D'uno stesso inferno diamo compendio
di quando insieme ardemmo in quell'incendio
io e lei legati: Ulisse e Diomede
calda fu la spinta ch'ella mi diedeLagunara, rimembri quella cenere?
Che maledivamo il figlio di Venere?
Quella che gettavamo da incuranti
ridendo e pensando a orribili amanti?Bagnandoci in un mare di ricordi
stordendoci in meritati bagordi
per poter scacciar quegli odiosi corvi.E quindi che ritorni un altro agosto
ché a riparlar d'amor sarò disposto
con la donna che porta il nom d'Ariosto.