Capitolo 1.

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"naomi."

"naomi,svegliati."

grugnisco in risposta.

"oggi è il tuo primo giorno di lavoro,svegliati."

mi alzo di scatto. mi ero dimenticata!

senza dare ascolto a mia mamma vado subito in bagno a farmi una doccia. dopo averla fatta ritorno nella mia stanza e prendo un pantalone abbastanza comodo..infondo devo fare le pulizie. prendo una maglietta a mezze maniche e vado in cucina per mangiare una mela.

"buongiorno."

"buongiorno" dice mio padre con voce autoritaria. la faccia sporca come ogni mattina. ieri notte non è tornato a casa da lavoro. cosa si fà pur di portare qualcosa da mangiare ai propri figli!

"buongiorno." dice mio fratello. poverino,ha 6 anni. và a scuola,ma lo prendono in giro tutti. solo perchè non ha dei vestiti di marca.

"io vado. ci vediamo più tardi."

arrivo vicino alla porta ma mio padre mi ferma.

"stà attenta." annuisco e lo abbraccio forte.

inzio a camminare per la strada,ma non riesco a trovare la casa lussuosa.

vedo solo qualche persona.

"mi scusi.." picchietto sulla spalla di un ragazzo.

"sà dov'è Via New Road n. 55?" si gira. è abbastanza inquietante. il ragazzo dagli occhi azzurri,a me sconosciuto,mi guarda con una smorfia.

"è casa mia,perché?" rimango sorpresa.

"d-dovrei lavorare lì..sono la cameriera e la domestica."

"ah,si! naomi,giusto?" mi guarda con superficialità,già lo odio.

"si,giusto."

"seguimi,stò andando lì."

camminiamo per circa dici minuti e finalmente arriviamo furi ad una villa meravigliosa. che io posso immaginare di avere solo nei sogni.

durante il tragitto,non abbiamo parlato. sono restata tutto il tempo dietro di lui e a lui non se ne importato. il suo livello di superficialità è elevato al massimo.

questo ragazzo prende un mazzo di chiavi e apre la porta.

"entra." dice con un tono autoritario.

entro esitante e subito mi avvolge un odore ai frutti di bosco. è una bellissima casa. appena entri dalla porta c'è un piccolo corridoio con varie porte.

mi indica di seguirlo ed entriamo nella prima porta a destra. c'è un immenso salone con un divano gigante. difronte c'è un tavolino in vetro e la televisione. c'è una libreria con tantissimi libri. c'è anche un'altra porta.

"puoi appoggiare la tua roba in quello stanzino." mi indica la porta che ho visto prima. annuisco e mi avvicino allo stanzino. sistemo tutta la mia roba e ritorno nel salone. il ragazzo non c'è.

non so' che fare. il ragazzo non viene e io non conosco la casa per andarlo a cercare.

mi siedo sul divano. e aspetto.

passano trenta minuti e del ragazzo nemmeno l'ombra.

mi alzo per andarlo a cercare.

esco dalla porta e vado in quella difronte.

una cucina bianca con due isole nel bel mezzo. lui non è qui.

esco dalla porta della cucina e vado in quella di fianco.

è una palestra con vari attrezzi. lui non è qui.

esco dalla porta della palestra e mi vado a scontrare contro qualcosa.

"cosa stai facendo?" dice il ragazzo. imbarazzata,abbasso lo sguardo verso le mie scarpe.

"nulla. la stavo cercando."

"alza lo sguardo."

piano piano alzo il viso e mi scontro con un paio di occhi color cielo. divento ancora più rossa.

mi sorride.

cazzo,che sorriso.

"non devi girare per casa." ora con il tono della voce più alto.

annuisco e abbasso di nuovo lo sguardo.

inizia ad andare nel salone io lo seguo.

"cosa dovrei fare?" dico.

"le pulizie,ovvio. sei la nostra cameriera,giusto?"

"giusto."

"bene,in quello stanzino di prima ci sono tutte le cose che ti serviranno per pulire. oggi, puoi fare solo il salone. è il tuo primo giorno,una stanza già è troppo."

annuisco e mi dirigo verso lo stanzino.

"ah," mi ferma. "ti starò a guardare."

"okay."

"e un'ultima cosa." mi ferma di nuovo,mi giro spazientita. "non entrare nella mia camera." dopo questo si gira e se ne và.

sarà dura, me lo sento.

-

ehi,questa è la mia prima fanfiction. spero vi piaccia.

al prossimo capitolo,bye.

[Give me love.]  || Niall Horan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora