6-Punizione

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Arriva il medico di famiglia che mi visita nella stalla. Mi fa togliere la maglietta ed è la prima volta che Chris mi vede in reggiseno. Sento i suoi occhi preoccupati su di me.

-Allora signorina, deve ringraziare il cielo se è stata molto fortunata. Niente di rotto o di grave. Ha solo bisogno di riposo, specialmente alla schiena, e le consiglio di farsi fare un massaggio da uno specialista. Se desidera le lascio il numero di un mio amico.

-Lo dia a me, signor Zaciocchi. Grazie infinite.

Mi sa che si sente un po' in colpa per me.

-Te lo pago io.

Lo guardo bene. E' veramente dispiaciuto.

-Chris, non importa, posso farlo io.

-No, no. Lavori per me. Qualsiasi incidente sul lavoro lo devo pagare io. E' la legge, lo sai.

Mi fa morire. Gli porgo un sorriso di ringraziamento. Mi aiuta a rimettermi la maglietta.

Fuori dalla stalla troviamo sua sorella e un uomo che litigano. Suppongo sia il suo fidanzato.

-Ma sei veramente rincoglionito? Sarebbe potuta rimanere paralizzata!

-Ma che ne sapevo io che era su quel cavallo matto!

Si urlano l'una contro l'altro.

-Ciao Ale. Non ti permettere di chiamare il mio cavallo in quel modo.

Chris si rivolge al fidanzato di sua sorella in un modo leggermente cinico e aggressivo. Non l'ho mai visto così. Non deve andargli molto a genio questo Ale.

-Che succede, Carol?- chiede a sua sorella.

-E' stato Alessandro a suonare il clacson. Per cosa? Per uno stupido goal!

-Non l'ho fatto apposta! Mi è scappato...

Carol lo aggredisce: -Quante diavolo di volte ti ho detto che non devi mai suonare il clacson qui perché i cavalli si spaventano?!

Provo a intervenire nella loro discussione prima che Carol sgozzi il suo fidanzato: -Carol, non ti preoccupare. Io sto bene. Ho subito di peggio.

-Sei sicura? Mi dispiace così tanto. Sai gli uomini non ascoltano mai- e guarda torvo il suo fidanzato. Le do corda: -Hai ragione- e sorridendo replico lo sguardo di Carol verso Chris. Mi sorride.

-Bene, direi di tornare a casa, dopo questa lunga mattinata. Carol ci si vede a cena.

Chris sta per salutarla quando Carol si rivolge a me:

-Ci sarai stasera, Eleonora?

 Rivolgo uno sguardo interrogativo a Chris: -Beh, se Christian mi vuole, volentieri.

Sta per rispondere ma sua sorella lo precede.

-Ma chi se ne frega se Chris ti vuole o no. Io ti voglio. E sono sicura al 100% che anche la mia famiglia è in trepidazione per conoscerti. Sai, Chris ci ha parlato molto di te nell'ultima settimana, ma voleva tenerti tutta per sé. Sai, diceva "Lasciatemi in pace, l'ho appena conosciuta e bla bla bla." Tu stasera ci devi essere.

Chris la interrompe un po' imbarazzato: -Sì, Carol. Vedremo, visto che Ele adesso ha bisogno di riposo. A dopo.

-A dopo, Carol e Alessandro. E' stato un piacere conoscervi- li saluto cortesemente.

-A staseraaaa!- urla Carol gioiosa.

* * * * *

-Ma come fai a essere sempre così gentile con tutti, anche con le persone più intollerabili della terra?- mi chiede Christian mentre siamo in macchina.

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