Capitolo 2

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JENNIFER'S SPOVE

-Nicolas. Dico dopo aver ritrovato le parole. 

-Ei piccola. Dice stringendomi in un abbraccio che io non ricambio.

Guardo Josh che è sconvolto, quanto me del resto.Trevis invece è semplicemente furioso. Inizio a dire merda nella mia testa in tutte le lingue conosciute. Nicolas è davanti che mi sorride guardandomi con quei maledetti occhi. Mio fratello finge un colpo di tosse attirando la nostra attenzione su di lui.

-Nicolas. Dice lui stringendogli una mano. Per un momento spero che quella mano si pianti sulla sua faccia. -Come mai qua?  Chiede.

-Tua madre mi ha chiamato dicendomi di vostro fratello. Dice con tono dispiaciuto avvicinandosi a me. -Ho pensato subito a Jennifer e sono corso qua per rincuorarti. Dice cingendomi con un braccio le spalle. Io seguio con sguardo disgustato e confuso i suoi movimenti.

-Smettila di fare il principe delle fiabe. Dico acida, scrollandomi di dosso il suo braccio e lui ride. -Che ridi? Chiedo infastidita.

-Sei sempre così divertente. Continua lui ridendo.

-Io ti odio. Sbuffo e vedo con la coda dell'occhio Trevis sorridere divertito. -Blaine andiamo. Dico.

Mio fratello annuisce e insieme ci avviamo verso l'uscita, sentendo i commenti poco casti che sta dicendo Nicolas. Siamo in un ospedale, può urlare queste cose? Santo cielo che imbarazzo. Lo odio. Lo odio. L'ho sempre odiato. No sempre no, ma vabbene. Io e Blaine andiamo verso la sua macchina in silenzio.

-Dimmi che Zoe non é in casa. Supplico appena entro dentro la macchina. Zoe é la moglie di Blaine e mi odia, ne sono sicura.

-No, arriva domani. Mi tranquillizza mio fratello sorridendo. Io sospiro rilassandomi.

Blaine parte e mentre lui resta concentrato sulla strada io appoggio la testa al finestrino osservando il panorama di alberi, lasciando liberi i miei pensieri. Avvolte penso che qualcuno lassù ce l'abbia con me, ama mettermi in difficoltà. É una cosa che odio. Con Ben in ospedale ci mancava proprio la visita di quel deficiente di Nicolas. Non lo perdonerò mai, si fottessero lui e le sue maledette idee. Decido di aprire il pacchetto che ho tra le mani che mi ha dato prima Josh, per mangiarlo e per distrarmi un attimo. Come può distrarmi un pacchetto di patatine?

-Non sporcarmi la  macchina. Avverte Blaine con tono serio, ma si può intuire che un po' lo dice per scherzare.

-No, no. Rispondo sorridendo.

Arriviamo a casa dopo una mezz'ora. Mentre Blaine infila le chiavi nella serratura del cancello io mi guardo intorno preoccupata che Nicolas mi possa aver seguito.

-Zoe arriva domani. Ripete Blaine ridacchiando.

-Non é per lei. Rispondo entrando. -Per Nicolas.

-Avvolte mi chiedo cosa ha nostra madre nel cervello. Si lamenta Blaine, togliendosi la felpa. Ma non aveva caldo? Siamo in pieno agosto.

-Non lo so... Eppure sa cosa é successo tra me e quel deficiente...

-Non ci pensiamo, okay? Chiede mettendomi una mano sulla spalla e io annuisco. -Vuoi fare una doccia per rilassarti? Io annuisco.

-Ma non ho i vestiti. Noto.

-Dormirai con i miei. Risponde facendo spalluce per poi dirigersi verso la sua camera da letto seguita da me che esulto felice.

Amo indossare i vestiti di papà o dei miei fratelli, sanno di casa e mi danno sicurezza. Blaine tira fuori una sua maglietta enorme e prende dei pantaloncini di Zoe e me li porge e io corro verso il bagno per chiudermici dentro. Apro l'acqua calda laciandola scorrere per riempire la doccia, io ne approfitti per spogliarmi. Quando vedo che la vasca è piena mi ci immergo dentro e resto a mollo per 10 minuti, é così rilassante, sono senza pensieri. Alla fine decido di iniziare a passare il sapone sul mio corpo. Qualcuno bussa insistentemente alla porta.

'Jen e Josh... un amore complicato'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora