appena riemerse.
«Nulla in contrario al prezzo.» disse il rosso facendo passare su un lettore di chip un oggetto che nessuno riuscì a vedere. A quel punto prese la bottiglia e raggiunse l’uomo dal mantello marrone al tavolo.
«Aziraphale.» disse solenne.
«Crowley.» rispose l’altro.
Si guardarono, e molti non del luogo guardarono i due maestri della Forza temendo uno scontro, ma con gran sorpresa i due si rivolsero un reciproco sorriso.
«Diamine, sono almeno sei mesi che non ci incrociamo!» esclamò Crowley stappando la bottiglia coi denti.
«Sette e mezzo, Crowley, sette e mezzo.» ribatté l’altro con un sospiro. «Sai com’è. “La guerra è alle porte! Dovete sempre essere pronti!”, e così via.»
«La parte divertente di questa storia è che il nemico non si trova. Beelzebub è assolutamente certo siate voi Jedi, voi Jedi credete siamo noi Sith… Io dico che c’è un terzo nemico che vuole romperci le scatole e farci scatenare la guerra a noi.» disse Crowley bevendo a canna metà bottiglia.
«Sì, anche Gabriel era dello stesso avviso. Solo i Sith possono architettare piani tanto malvagi.» fece Aziraphale con uno sbuffo infastidito. «E intanto ci si raddoppia il lavoro a vicenda, i nostri capi vogliono conquistare, fare guerra, fare casino, e non trovi neanche due minuti per respirare.»
STAI LEGGENDO
Seven Stories about Ineffable Husbands
FanfictionTerza raccolta della serie "Seven Stories about". Una semplice raccolta di sette racconti sui nostri Aziraphale e Crowley, noti come Ineffable Husbands. Enjoy :3