Capitolo Secondo

143 13 5
                                    

"Cirano: Un bacio- ma cos'è poi un bacio? Un giuramento un po' più da vicino, una promessa più precisa, una confessione che cerca conferma, un punto rosa sulla i di "ti amo", un segreto soffiato in bocca invece che all'orecchio,
un frammento di eternità che ronza come l'ali d'un ape,
una comunione che sa di un fiore, un modo di respirarsi il cuore
e di scambiarsi sulle labbra il sapore dell'anima!"

Edmond Rostand

. VIOLA


Alle sette di pomeriggio Giulia è già a casa nostra: dice che non sa cosa mettersi,come al solito mi chiede di prestarle qualcosa di mio che le porti fortuna, poi con sé ha il suo inseparabile trolley di Hallo Kitty pieno zeppo di vestiti.
"Ma di che ti preoccupi tu, vi siete anche baciati!"
A giudicare dall'espressione non l'ho convinta.
"Il bacio che conta è quello da sobri, quello deve ancora arrivare... allora capirò se gli piaccio davvero come lui piace a me"
"Aspetti il suono delle campane insomma.. strano di solito il romanticismo spetta a me!"
"Magari stasera è la sera.."
"Ma dai..! Devi conoscerlo meglio!!"
"Se continuo a seguire i tuoi tempi Viola, morirò vergine!"
Giulia riesce sempre a farmi ridere a crepapelle anche quando mi prende in giro. Lei è la parte più matta della coppia, io la più riflessiva. Ognuno ha i suoi ruoli e insieme siamo le Twin Sister, sorelle gemelle, unite nell'anima, per sempre.
Optiamo per un look semplice, ma di effetto. Devono poter ammirare la nostra genuina bellezza, ma dobbiamo con piccoli accorgimenti legarli a noi per molto tempo. Devono rimanere abbagliati.
Un'ora abbondante di prova, leva metti e specchio, la camera è un disastro, ma finalmente siamo pronte. Golfino di cotone strech a collo alto con maniche a tre quarti nero per Giulia, bianco per me. Un pass par tout molto chic. Un Jolly per ogni occasione. Guardaroba della mamma. Non devono avere l'impressione che ci offriamo per una storia veloce di sesso, ma allo stesso tempo l'aderenza dei pull sul nostro corpo, le braccia fini, i polsi scoperti nonostante la stagione fredda, dovrebbero ammaliarli. Speriamo. Sotto, senza nemmeno consultarci tanto indossiamo i jeans elasticizzati aderenti fino alla caviglia della Miss Sixty e decolté nere. Le mie in realtà sono più a sandalo, aperte e legate alla caviglia. Mi piacciono troppo.
"Uffa, io mi sono portata quelle chiuse se no le mie due dita attaccate diventano l'attrazione primaria della serata..!"
Giulia ha questo difetto fin dalla nascita, un piede palmato, ma non ha mai voluto intervenire chirurgicamente per paura dell'operazione. Non usa nemmeno le ciabattine al mare, ma ballerine in gomma. Meno male che la moda offre sempre la possibilità di scelta.
Matita nera, mascara, un velo di lucidalabbra e siamo pronte per uscire. Mai stata così emozionata nemmeno per l'esame delle Scuole Medie. Un bacio alla mamma e ci buttiamo nell'unica avventura che realmente conta:l'amore. Perché, come si dice? Chi non ha mai amato, non ha mai realmente vissuto.
"Ma non mangiate? Sono le otto e mezza, vi preparo un toast veloce prima che usciate.."
"No grazie, stai tranquilla se dopo cambiamo idea prendiamo qualcosa fuori"
"Si, ma se poi bevete la birra a stomaco vuoto.."
"Ciao mammina!!" Le stampo un bacio sulla guancia e esco senza ascoltare le sue raccomandazioni, tanto le conosco a memoria. La mamma è forte, è giovane dentro, è moderna, ma è pur sempre una mamma in tali casi, vale a dire una rompi!!!
Un tremolio allo stomaco mi ha accompagnato per tutto il tragitto fino alla sala del Bowling, ma non ha niente a che vedere con il bisogno di cibo: questa è fame di vita.
E se avessi frainteso? Se avesse chiesto di me solo per ottenere non so, un favore? Perché dovrei piacergli?.. In fondo ci siamo visti così poche volte in questi ultimi anni.. Mi saluta sempre le rare volte che capita di incrociarsi con un cenno, uno splendido cenno oserei dire, ma niente in più. Al Liceo ha avuto tutte le più belle ragazze, quando l'ho conosciuto ero solo una bambina. Adesso sono semplicemente una bambina che si atteggia a grande. Sono sempre la stessa che portava l'apparecchio, provava disgusto per le lingue altrui, era insicura delle proprie possibilità, era un'inguaribile sognatrice..
"Le stelle stanno in cielo, i sogni non lo so .. so solo che sono pochi quelli che si avverano," Vasco io ti adoro, ti prego, portami fortuna!!
"Pianeta terra chiama pianeta Viola"
"Giulia non sopporto quando mi prendi in giro così! E poi non fumarmi in faccia!"
"Come sei permalosa Viola. Comunque per farti felice faccio un fioretto: se mi metto seriamente con Stefano smetto con le sigarette".
" E...solo canne!"
"Vedi che se ti impegni sai anche essere simpatica?"
"Scema!! Comunque se ti becca tua mamma faccio finta di non sapere nulla"
"Mia mamma passa tutto il suo tempo libero in giro per il mondo lo sai, è già tanto se si ricorda di averla una figlia! Tanto come mamma e nonna anzi, ho te!"
Tra risate e spintarelle entriamo al Bowling e li vediamo subito. Sono appoggiati alla moto di Stefano, hanno ancora i due caschi in mano, gambe larghe, pantaloni a vita bassa, polo con il colletto alzato, sembrano in posa per una foto. Hanno il classico atteggiamento di ogni maschio che sa di essere maschio, di essere bello sopra le righe. Ed avere un bell'aspetto è pure preferibile per essere subito riconosciuto dal branco di avere un valido cervello. Non è una bella cosa, ma è così che stanno le cose. Una verità assoluta. Una realtà sociologica. Posso buttare giù qualcosa e proporlo all'Alce come spunto di una lezione..
"Quando finisci con le tue solite elucubrazioni mentali Viola, è gradita la tua presenzaaa..!!!"
Il tono di Giulia più che di rimprovero cela un velo di nervosismo..
Ma sono loro a fare il primo passo. Anzi, è Luca che si avvicina seguito dall'amico.
"Ciao C.B.C.R, sei davvero cresciuta bene dall'ultima volta che siamo stati un po' insieme.. Vediamo se riesco anche a ripassare.."
Sorrido soddisfatta per il complimento e mi ritrovo più sicura nel sostenere il suo sguardo. Mi sento già due carte vincenti in mano: mi trova cresciuta bene e sicuramente sono assai interessata al fatto che ripassi!
Anche Giulia è alle stelle, Stefano senza nemmeno pensarci due volte le ha stampato un bacio appena l'ha vista. Non c'è più alcun dubbio: stanno insieme. La serata trascorre piacevolmente, abbiamo tutti l'impressione di conoscersi da tempo, c'è subito complicità: parliamo, scherziamo e ridiamo come due coppie qualsiasi. Sono simpatici davvero questi due ragazzi e una cosa che mi colpisce subito e contribuisce a creare una particolare atmosfera, è che anche loro sono molto uniti, si vede che si vogliono bene. L'amicizia tra maschi è eccezionale.
Non è forse il sogno di ogni amica un intreccio di questo tipo? Due migliori amiche con due migliori amici. La storia delle storie!
Ma dove corro.. non è ancora successo nulla. Ma sul tardi della serata arriviamo alla svolta decisiva, Giulia e Ciuccio, èh sì è bene chiamarlo così tanto poi scopriremo che tutti lo chiamano in questo modo, (anche sua madre!), ..i due piccioncini sono così avvinghiati uno all'altra che nemmeno capisci dove finisce uno e inizia l'altra. Poi alla fine è anche questo il bello di essere giovani, non ti importa un fico secco degli altri, puoi essere ovunque, in mezzo a chiunque ma sei solo tu che conti. Non esiste altro. Tempo e spazio si annullano. Le regole vengono meno e sotto gli sguardi indiscreti, invidiosi a volte scandalizzati altrui il mondo scompare e si vola alti..
Almeno così leggo nei libri che divoro da sempre, sottolineando tutti i passaggi che più mi emozionano a lapis per poterli poi rivivere anche a distanza di tempo quando ormai li ho finiti o anche solo per riutilizzare quelle belle frasi all'infinito in una dedica o in qualcosa che scrivo solo per il gusto di mettere un po' di anima nero su bianco.
Ma io il grande amore non l'ho ancora trovato. Non ancora.
Sono contenta per loro, stavolta la mia amica ha fatto colpo alla fine di tanto trepidare l'ha avuta vinta.
"Ci danno proprio dentro i due per essere la prima uscita ufficiale.. sarà meglio organizzarsi per il ritorno. Qualcosa mi dice che la serata per loro non finisce qui..."
Ma stai scherzando?!? Si sta parlando della mia amica, come può pensare che finisca a fare sesso, così, subito?.. Ma lo può pensare? Oddio.. Guardandoli bene danno proprio l'impressione che vogliano andare oltre...
Sono senza parole. Giulia che colleziona storie sbagliate, la mia Giulia che sicuro ha dato più baci di quanti possa averne dati io, la più sveglia delle due in ogni situazione, ma pur sempre la mia amichetta del cuore, semplice, genuina e soprattutto vergine!!! Che stasera sia la fatidica sera, quella che poi non scordi mai per tutta la vita? Non ero pronta a questo.
E lui riesce a leggere il terrore nei miei occhi.
"Tutto bene? Mica ti volevo gettare nel panico! Stai tranquilla, intendevo solo che credo vogliano rimanere un po' da soli.. tutto qui. Comunque se può farti sentire meglio Ciuccio è proprio preso dal lei. Poco fa mentre vi prendevamo da bere mi ha detto che è da sballo, fantastica.. Dai lasciamoli in pace. Sono a piedi, ti va di darmi uno strappo?.. Tanto la strada la conosci già, ricordi..?"
Se ricordo.. Sono giorni, mesi e anni che ripeto come un film quella passeggiata sotto la pioggia.. ma non posso mica dargli troppa importanza, prendo il casco e monto in motorino. "Va bhè, andiamo. Però guido io"
La mamma è stata chiara se proprio non posso fare a meno di dare uno strappo a qualcuno non transige sul fatto che sia io a portare il Liberty.
"Giuro che mi terrò a distanza!!"
"Che paura guarda..!"
Fingo di essere disinvolta all'allusione, chissà se ci casca. E lo lascio salire dietro di me. E partiamo. E già palpito di nuova vita.
Sentire il suo respiro vicino al mio orecchio, il suo corpo premuto contro il mio, le sue braccia che mi tengono stretta, quasi mi bloccano l'arrivo del sangue al cervello.. Ogni infinitesima parte del mio corpo adesso assapora la scarica di adrenalina che la vicinanza di Luca le procura. Mi concentro oltremodo per fissare ogni particolare emozione che mi attraversa per poi poterla rivivere all'infinto. Vorrei che questi istanti fossero eterni, che la strada fosse interminabile, ma dopo poche curve intravedo il portone di casa sua.
Tutto accade come in un film quando mettono il rallenty e le note di una qualche stupenda colonna sonora di quelle che fanno venire i brividi accompagna ogni gesto.
Non dice nulla, non riesco a dire nulla nemmeno io. Ma le parole in certi momenti sono superflue e in questo silenzio che parla di emozioni e cuori che battono lui sfila delicatamente il mio casco rosa e con una dolcezza infinita mi prende la mia mano nella sua. E' calda, una presa sicura, sono pochi istanti, ma il mio essere in quegli attimi beve il succo della vita. Non so cosa provo esattamente, è difficile dare definizioni anche per una cervellotica come me abituata a catalogare tutto, anche le sensazioni.
Voglio solo lasciarmi andare, abbandonarmi a questo desiderio di pace, di beatitudine, di leggerezza che mi pervade. Da lì in avanti la mia mente si fa aria, il mio corpo perde peso, sono puro essere, pura anima.
Lascia la presa e sento già il dolore della sua assenza. Si fruga nelle tasche e ne estrae il suo Nano, mi passa una cuffia e lo accende. Le note di Alba Chiara echeggiano dentro di me. La musica è alta, è inebriante, commovente. Mille volte ho ascoltato questa canzone, ma quella sera aveva tutto un senso nuovo e lo avrebbe mantenuto per sempre, sarebbe diventata la nostra canzone, ci avrebbe resi intimi anche lontani chilometri, avrebbe rievocato emozioni anche a distanza di anni quando noi due fossimo diventati se mai fosse stao possibile due lontani ricordi uno per l'altra. Ma ancora non lo so.
"..Respiri piano per non far rumore, ti addormenti di sera ti risvegli col sole..Sei fantastica quando sei assorta nei tuoi pensieri, nei tuoi problemi.."
Le note mi arrivano dritte al cuore e forse come non mai mi sembra di riconoscermi in quelle parole.
"Da quando ti ho incontrato la prima volta sei tu il volto di questa canzone.."
E' a questo punto, immagine scolpita per sempre nella mia mente, che accade.
Appoggiato contro il muro allunga le braccia sui miei fianchi e mi attira a sé. Ed io mi sento liquefare. Il calore del suo corpo contro il mio, il suo respiro sul mio volto. I miei occhi dentro ai suoi.
Ed è un bacio. Un bacio lungo, intenso, dolcissimo. Un bacio che sa di cuore prima ancora che di passione.
E mi abbraccia forte. Mi abbraccia come si può abbracciare un amico ritrovato dopo tanti anni, con calore, con trasporto, come se fosse un ricongiungimento più che un nuovo inizio.
Ma non è poi questa l'essenza di una storia d'amore? Non è forse questo che intende Platone parlando di due parti che prima erano uno e trascorrono tutto il resto della loro esistenza nell'attesa di ricongiungersi per sentirsi nuovamente completi?
Margherita una nostra compagna di classe ripetente che pare molto esperta in campo ragazzi sostiene che il bacio è il rivelatore assoluto della compatibilità con il potenziale fidanzato che hai di fronte. Una volta ci ha tenuto una lezione dettagliata su tutti i tipi di baci in cui possiamo imbatterci. Anche le Arpie non sono sfuggite al fascino dell'argomento visto anche l'impegno dell'improvvisata insegnante che per farci entrare meglio nell'argomento ha accompagnato ogni sua parola da mimi e gesti con la lingua irripetibili. Bacio alla francese, bacio lungo, bacio a giravolta, bacio bavoso.. e non ricordo nemmeno più quale altro nome. Roba da accapponare la pelle.
Margherita sostiene che se di un ragazzo adori la maniera in cui ti bacia significa comunque che sei cotta.
Devo ricordarmi di tenere alla larga Luca dalla mia esperta compagna di calsse perché dalla mia seppur minima esperienza di baci posso tranquillamente asserire che i suoi sono senza ombra di dubbio i baci più dolci, emozionanti, non bavosi, non sbrigativi ma nemmeno da colpo della strega alla schiena, che esistano al mondo!!!
Giulia una volta è rimasta traumatizzata da un bacio dato a un ragazzo con il naso lungo molto più del normale e le è rimasto il ricordo di qualcosa di fastidioso spiaccicato contro la guancia. Certo non si può negare che il problema possa in effetti sussistere. Altezze troppo diverse dei soggetti possono incidere sull'incastro difficoltoso delle bocche. Per non parlare poi del corredo dentale! Mai provato a schiantarti nell'impeto di uno scambio affettivo sulla fascia di denti dell'altro..Chiò! Ops mamma mia che figura, colpa mia, sua, o semplicemente fattura bocche incompatibile?
Insomma la questione non è semplice e sarebbe degna di un manuale di pronto uso per adolescenti, non è solo un fatto di savoir faire, ma anche di compatibilità di bocche, nasi, altezze, strutture corporee .
Se un ragazzo supera a pieni voti la prova bacio allora siamo sulla cresta dell'onda.
Nella fattispecie sono vicina a cavalcare l'onda perfetta!!!
"Sabato usciamo insieme?"
Mi sussurra all'orecchio mentre continua a baciarmi in viso, lungo il collo, dietro l'orecchio.
"Sì, sì, ..mi piacerebbe.."
Rispondo quasi inebetita. Sono troppo scossa da tutti questi brividi nuovi che mi attraversano l'anima.
"Se tutto va bene festeggiamo la mia patente, se mi bocciano ancora entro nel guinnes dei primati!"
Mi strizza l'occhio, mi abbraccia di nuovo come se fosse la cosa più naturale del mondo e mi bacia sulla fronte.
"Sono sicura che lo passerai.. adesso però è meglio se vado.. "
Mugolo evidentemente contrariata all'idea di staccarmi da lui e da tutte queste sensazioni che mi stanno travolgendo e riempiendo.
Lui capisce e ubbidiente si allontana da me e già sento la sua mancanza.
" Corri, altrimenti la carrozza si trasforma di nuovo in zucca"
"E tu diventi un rospo"
Mi stampa i tre bacini di rito sulla guancia, contraccambio e mentre mi allontano confusa in motorino concettualizzo una serie di verità. Che non ho mai provato niente di simile in vita mia. Che l'amore è una cosa meravigliosa e travolgente. Che forse ho un ragazzo. Che lui mi ha invitata a uscire. Che ho paura di rivederlo. Che muoio dalla voglia di rivederlo.
E sono felice che mi scoppia il cuore. E sento ancora i brividi che mi corrono lungo la schiena. E vorrei levitare. E vorrei ridere. E vorrei cantare. E vorrei danzare.
"A un passo dal possibile. A un passo da te. Paura di decidere. Paura di me.. Di tutto quello che non so. Di tutto quello che non ho. Eppure sentire nei fiori tra l'asfalto, nei cieli di cobalto c'è.. Eppure sentire nei sogni in fondo un pianto, nei giorni di silenzio c'è..C'è un senso di te.." Elisa

Luca e ViolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora