Ricordo
È una giornata maolto nuvolosa e triste. Sono in classe, nella 5c. Questa classe non mi è mai piaciuta: triste, cupa e con maestri tutt'altro che gentili.
Aspetto solo il momento delle 4, così vada a casa con i miei genitori.
Ore:4
"Evviva finalmente è finita" ho pensato
"Catherine, siamo qui!!!"
Ho alzato lo sguardo e ho visto i miei genitori che mi aspettavano davanti al cancello d'ingresso. "Ciao mamma, ciao papà" ho urlato io a scuarcia gola, come se non ci vedessimo da anni.
Poi mi sono avvicinata e li ho abbracciati. "Come è andata oggi" mi ha chiesto papà mentre abbiamo iniziato a camminare "come sempre,NOIOSISSIMA"
"Capisco..."
"Ma dove sono James, Tom e Karlos?" gli ho chiesto io.
"Ne sono dalla zia, volevano salutarla" ha risposto mia mamma
"OK, mamma appena arriviamo a casa mi fai la torta al cioccolato? Dai,dai,dai.."
"OK, va bene" mi ha risposta lei con un sorrisino
"Che bello!!" esclamai io.
Appena siamo arrivati a casa mia mamma si è subito a cucinare la torta e io e mio papà siamo andati in cucina per agliutarla.
"Ok, deve solo cuocere" ha detto lei "andiamo di là mentre aspettiamo che venga pronta"
"OK" abbiamo esclamato io e papà.
Abbiamo parlato per molto tempo, ridendo e scherzando, finché non arrivo quel fatidico momento...
Erano le 6 e avevamo già mangiato la torta, come al solito era buonissima.
Drinnnn drinnn. Squilla il telefono.
Vado io, dico mentre mi alzavo per avvuarmi verso la cornetta.
"Pronto, famiglia Wilson, dic.." ma fui interrotta da un botto terribile alle mie spalle. Quando mi sono girata, ho visto metà muro della sala crollato e i miei genitori alzati davanti a dei ragazzi di circa 14 anni. "Che cosa volete?" disse mio padre irritato. "Noi, be vogliamo solo dei soldi e la vendetta di aver rovinato la reputazione di nostro padre" detto questo quel ragazzo tiró fuori una pistola e la punto contro di me ."ora vi toglieró la cosa che avete di più importante"
BANG
Ho chiuso gli occhi dalla paura. Poco dopo,però, li ho riaperti.
"Nooooo" ho urlato a squarciagola mentre qualche lacrima mi ricava le guancie.
Mio padre era davanti a me con il proiettile infilato nell'addome
"Devi vivere, Catherine" quelle sono state le ultime parole di mio padre.
Ho visto il suo corpo cadere inerme sul pavimento con un botto enorme. Intanto mia mamma era esplosa in un pianto fortissimo "Loris, Loris, Loris.." ha continuato a dire mia mamma "cosa avete fatto brutti..."
BANG
Un altro proiettile ha colpito mia mamma dritta al cuore. "Mamma,mamma, mamma..." ho continuato ad urlare io senza avere risposta dal corpo disteso sul pavimento.
"Sono morti, non è possibile"
"Ora tocca a te mocciosa, preparati"
Ero agitatissima, ho iniziato a tremare e a balbettare qualcosa come "vi prego no" oppure "aiuto, fratelloni aiutatemi"
BANG
Ho sentito, poi tutto nero.
Io
Chissà cosa avrà salvato Catherine, nel prossimo capitolo lo scoprirete.
;)
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LA NUOVA VITA
Acak"Ancora quel sogno... quando mi lascerà in pace..." Mi chiamo Catherine e ho 14 anni vivo a Oxford insieme ai miei fratelli maggiori karlos, Tom e James. Purtroppo ho avuto un trauma quando avevo 10 anni e.... Ce la farò a superarlo?