Capitolo Cinque: Leave me alone

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Dan non era ancora arrivato al lavoro.
Era in ritardo e mi pentii di averlo portato alla festa.
Quando arrivò gli andai incontro e mi chiesi perché indossasse un cappuccio a mezzogiorno.
-Ehi, sei in ritardo bello-
Sì voltò verso di me e rimasi di sasso. Il suo viso era pieno di macchie e lividi.
-Che ti è successo?-
-Qualcuno ieri sera mi ha suonato, non lho visto, è stato veloce ... Mi ha colpito un po ..- Sorrise,non sapeva chi era.
Eppure io sapevo che era colpa mia.
-Adesso ho ancora meno possibilità con te vero?-
Mi passai una mano sul viso e gli indicai il bancone.
-Ti sei medicato?-
-No, ma speravo che la mia infermiera lo facesse.-
Presi il kit di pronto soccorso e glielo misi sotto al naso. Avevo da fare.
Dovevo risolverla o non sarei andata mai avanti.
-Devo uscire con Liz...Mi sostituisci per un po?-
Trattenni le lacrime al pensiero di doverlo rivedere.  Perché doveva continuare a interferire con la mia vita?


~~~~~~


-Michael, lasciaci soli.-
-No!-
Urlò Michael mentre si frapponeva tra me e Luke. Ero a casa del ragazzo che mi aveva spezzato il cuore e lui lo controllava. Perfetto non ero l'unica allora.. ma stranamente mi trovai a pensare che lo vedessero come un pazzo.
-Michael vattene- Disse Luke tranquillo ma l'amico scosse la testa.
-Non mi fido di te.-
-Pensi che le farei mai del male?- Sputo' tra i denti e Michael sospirò, ritirandosi.
-Sono qua fuori. -
Avvertì e io annuii.
Era così strano stare di mia volontà con lui. Il suo viso era diverso da quello che ricordavo. Tutto in lui era cambiato. Il suo atteggiamento, il suo viso più tirato, più adulto. 
-Perché lhai fatto?-
-Perché ti sta addosso.-
-Non voglio che ti avvicini più a lui, ne a me...Per favore..-
-Non posso- Bisbigliò guardando la finestra. Era così distante...
-Ti amo troppo- Aggiunse e io scossi la testa.
-Ho bisogno di dirti tutto Jade.. Poi potrai decidere..-
-Ok..-
Mi sorpresi a dire e lui smise di trattenere il fiato.
Mi indicò il suo letto e nel momento in cui mi sedetti sentii un ondata del suo profumo. Avrei dovuto odiarlo, invece amavo quel l'odore. Era l'unica cosa familiare che mi era rimasta.
-Qualche anno fa, mia madre mi cacciò di casa, prima che ... causassi l'incidente. 
Ero diverso da quello che hai conosciuto, ero menefreghista. Non conoscevo Michael e  Calum. E mio padre se ne era andato. Avevo cominciato a bere, a stare fuori tutta la notte, mi sembrava di stare bene così. Mia madre mi cacciò,non mi aiuto' a superare il colpo. Così dopo aver bevuto lasciai perdere tutto. Mia sorella, mia madre, la mia casa.
Odiavo tutti e successe. Sapevo che non avrei avuto nessuno a salvarmi.. e scappai.
Ho avuto paura. Mi dispiace....-
Abbassò la testa e una lacrima scese lungo la mia guancia. La asciugai e cercai di prendere un respiro.
-Non è colpa tua..-
-Ma non mi perdonerai.. ti ho mentito.-
Guardai il pavimento. Era vero..
-Non è colpa tua... Non doveva andare così  per nessuno dei due..-
-Ti prego.. Non mi lasciare..-
Supplico' e annaspai.  C'era dolore nelle sue parole,  e avrei voluto dirgli di si. Ma non mi fidavo,  non più almeno...
-Luke non posso ...-
-Allora lascia che provi a farti vedere che ti merito, che posso renderti felice...che posso starti accanto e non lasciarti sola..-
Il mio cuore stava scoppiando così come il mio controllo.
Non dovevo perderlo assolutamente, altrimenti avrei perso anche la mia dignità. Quel che era successo era grave, ma i miei sentimenti, la parte meno razionale di me diceva di stringerlo.
Quella parte mi urlava di non abbandonare anche l'ultima persona che amavo.
E poi c'era l'altra,  quella che mi diceva di andarmene.
-Sono successe troppe cose e io ..-
-Ma noi siamo ancora qui,lascia almeno che ti stia accanto.-
Non sapevo cosa dire.
No.
Si.
No.
No.
-Come amico almeno...Non posso starti lontano- Sussurrò con la voce tremante. Sapevo quanto gli costasse dire così. 
Mi sentivo rotta, ma nonostante tutto annuì. Avevo ancora la forza per resistere al gelo?
Cadde in ginocchio e lasciò sprofondare la testa sulle mie gambe.
-Toccami.- Ordinò, come se ogni briciola di dolore fosse stata sostituita dalla rabbia.
Verso me, verso Michell, verso se stesso..
-Ti ho persa, almeno rendila meno dura.-
Non potevo. Non ne avevo la forza.
Mi alzai e lo guardai digrignare  i denti e ricomporsi velocemente.
Respiro' a fondo e cercai l'uscita. 
-Jade.-
Mi voltai un altra volta e mi raggiunse.
-Farò di tutto per ricordarti quanto andavamo bene...-
-Non avvicinarti più a Dan..-
Lo pregai e lui aggrotto' la fronte.
-Lo porterai ancora a qualche festa?-
-Non lo so-
Si morse il labbro e poi si concentrò su di me, prima di parlare.
-Vengo a prenderti domani dopo il lavoro-
Non risposi... Mi limitai ad andarmene.
E santo cielo se faceva male.



***
Note Autore :
Finalmente riesco a dirvi con certezza che il capitolo otto porterà la grande svolta.
Yeah:-)
Sono abbastanza sconvolta per la storia di Zayn, però va beh.
Non voglio dire più nulla su questa situazione.
un bacione : )

Remember ¤ Luke HemmingsWhere stories live. Discover now