A braccetto per Roma. Sono follemente innamorata di questa città.
-Allora Ele. Dobbiamo conoscerci ancora meglio, se vogliamo che la nostra falsa resista per un'intera settimana con i miei.
-Se lo dici tu.
-Partiamo da dove vieni.
-Roma.
-Falso. Non sei di qui e si sente. Non dirmi bugie o ti lascerò una recensione negativa.
-Davvero? E su quale sito?
-Un modo lo trovo. Oppure chiedo il rimborso.
-Uhh che paura. Guarda che appena mi avrai pagata io sparirò come sono arrivata. Sarà come se tu non mi avessi mai conosciuta.
-Lo vedremo. Rispondi alla mia domanda.
-Vengo dalla città dove si torna sempre dopo che l'hai conosciuta. Firenze.
-Oh che bello. Ti manca tanto la tua casa?
-Non quanto vorrei. La mia casa a Firenze è... vuota ormai. Ora io sono una cittadina del mondo.
I miei occhi smettono di brillare per un attimo. Ricordi brutti. Sempre presenti. Chris se ne accorge.
-Scusa, non dovevo farti quella domanda.
-No, forse mi farebbe bene parlarne. Soprattutto in questo periodo.
-Perchè?
Evito la domanda. -Eccoci al mio negozio preferito. Entriamo?
Chris annuisce. Non so se crede che non l'abbia sentito. Forse ha capito che non ne voglio parlare. Almeno adesso.
-Buongiorno signori. Come posso aiutarvi?
La commessa Alessia. Credo che sia l'unica amica che ho.
-Buongiorno Alessia. Sono Eleonora, si ricorda? Sono passata di qui la settimana scorsa.
Le faccio l'occhiolino. Lei sa che non mi chiamo veramente così. Le ho raccontato del mio lavoro. Mi ha accettata, credo soprattutto perché le porto molti clienti.
-Oh certo che mi ricordo. E' sempre un piacere. Le è andato bene l'abito o era troppo stretto?
-Perfetto, grazie. Oggi sono qui con il mio fidanzato. Dovremmo trovare degli abiti da matrimonio.
-Certamente, da giorno o da sera?
-Entrambi- risponde Christian. -Ne serve uno per la cerimonia e il pranzo sulla spiaggia e un altro da sera per la cena.
-Fantastico, se volete seguirmi.
Prima abbiamo trovato due completi per Chris. Non è stato tanto difficile. Uno bianco per il giorno e uno smoking per la sera. Mentre li provava stavo seduta su un pouf e aspettavo. Quando è uscito con il primo completo sembrava il principe azzurro. La camicia bianca sottolineava i suoi muscoli perfetti. Il cuore mi si è fermato. Ho avuto un momento di debolezza che non dovrà riaccadere. Non posso dare troppe illusioni anche a lui. Non voglio spezzargli il cuore quando me ne andrò.
-Ora tocca a te.
Mi risveglio dai miei pensieri. Vado in camerino. Alessia mi ha portato probabilmente un centinaio di vestiti e altrettante scarpe e borse.
I primi due abiti che ho provato per la cerimonia non mi valorizzavano per niente e nemmeno a Chris sono piaciuti. Questo, invece, è stupendo. Lungo con il corpetto celeste turchese e la gonna vedo non vedo bianca: semplicemente favoloso. Mi sottolinea i fianchi, la parte che amo di più di me stessa e slancia la mia figura.
-Questo è perfetto. Lo adoro.
-Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto- gli dico.
-Abbiamo gusti simili.
Mi fa l'occhiolino. Tiro gli occhi al cielo e rientro nel camerino.
-Passiamo all'abito da sera. Ho trovato quello per te, S...- la guardo con sguardo torvo.
-...Eleonora.
Mi mostra uno splendido, a dire il vero magnifico, abito rosso fuoco a sirena con le spalle scoperte. Lo provo. Mi guardo allo specchio. Non ho parole questo è il mio abito. Me lo tolgo. Alessia mi chiede: -Non lo vuoi far vedere al tuo fidanzato? Questo ti sta una meraviglia.
-Lo so ma non lo deve vedere. Alessia mi devi fare un grande piacere. Io ora prenderò l'abito turchese e quello lì blu che mi pagherà Christian. Quando saremo usciti tu potresti prendere questo rosso e incartarmelo che oggi pomeriggio passo e me lo compro da me, per favore?
Alessia annuisce. Evvai. Ho qualcosa in mente.
Chris paga e usciamo dal negozio. Lui tiene i sacchetti. Arrivati alla macchina li dà a David. Torniamo a casa sua.
* * * * *
Appena arriviamo veniamo accecati dai flesh. Cavoli, quanto detesto i giornalisti. Addio anonimato.
-Vieni, dobbiamo fare veloce- mi sussurra Chris, prendendomi la mano e tirandomi tra l'orda di persone che cercano di fargli domande.
-Signor Martini, nuova fidanzata?
-E' finita con l'attrice?
-Signor Martini, quando il suo matrimonio?
Perché la gente non si fa mai i cazzi suoi. Entriamo nell'ampio ingresso e sento le porte alle nostre spalle chiudersi con un tonfo pesante.
-Scampati.
Sembra tranquillo. Non è irritato da tutto questo.
-Non ti da noia?
Mi guarda confuso. -Cosa?
-Tutto quello.
-Un pochino, ma è il prezzo da pagare per fare il mio lavoro. Poi alla fine non ci fai più caso.
Io non potrei vivere la sua vita. Ok che sono paranoica e vivo nell'anonimato, ma ho le mie ragioni di privacy. Sennò non si chiamerebbe vita privata, giusto?
* * * * *
-Sei pronta?
-Mi stai chiedendo se sono pronta per la vacanza più bella che abbia mai fatto in vita mia?
-Credevo che ti pagassi per lavorare, non per divertirti...
Mi avvicino a Chris, facendo gli occhi innocenti e la voce dolce: -Ho detto vacanza? No no, volevo dire lavoro. Intendevo che sono prontissima per la settimana di lavoro più intensa della mia vita. E poi, sai, quando ti piace il tuo lavoro, è come essere perennemente in vacanza. Concordi?
-Completamente.- Si avvicina alle mie labbra e mi stampa un bacio. Veloce ma dolce. Sento il mio corpo formicolare. Sarà dura resistere, ma devo ricordarmi le regole.
Ci dirigiamo verso l'aeroporto. Entriamo in un cancello con scritto "Solo autorizzati".
-Chris, ma dove...?
Mi sorride: - Credevo che avessi fatto delle ricerche più approfondite. Non sei andata a vedere tra i nostri beni?
Lo guardo con aria interrogatoria. Non gli lascerò prendersi beffa del mio lavoro di detective. -A volte, preferisco lasciarmi qualche sorpresa.
-Beh allora, aspetta e vedrai.
-Spero che la sorpresa non sia che tu ti riveli un serial killer che vuole uccidermi...
-No, è ancora meglio... Hai sempre viaggiato su voli di linea?
-Sì, perché...Wow!
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Manuale per non innamorarsi
RomansaHo sempre saputo che l'amore non fa per me. L'amore è troppo complicato. Per questo nel mio lavoro ho dovuto stabilire delle regole...