Sorpreso dal rumore rotolai giù dalla poltrona, diedi un ultima stretta al morbido nodo della vestaglia, mi aggiustai i capelli e mi recai allo spioncino per vedere di chi fosse stata quella mano forte, guardai a lungo ma non c'era nessuno nella strada, pensai che potesse esser stato il postino che stanco lo avesse brutalmente lanciato sullo zerbino prima di andarsene, allora spalancai la porta e, con una velocità folle una bambina sugli otto anni mi spostò da una parte entrando in casa.
Mentre curiosava nel salone la fissai, era piuttosto alta per una bambina della sua età anche se non abbastanza per esser vista allo spioncino, molto magra, occhi di un azzurro chiaro come non se ne vedono mai e una lunga chioma di capelli biondi lisci, chiusi a forza in una coda improvvisata.
Dopo che ebbe visitato il salone mi venne incontro stringendomi con una forza tale da potermi rompere in due, mi fece sengno di abbassarmi e mi sussurrò all'orecchio con una voce lenta e viva: -Grazie- poi si allontanò tranquilla,ed io ancora scioccato la seguii in cucina