Capitolo 4

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Ero ancora in cucina quando finii un bicchiere di scotch e dalla buca delle lettere emerse una busta, Lea , un po' per curiosità, un po' per scusarsi, mi raggiunse, porgendomi quel foglio stropicciato, lo aprii e mi misi a leggere.
Le lacrime uscirono spontaneamente ma gli occhi continuavano a mangiare le parole. Era mia sorella Giorgia che mi pregava di accogliere Lea, sua figlia, a casa mia, poiché non conoscendo i suoi limiti finì in volo la sua promettente carriera da aviatrice americana. Non potevo deluderla, feci uno scatto e, prese le braccia della bambina, le dissi con una voce bassa e malinconica una frase che cambiò la nostra vita -Benvenuta a casa White-

La piccola LeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora