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Il primo settembre era arrivato.

Le valige già preparate dal giorno prima ci aspettavano davanti alla porta.
Un clima nervoso si sentiva nelle stanze di Grimmauld Place che brullicavano di gente.

- Fred, George, smettetela e sistemate le ultime cose!

Le urla di Molly si sentivano ovunque e mischiate alle urla di mia nonna rendevano tutti agitati.

Mi strinsi il cuscino addosso alla testa.

Mi erano piaciute così tanto le due ultime settimane che andare a scuola non sembrava così fantastico nonostante fosse la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, la scuola migliore nelle vicinanze.

No, scherzo. Hogwarts era sempre fantastica.

Mi alzai e mi preparai.

Erano quasi le dieci quando finì di fare colazione.

- Dai T/n, sei sempre l'ultima! - Mi urlò Molly dall'altra stanza.

- Arrivo Molly! - Mancava ancora un'ora alla partenza.

Con calma attraversai la sala, abbracciai Kreacher e salutai la nonna che, nel frattempo, aveva smesso di urlare.

Baciai Harry che mi stava aspettando all'uscio di casa.

- Ehy piccioncini, mi spiace interrompere ma dobbiamo andare.

Ron interruppe quel momento magico.

- Arriviamo!

Harry mi sorrise e si avviò verso la macchina del ministero che Arthur Weasley aveva chiesto per i  nostri bagagli. Erano veramente tanti.

Le macchine partirono e ci trovammo nelle strade della mia affollata Londra.

In un'attimo arrivammo alla stazione.

- Ci sono sempre troppi babbani in questo posto!

Molly cominciò a lamentarsi, come al solito.
Volsi la mia attenzione ai rumori, ai treni, alle persone e ai bambini che affollavano quel posto.

Raggiunsi Hermione sorridendo.

Sirius stava abbracciando Harry che stava per salire sull' Hogwarts Express.

- Ciao Papà!

Sirius girò la testa verso di me e mi prese in un abbraccio caldo e affettuoso.

- Dai sali o partirà senza di te!

Salì e mi sedetti nello stesso scomparto con Harry, Ron ed Hermione.

Salutando papà con la mano il treno partì verso l'unica sua destinazione: Hogwarts!

Qualcuno bussò alla porta.

Dei lunghi capelli biondi entrarono accompagnati da una faccia molto conosciuta.

- Luna!

Mi alzai di scatto e l'abbracciai facendo quasi cadere entrambe addosso ad Hermione.

- Ehy attente! - disse Hermione ridendo.

Tra cioccorane, risate e nuovi gossip arrivammo ad Hogwarts verso sera.

- Ben arrivati! - Il vocione di Hagrid riempiva l'aria eccitando i ragazzi del primo anno che lo seguirono alle barche.

Prendemmo una carrozza diretta verso scuola.

- Chi non volete rivedere quest'anno?

Un silenzio innaturale invase la carrozza.
Poi tutti cominciarono a rispondere insieme.

- Piton.
- Draco.
- Neville.

- Aspettate! Ho seriamente sentito Neville? - bloccai quei fiumi di parole.

Luna arrossì. - Sono stata io...-

- Perché? È successo qualcosa?

- Mi ha scritto quest'estate.

- Amica mia tu devi raccontarmi un sacco di cose!

Ci avviammo verso scuola a braccetto mentre mi raccontava della lettera.
Più o meno c'era scritto così:

"Ciao Luna,
come stai?
Ho bisogno di parlarti, è una cosa importante. Ci vieni a Hogwarts quest'anno, vero?
Spero di rivederti presto.

                                                Neville"

Arrivammo nella sala grande.
Neville si girò a guardarci, anzi a guardare lei che arrossì e andò al suo tavolo. Avevo una bellissima sensazione che pensavo fosse più che vera. Io andai da Harry e mi sedetti accanto a lui.
Neville era di fronte a me.

- Allora Neville...devi dirci nulla?

Lui mi guardò come se fosse appena sceso dalle nuvole.

- Come?

Risi. - No, niente. -

Piton si guardava torvo in giro. Era ancora qui.

Mangiammo animatamente fino a scoppiare. Poi Silente si alzò e tutti facemmo silenzio.

- Benvenuti ad un altro anno ad Hogwarts. - Il discorso finì in fretta. Nessuna novità, il che mi parve strano.
Lasciai perdere e andai in stanza a disfarmi i bagagli.

C'era tutto dentro. Le mie magliette colorate, la mia divisa, la mia bacchetta, e una busta...

La aprì.

"Ehy T/n, l'ho trovata nel comodino della tua stanza, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere averla. Kreacher"

Dietro c'era la foto della mia famiglia al completo. La guardai sorridendo.

Kreacher mi conosceva troppo bene.

Misi la foto sul letto.

Delle urla ruppero il silenzio. Andai a vedere in corridoio e trovai Harry e Ron per terra doloranti.

- Cos'è successo ragazzi?
- Volevamo venire nel vostro dormitorio a vedere come avete sistemato la camera.

Hermione, che nel frattempo mi aveva raggiunto, scoppiò a ridere attirando l'attenzione di molti studenti lì vicino.

- Non potete ragazzi - dissi ridendo anche io.
- Ma... perché? - mi guardarono come se avessi detto chissà che cosa.

- Perché pensano che voi maschi siate, come dire... -
- Sporchi - finì la frase di Hermione.

- Beh, con te potrei diventarlo - Harry mi si avvicinò da dietro e mi baciò sul collo.

- Sì Harry ma non qui ok? - sorrisi.

Arrivò ora di andare a letto.

La McGranitt ci diede le ultime indicazioni e poi ci coricammo e la sala divenne silenziosa.

𝗤𝘂𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 || Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora