Capitolo Quarto

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"Andai nei boschi per succhiare tutto il midollo della vita
per sbaragliare ciò che non è vivo
e non scoprire in punto di morte di non essere vissuto."
Torhereau

.VIOLA

Oscar Wilde ha detto che "un bacio può rovinare una vita". Non so se la mia vita è rovinata, in questo momento sicuramente è cambiata, non riesco a pensare ad altro che ai suoi baci, ai suoi abbracci e mi sembra che tutto il resto sia solo un contorno sfumato di un epicentro che è diventato solo lui. Ripasso mille volte al giorno tutti gli istanti vissuti insieme a lui, cerco di rivivere all'infinito le mie emozioni, cerco di ricostruire dal ricordo di ogni suo impercettibile gesto o sue espressione ciò che può aver provato lui.
Mi faccio un sacco di seghe mentali come le chiama Giulia: sarà stato un errore cedere subito al primo tentativo di avvicinamento, in amore non si dice che vince chi fugge? Sarò stata troppo precipitosa? Mi sono offerta su un piatto d'argento per la serie: sono qui, ti aspetto da secoli, prendimi. Avrà parlato di me ai suo amici? Avrà trovato infantile il mio modo di baciare? Sarò apparsa inesperta? Imbranata?
Mai sono stata così fragile.
Il cuore mi batte sempre forte in petto e non riesco a pensare ad altro. Come una linfa vitale per respirare ho bisogno solo del suo ossigeno. Ma allo stesso tempo ho mille paure, mille timori di non essere all'altezza di quello che mi sta capitando.
Mai sono stata così insicura.
E riesco già consapevolmente a comprendere che in sostanza è questo l'aspetto essenziale dell'innamoramento e che distingue il passaggio dalla devozione ad una persona del tuo sesso ad un'altra del sesso opposto. L'essenza del sentimento di totale abnegazione rispetto all'altro è lo stesso, ma l'amicizia ha qualcosa in più che manca totalmente all'amore: la sicurezza.
Mai sono stata così saggia.
Tra telefonate chilometriche un po' dai cellulari, un po' scroccate dai telefoni di casa, messaggini e sogni ad occhi aperti sabato è arrivato.
A scuola non parliamo d'altro e mi sembra di essere diventata adulta così velocemente.. Fino a ieri mi preoccupavo solo di come organizzare al meglio lo studio per non rimanere indietro nelle lezioni e poter anche andare a fare una vasca in centro con le amiche. Per il week-end sempre solito programma:cinema o pizza. Stasera è diverso. La prima uscita ufficiale della mia vita. Wow che evento!!
Un ragazzo, forse il mio ragazzo, mi passa a prendere in macchina per uscire sola con lui!
Il pomeriggio è interamente dedicato ai preparativi per la serata. Un bel quadro ha bisogno di un'ottima cornice, dunque ripasso tutti quei piccoli dettagli beauty che fanno la differenza:
.capelli. Li ho messi in piega con un miracoloso gel della Garnier che mi ha fatto provare per l'occasione Sara, un'altra mia compagna di classe troppo carina. Poi li ho raccolti in un intramontabile coda di cavallo, tanto per evitare l'effetto umido visto il tempo.
.sopracciglia. Devo ancora migliorare. Mi faccio prendere un po' troppo la mano e spesso rischio di finire senza arcata superiore con un effetto terribile. Sono già più esperta rispetto all'inizio quando abbassavo l'arcata lavorando solo il sopra; poi Giulia dopo avermi presa in giro per giorni per l'effetto occhio da pugile mi ha insegnato a levarle solo da sotto. Non ho le ali da gabbiano delle modelle, ma sempre meglio della folta linea mediterranea vagamente primitiva che ho ereditato dal babbo!
.baffetti. Decolorazione istantanea grazie a Oxy Rapid (la mamma docet).
Denti. Dentifricio e un po' di bicarbonato. Vecchi rimedi infallibili della nonna.
Brufoli. Mi affido ad una maschera fai da te alla mela e al limone. Risultati impressionanti. Occorrono tre o quattro applicazioni, stavolta ne ho fatta solo una, ma va bene lo stesso.
Mani. La mamma ha un po' la fissa delle mani, dice che da quelle vedi il carattere di una persona. Ha sempre stroncato sul nascer ogni mio tentativo di iniziare con la mania di smangiucchiarmele così oggi basta una limatina e una passata di smalto trasparente rinforzante.
Deodorante per non iniziare a puzzare sul più bello, una spruzzatina dell'intramontabile Eternity di Calvin Klein e sono pronta per scegliere i vestiti.
Che bello i preparativi!! Mi ricordano quella poesia.."Il sabato del villaggio"; è il momento dell'attesa quello migliore perché carico di tutte le tensioni positive per quello che accadrà.
Non rientra esattamente nel mio carattere essere così briosa prima di un evento di tale importanza, mi riconoscerei di più se affondassi nelle mie elucubrazioni mentali e trovassi qualche buon motivo per non uscire.
Ma sono stanca di evitare che le cose mi succedano , di avere paura di provare qualcosa, di temere di provare dolore a lasciarmi andare totalmente ai mie sogni.
Viola si butta nel mondo oscuro delle trame amorose e se anche cadessi? Oscar Wilde sosteneva che le uniche cose di cui non ci si pente mai sono le proprie pazzie. E se fa male cadere come qualsiasi donna forte troverò il coraggio di rialzarmi!!
Ha ragione la mia super mamma per timore di star male mi perdo anche tutte le cose belle che sono la maggior parte che porta con sé un sentimento forte come l'amore.
Scomodando anche il grande Seneca: "Dove c'è paura non può esservi felicità".
Ed io voglio essere felice.
Voglio mettere le ali. Voglio vivere, non limitarmi a sopravvivere.
Risolto velocemente anche l'abbigliamento: opto per un non troppo sexy mise (non si deve fare strane idee.. già non riesco a mangiare da ore per l'ansia di quello che può accadere..): pantaloni a zampa di Pinko, maglietta e golf neri. All Stars argentate con paiellettes. Girocollo e orecchini di perle bianche e nere. Forse un po' troppo classica in effetti, ma mi sento più sicura vestita così, nascosta tra le pieghe dei miei pantaloni larghi e dietro i miei accessori da brava ragazza.
A volte basta un gesto, una parola e tutto quel velo di preoccupazione che rischiava di rovinarti la serata si scioglie in un mieloso sorriso. Uno squillo sul cellulare e pulsa allo stesso ritmo veloce del mio cuore una busta sullo schermo. Apro.
"Non vedo l'ora di vederti luce dei miei occhi"
Il cuore impara in un attimo a mettere le ali e tutti i dubbi si dissolvono magicamente.
Intanto suona il campanello e dopo due nani secondi Giulia è spaparanzata sul mio letto da una piazza e mezzo che abbiamo condiviso mille volte trascorrendo le serate a chiacchierare e ridere di qualsiasi argomento.
La mia amica è qui per istruirmi su tutte le possibili avances di "Mister Quantità Nota".Lo ha chiamato proprio così e per un attimo mi passa nella mente la possibilità di essere solo una scommessa, un numero da aggiungere sulla sua lista. Scaccio via a fatica il pensiero.
"Se ti prende la mano e ti carezza il palmo non credere da inguaribile ingenua quale sei che si tratta di una dolcezza, vuole solo invitarti a fare sesso."
Wow che incipit! Ho paura a immaginare il seguito.
"Se ti mette la mano sotto la maglia e ti carezza la schiena, matematico che ti tocca le tette entro cinque minuti"
Prima che riprenda fiato la fermo.
"Giulia ma che ti prende? Mica ti ho fatto queste paranoie con Ciuccio! Eppure anche lui ha una certa nomea di usa e getta! Mi stai mettendo un'ansia.."
So che lo fa per proteggermi; la fissazione per Luca ce l'ho da anni tanto da averla fatta preoccupare per la mia salute mentale. Mi mette in guardia perché teme che io possa soffrire.
Ma adesso esagera!!
E senza nemmeno bisogno di parlare lei capisce. La bacio, le voglio bene, da sempre e per sempre. Nulla cambierà tra noi se per caso anche questo dovesse preoccuparla. Non dice altro, ma il suo sguardo dolce ha più valore di mille parole..
Stai tranquilla Giuli, andrà tutto bene. Sei e sarai sempre la mia amica del cuore.
Un'altra spruzzatina di profumo e sono pronta.
"Viola hai esagerato!"
La mamma non si pronuncia da un'intera giornata. Si aggira con passi felpati per casa quasi temesse di disturbare. In realtà è agitata quanto me.
Di nuovo la mia migliore amica è presa da un raptus e sulla porta di casa mentre stiamo per salutarci mi stritola il braccio :
"In bocca al lupo"
"Crepi il lupo"
"In culo alla balena"
"Se caca siamo nella merda"
Chiudiamo il rito in coro e la mamma dalla sala scuote la testa, ma non ci interrompe. "Merda, merda, merda!!!".
Giulia finalmente appare rilassata, adesso mi affida al mio destino. E' proprio così, lei vive la mia vita come fosse sua, sente perfettamente la tensione, le aspettative, le paure, le emozioni di questo mio primo appuntamento con il mio lui sospirato per tre anni. Non è forse questa l'essenza della vera amicizia?
Il messaggio che ho ricevuto la tranquillizza un po'. Lo ha letto cento volte incredula l'avesse scritto il mito dei miti, ma del resto sono tante le cose di Luca che le ho raccontato in questi giorni che l'hanno lasciata senza parole.
"E chi l'avrebbe mai detto che aveva anche un'indole romantica.."
Poi mi saluta con tre bacini e va verso la sua serata, ha appuntamento con le nostre amiche, ma spera chiaramente di incontrare Ciuccio e finire la serata con lui.
Sono le sei e venticinque e inizio a contare dalla mia finestra le macchine che passano in strada ,tanto per ingannare l'attesa che sembra infinita.
Se arriva prima che abbia contato la decima macchina vuol dire che stiamo insieme:un camion, un'Audi, una Smart, una BMW, una Rover (va bene, posso anche rimanere zitella a vita..), una Twingo, un'altra Audi (accidenti a me quando mi invento questi giochi tremendi..), una Crysler..
Quando mi sto abituando all'idea di non avere un futuro con lui, come per miracolo, una mano spunta da una Panda bianca: è di Luca, il mio presunto, supponibile, quanto mai sperato fidanzato.
La macchina è davvero mal messa, ma per me è incantata come la carrozza di Cenerentola. Corro giù per le scale, saluto frettolosamente la mamma.
"..Non spiare troppo dalla finestra!"
Poi la sorpresa.
"Ti presento Alice. Mia sorella. Dovevo uscire con lei stasera.."
"Appunto. Se ne era dimenticato e ha invitato te. Quindi hai vinto il pacco doppio, lui e la sorella!"
Sul sedile accanto a Luca spunta una testolina bionda tutta boccoli, gli occhi puntati nei miei. Deve decidere se le piaccio oppure no.
"Scusala, è un tantino loquace.. è un problema?"
Mi volto istantaneamente verso casa.
"Figurati!! Se me lo dicevi prima facevo la gioia dei miei!!"
"La prossima volta allora entro in casa tua e mi presento, magari mi pagano pure per controllarvi"
"Alice se non stai zitta non ci sarà una prossima volta!"
E' proprio carina sua sorella e non mi dispiace che stasera siamo tutti insieme. Mi fa sentire più tranquilla. La piccolina apre la portiera con fare galante, mi fa segno con la mano di sedere accanto a Luca e salta dietro sorridendomi.
Ha deciso che le piaccio. Anche Luca sembra compiaciuto.
"Il babbo è fuori per lavoro, che ne dite di una serata casalinga? Il programma potrebbe essere questo: adesso facciamo un bel giro sulle Mura, gelato. Poi ricognizione per la serata: un bel film al noleggio, magari un triller all'ultimo sospiro. Pizza da asporto, coca cola e patatine e popcorn a volontà. Che ne dite donne?"
"Wow che figata, ma il triller no. Voglio una commedia romantica"
"Anch'io, anch'io.."
Fingo di piagnucolare e sento Alice dietro emettere giubili di approvazione. Tra donne è tutta una questione di alchimie particolari, se ti piaci subito a pelle, è l'inizio di un sodalizio speciale.
Luca lo subisce, ma mi cerca la mano ed io gliela stringo forte. Sono felice di stare qui con te, con voi. Questo vorrei trasmettergli dalla mia stretta e lui mi risponde stringendomi a sua volta. Forse abbiamo comunicato davvero con il pensiero.
La sua è una delle più belle case della città, la mostrano anche nei giri turistici come esempio di stile liberty e non fatico a crederci. Anche l'interno ha davvero del fiabesco. Non è particolarmente grande e nemmeno nuova, ma forse è proprio questo sapore antico di ogni cosa nel suo arredo che la rende così suggestiva. A Alice piace vedermi camminare incantata nel suo mondo così mi trascina di stanza in stanza facendomi da Cicerone mentre Luca mi accompagna divertito tenendomi sempre stretta per mano.
E mi sento felice, leggera, sicura, viva.
Il salone ha i soffitti alti, i quadri sulle pareti sono tutti veramente belli, ma i miei occhi si perdono letteralmente in un mare in tempesta di Turner. Non sono un'intenditrice di pittura, ma questo quadro mi ipnotizza: percepisco il frastuono delle onde che sbattano con violenza contro gli scogli lisci e freddi, osservo gli spruzzi gelidi disperdersi nel vento, sento l'odore pungente di salsedine. Ed è un brivido. Questa è arte: risvegliare tutti i sensi attraverso un'immagine.
La cucina è ampia, è facile vederli tutti insieme che mangiano sul tavolo di cristallo centrale: la nonna a capotavola, al lato il nonno e il figlio, di fronte i nipotini. Al piano terra si trova anche tutta la zona notte dei nonni. Luca e Alice sgattaiolano dentro a turno per dare loro la buona notte. Poi le scale di marmo si snodano al centro della casa e ci portano al piano superiore dove visito subito il regno della sorella, una deliziosa cameretta tutta sui toni del rosa antico, stracolma di peluche. Alice si gusta l'effetto che ha su di me la vista del suo bellissimo letto a baldacchino.
"Maria Antonietta immagino che dovesse averne uno simile"
Ride soddisfatta. Lui mi bacia dolcemente sulle labbra. La stanza del babbo con tanto di studio e bagno privato è chiusa a chiave.
Mi cerco intorno, ma riconosco solo due grandi bagni.
"Ma la camera di Luca dov'è?". Le brillano gli occhi, attendeva la mia domanda per potermi stupire con effetti speciali.
Vicino alla camera del babbo c'è una gigantesca libreria di legno antico , con una pressione della sua piccola mano il mobile si apre su un cardine, una sorta di passaggio segreto. Saliamo una decine di scalini e lo spettacolo ha inizio. La camera di Luca è ricavata in una torretta della casa che si vede benissimo anche dalla strada. Un letto a baldacchino molto simile a quello della sorella, un imponente armadio antico e una scrivania sono gli unici arredi, ma l'atmosfera è magica: dalle due enormi finestre della stanza filtrano una luce quasi accecante che si riflette su un arredamento che di per sé sarebbe austero, ma che attraverso il sole prende nuova forma. L'impressione è quella di essere sospesi nel cielo,non si vedono case, né montagne, solo cielo, cielo e ancora cielo. Un posto davvero speciale.
Sulla scrivania un semplice impianto stereo e una montagna di cd.
"Vi concedo un po' di tempo da soli. Tanto c'è Friends alla tv. Quando è finito vi chiamo che arrivano le pizze, va bene?"
E sparisce giù per le scale.
"Le piaci molto se rinuncia a romperci le palle!"
"Piace anche a .."
Non riesco a finire la frase che è un bacio. Dolce, intenso, struggente, da togliere il respiro. Lo stereo intanto parte sulle note di Zucchero e mi sento davvero in una favola..
"Poi, ho visto gli occhi tuoi.. Che bella sei. Che bella fai... Sai, ho visto gli occhi tuoi.. quando scende la bellezza in fondo al cuore. Come vorrei.. Come sei bella.. Flyng away.. Tu scendi da una stella.. Flyng away..Così talmente bella.."
Mi prende di nuovo la mano, non carezza il palmo, ma lo bacia all'infinito. Mi avvicina a sé, sento il suo respiro, le sue labbra mimano le parole della canzone e i suoi occhi sono fissi nei miei.
"Viola, è un nome strano no?"
D'un tratto un sorriso provocatorio.
"Meglio essere strani che banali.."
Butto là il mio aforisma preferito, ma ho la voce spezzata dall'emozione.
"Ma chi sei tu?..Tu scendi da una stella.."
Sorride mi tira a sé con improvvisa forza, la sua bocca sulla mia, le sue mani calde cercano il mio collo nudo sotto i capelli. Ci baciamo come se ci fossimo sempre baciati, come fosse la cosa più naturale del mondo. E' inebriante l'odore della sua pelle, sa di mare, di sale, di sole, di tutto quello che amo di più. Le sue spalle sono forti, mi avvolge stretta con le sue potenti braccia quasi a chiedermi di rimanere, di non lasciarlo scappare. Ci avviciniamo al letto e delicatamente mi stende sopra di lui. I nostri corpi combaciano perfettamente, non c'è nessun movimento brusco, inadeguato, siamo un'unica cosa fusa in un abbraccio sopito da secoli. Il desiderio è ancora latente, non sono adesso i nostri corpi a chiamarsi, a ritrovarsi, ma le nostre anime. Le nostre mani si intrecciano, si lasciano per esplorarsi a vicenda e si ricercano ancora in una danza infinita. Non c'è ancora niente di tutto quello di cui mi parlava Giulia, è solo voglia di conoscersi, di scoprirsi, di darsi affetto. Il suo cuore batte forte contro il mio, si alza mi guarda un po' intontito, ovattato dai baci e da tutte le emozioni che ci stanno scuotendo:"Sei bellissima".
Ma siamo sicuri che si tratti dello stesso ragazzo noto a scuola per essere uno sciupafemmine attento più alla quantità delle sue vittime che alla qualità dei suoi rapporti? La persona che mi ritrovo davanti è estremamente dolce, affettuosa, bisognosa di darsi, di offrirsi, di completarsi in qualcun altro.
"E' arrivata la pizza e il tempo di tubare è finito!!!"
Alice ci riporta alla realtà. Scendiamo ancora inebriati dalla musica e da tutto il resto, non ci lasciamo e quasi inciampiamo sulle scale ormai buie. In cucina troviamo tutto apparecchiato e il DVD pronto per partire. Ci osserviamo dai nostri posti a tavola in silenzio contemplativo timorosi di rompere un incanto e forse entrambi stiamo chiedendoci cosa sta accadendo tra noi.
Il film parte, ma so che la storia più bella la stiamo scrivendo noi due.
Felicità, così potrei definire il mio stato di ebbrezza. Ne sono sicura, non può esistere null'altro di simile all'incanto del primo amore. Ne sono sicura, come te nessuno mai. Ne sono sicura, sono perdutamente innamorata di questo ragazzo.
"Che questa mia canzone arrivi a te. Ti porterà dove niente e nessuno l'ascolterà. La canterò con poca voce, sussurrandotela e arriverà prima che tu ti addormenterai..E se.. mi sognerai dal cielo cadrò.. E se domanderai da qui risponderò.. E se tristezza e vuoto avrai da qui cancellerò. Sognami se nevica. Sognami sono la nuvola. Sono vento e nostalgia. Sono dove vai..." Biagio Antoniacci

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 26, 2015 ⏰

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