«Potresti almeno sforzarti di aspettarmi.» Accusò Xavier con l'affanno sull'uscio del loro rifugio.
«Ma è così bello arrivare prima di te.» Xavier era comodamente seduto sul divano con i piedi accavallati sopra al tavolino di legno.
Selene come risposta decise di sedersi alla sinistra di Xavier, così per dispetto spinse i suoi piedi giù dal tavolino per passare e si sedette.
«Sei proprio vendicativa.»
«Lo so.» Selene fece un sorrisetto e si mise a giocherellare con la collana.
«Dovremmo fare delle ricerche.» Disse Xavier riferendosi alla collana.
«Già, proviamo ad andare alla biblioteca pubblica. Dovrebbe esserci sicuramente qualcosa.» Selene si alzò di scatto in piedi.
Si avvicinò all'appendi abiti e prese la sua borsa in pelle, ci mise dentro il suo guadagno, poi prese il suo fidato arco e la faretra.
«Prendi le tue cose, mangerai da noi stasera, non passiamo per di qua.» Indossò l'arco in modo che non le desse fastidio, poi la faretra ed infine prese la borsa che avrebbe attaccato alla sella del cavallo.
«Capito.» Si alzò anche Xavier e dopo aver preso un paio delle sue cose mi raggiunse fuori dal rifugio.
«Hai chiuso a chiave?» Selene sapeva della scarsa responsabilità del ragazzo.
«Certo mia signora.» Si incamminarono verso la stalla che stava a pochi passi dalla loro dimora.
«Hey bello.» Selene salutò Piuma bianca dandogli qualche dolce carezza sul muso.
Xavier fece lo stesso con Dakota e le diede uno zuccherino per viziarla.
«Quante volte ti devo dire che lo zucchero non le fa bene?» Disse Selene alzando gli occhi al celo dopo l'ennesima ramanzina.
«Lo so, però ne va matta e poi a noi non interessa la dieta, vero Dakota?» La cavalla nitrì e Selene si diede mentalmente della stupida pensando che Xavier potesse minimamente ascoltarla.
Legò saldamente la borsa alla sella di Piuma bianca e dopo averne verificato la stabilità salì in groppa al cavallo. Xavier la imitò e si avviarono verso la biblioteca. A differenza del resto delle strutture pubbliche che si trovavano in centro la biblioteca si trovava in periferia a Nineto, lo stesso paese in cui vivevano Xavier e Selene.
Cavalcarono parlando del più e del meno, riuscivano sempre a trovare un argomento di cui parlare, lo scorso era il pessimo carattere di Gareth mentre stavolta il centro della conversazione era come Selene fosse riuscita ad ottenere quelle gemme.«Ora voglio capire come hai rubato le pietre, andiamo okay che i ciclopi sono alti tre metri ma è impossibile che non ti abbia vista.»
«In realtà è stato anche fin troppo facile. Hai presente le grotte di Phojosa?» Chiese Selene.
Xavier strabuzzò gli occhi.
«Cosa?! Sei andata fino a Phojosa?! Sono praticamente quattro ore a cavallo, visto che c'eri potevi passare anche per la capitale.» Disse scherzosamente Xavier.
«Dai non farla sembrare un'impresa impossibile. Comunque si dia il caso che le grotte sono situate sopra alla foce del fiume dei cristalli, fuori dalle grotte, sul letto del fiume poi trovare solo qualche quarzo colorato, ormai tutte gemme preziose sono state rubate in antichità. Però...»
«Lo sapevo che c'era un però, tu trovi sempre il modo di fregare tutto e tutti.» Continuarono sulla loro strada a passo moderato.
«Però anche se le grotte sono inesplorabili a causa dei fitti labirinti, alcuni ciclopi hanno delle miniere, in quanto grandi e forti hanno la capacità di estrarne le gemme, le più preziose del mondo, da lì derivano la maggior parte delle pietre impiegate nei gioielli di re e regine, perfino la nostra regina, Thalia indossa le gemme di quel fiume.»
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Le gemme del potere
Fantasy"Quella collana però rappresentava una speranza, poteva dare un senso alla sua esistenza, magari avrebbe fatto la differenza, magari l'avrebbe aiutata a rialzarsi. Eppure non sapeva quanti danni e benefici quella collana le avrebbe portato. Le avreb...