Sono passate 20 generazioni da quando era ancora in vita Ignatus Peverell, uno dei primi discendenti di questa stirpe. Se facciamo un calcolo più approfondito, una sola generazione corrisponde a 25 anni, quindi possiamo dire di trovarci nel 1521 circa. Di Ignatus non si sa molto, ma voglio raccontarvi alcuni aneddoti noti della sua vita.
Era un'uomo molto scorbutico, faceva amicizia molto raramente ma, anche se un pò in ritardo, qualche segno di magia si presentò nella sua vita. La prima volta, a 25 anni. Si, lo so che i veri maghi si riconoscono da bambini, ma lui aveva qualcosa di diverso, nonostante il brutto carattere. "Non ho molti momenti felici sparsi nei ricordi, ma sicuramente non scorderò quella mattina d'inverno del 6 dicembre" diceva molto spesso tra sé e sé, parlando dell'esatto giorno in cui, quella strana cosa chiamata magia, entrò nella sua vita come una folata di vento improvvisa.
"Stavo mangiando quel solito pasto scarso che avevo spesso sotto gli occhi, quando, l'unico pezzo di pane che dovevo farmi bastare per una settimana almeno, mi fu sottratto sotto gli occhi da un'uccellaccio nero ed affamato. Ricordo perfettamente quel preciso momento in cui mi salì una fortissima rabbia e senza pensarci due volte, mi misi a rincorrere l'animale come uno stupido, sembrava quasi che stessi scacciando le mosche!" preparatevi, è qui che arriva il bello...
"Dopo un paio di minuti di faticosi salti e corse affannose, ovviamente fallendo nel mio intento, mi accasciai su una roccia e, ancora pieno di rabbia fino all'orlo, successe un fatto molto strano. All'improvviso i rami dell'albero accanto a me iniziarono a muoversi proprio come se stessero per esplodere di rabbia come me. Allo stesso tempo anche le rocce. Il mio primo pensiero, fu un semplice terremoto, ma il ruscello vicino a me era immobile proprio come tutto il resto intorno a me. Era come se quell'onda d'urto di rabbia, l'avessi provocata io... Forse era magia? Nooo! Impossibile! Non esiste la magia. Continuando a a pensare a ciò che era successo, finii la giornata mangiando quel che restava del mio scarso pasto, ormai freddo".
I freddi mesi invernali continuavano a passare lentamente, ma la strana cosa chiamata "magia" continuava inspiegabilmente a presentarsi nella vita di Ignatius. Era tutto molto strano, non sapeva Come descrivere questi... fatti... avvenimenti... strane cose che accadevano senza un valido motivo. Volete sapere in che modo la magia tornava sempre la nostra protagonista? Beh, nello stesso identico modo in cui era arrivata: ogni volta che dentro Ignatus si manifestavano emozioni forti sia negative che positive, succedeva qualcosa, ma neanche lui sapeva cosa e non riusciva a spiegarlo. Tutto ciò continuò ad andare avanti per circa un paio di mesi, fino ad arrivare al primo febbraio, l'esatto giorno del suo compleanno in cui avrebbe compiuto 26 anni.
Verso la tarda mattinata di quel giorno nuvoloso e piovoso, gli si presentò una lettera sospetta, se così si può chiamare: era un foglio abbastanza grande un po' stropicciato è un po' bruciacchiato; sopra di esso c'erano delle scritte di inchiostro blu appena visibile agli occhi dell'uomo. Le scritte sul foglio erano molto strane, molto curate e precise, sicuramente non erano state scritte da una persona comune. Ma anche il contenuto della lettera era particolare:"Caro Signor Ignatus Peverell,
qui nel mondo magico gira voce che lei abbia avuto contatti con la magia, il che risulta molto strano perché lei possiede 26 anni, compiuti proprio oggi. Non capita tutti i giorni di vedere un comune babbano diventare parte del mondo magico, quindi in mancanza di un'iscrizione fatta alla nascita ad una qualsiasi scuola di magia e stregoneria, siamo felici di invitarla per un breve colloquio di lavoro nella nostra scuola di magia:Dumstrang. Sappiamo benissimo che questa notizia potrà sembrare una stupido scherzo, ma la mattina del 11 febbraio di questo anno, nel ruscello vicino alla sua abitazione si presenterà una nave ad accoglierla ed accompagnarla nella nostra scuola di magia e stregoneria. L'attendiamo con ansia.
Un caro saluto dal preside di Dumstrang, i professori e gli studenti."Ignatus era sconcertato: "Com'è possibile? La magia non può esistere davvero! O forse no? In effetti non riesco a spiegare questi strani fenomeni quasi magici. E com'è possibile che una barca si presenti in un piccolo ruscello lontano dal mare? Sarà sicuramente uno stupido scherzo di uno stupido ragazzino!" L'uomo prese la carta e la strappò buttandola successivamente per terra.
Non era finito tutto qui: quella stessa identica lettera continuava a ricomporsi come nuova e presentarsi nuovamente dove era stata trovata la prima volta.
I giorni passavano e quel 11 febbraio, arrivò: Ignatus quella mattina, nonostante fosse convinto che fosse tutto uno scherzo, non potè negare che per tutta la mattina continuò ad affacciarsi verso il ruscello per "controllare".
Volete sapere com'è andata a finire? Beh, alle 10:08 una barca, in un modo o nell'altro si è presentata dentro quel ruscello e la scena si è presentata molto simile all'entrata della scuola di Dumstrang al torneo tremaghi, avvenuto tantissimi anni dopo. Quella barca era qualcosa di inspiegabile, a grandezza umana dentro il ruscello di un boschetto. Ignatus incredulo ed anche un po' assonnato dopo un po' di incertezza, credendo di essere in uno strano sogno, seguì l'uomo dalla barba nera che lo invitò ad entrare. Tutto ciò era molto strano e dopo neanche 10 minuti Il paesaggio era totalmente cambiato: un'infinità distesa di sabbia circondava un castello dalle dimensioni enormi, pieno di torri dai colori accesi come il rosso fuoco. Il nostro protagonista continua a ripetersi di essere in un sogno, ma sembrava tutto così reale! Venne accolto come se tutti lo conoscessero ma lui non conosceva nessuno dei visi che lo salutavano. Venne portato in una grande sala dopo aver attraversato numerosi corridoi illuminati da delle fiaccole di fuoco:"Lei hai esperienza nel campo lavorativo di un semplice inserviente che pulisce le classi, lava i pavimenti, cattura le creature magiche che sfuggono agli insegnanti durante le lezioni, porta a spasso gli animali magici degli studenti, tira le uniformi degli studenti per gli eventi importanti e fa da bersaglio nelle gare con i draghi che sputano fuoco? Ignatus rispose con la voce tremante:"c-cosa?" il preside disse schersosamente:" Ma no! Per l'ultima stavo scherzando, i draghi che sputano fuoco ci sono comunque ma lei di certo non sarà il bersaglio Hahaha!!! Però è vero questo è un colloquio per un lavoro da inserviente, ma non un comune inserviente del mondo babbano, ma un collaboratore scolastico di una scuola di magia e stregoneria, sicuramente ci sarà da divertirsi! Accetta?"ci fu un momento di riflessione da parte del signor Peverell, ma alla fine accettò con grande entusiasmo cercando di realizzare il fatto di trovarsi in una scuola di magia, e poi chiese al preside cosa volesse dire la parola babbano... ovviamente noi sappiamo tutti cosa significa, ma lui era nuovo in questo fantastico mondo".
Durante la sua permanenza a Dumstrang realizza che quelli furono gli anni più belli della sua vita in cui fece amicizia con la magia e conobbe la professoressa Giglio, con cui dopo quasi 10 anni decise di sposarsi e con cui ebbe un figlio di nome Arden. Nonostante la famiglia si sia allargata molto negli anni, per tre generazioni di fila, non nacque neanche un bambino mago, infatti nessuno ricevette la propria lettera per una scuola di magia, quindi nè frequentarono tutti una babbana... Fino ad arrivare ad Iolanthe Peverell.
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Harry Potter - Le Origini
FantasiI Potter, una Stirpe di maghi che esiste fin dal dodicesimo secolo.... Una grande storia che accumuna la magia al mondo babbano creando una grande famiglia, inizialmente con il cognome Peverell e successivamente Potter. Siete pronti per immergervi n...