Dopo la visita di novembre da Deaton, le cose procedevano bene: Derek si stabilizzò a Beacon Hills per aiutarci, Scott ufficializzò la nostra relazione che divenne sempre più intensa, Stiles aggiornava giornalmente la sua lavagna per trovare indizi sull'origine dei miei occhi, Lydia mi convinse a fare un po' di shopping per il ballo d'inverno, Malia prese lezioni di ripetizione di matematica con me e Liam capitava ogni giorno a casa mia per recuperare la nostra amicizia.
Kira, invece, non si fece più sentire ed abbandonò la città con sua madre. Ero triste per ciò che le avevo fatto; ero stata io ad inserirla nel branco, e, allo stesso tempo, a farle un torto: ero una persona orribile.«Lascia che ti trucchi io» in quel momento ero a casa di capelli rosso-fragola per la festa che ci sarebbe stata da lì a poche ore. Lei era molto emozionata, così non volli oppormi e lasciai che mi preparasse completamente lei.
Quella sera stessa, infatti, ci sarebbe stato il ballo d'inverno cui Lydia non vedeva l'ora di partecipare, e Stiles era il suo accompagnatore. Nonostante provassi un velo di gelosia, mi piacevano insieme: erano talmente diversi da risultare perfetti: «Quando ti metterai insieme a Stiles?».
Lydia corrugò la fronte e iniziò a fissarmi gli occhi: «Non mi piace» affermò. Nessuno ci credeva. Nonostante lei dicesse che non voleva qualcosa di serio con lui, i suoi occhi illuminati confermavano esattamente il contrario.Riprese a dipingere il mio viso, in silenzio e senza altre chiacchiere. Era molto concentrata e, una volta completato il trucco, mi fece alzare dalla sedia e mi portò davanti allo specchio: «Guardati». Poggiò le sue mani lungo le mie braccia ed io, una volta preso il coraggio, aprii gli occhi: ero.. diversa. L'ombretto viola si sposava perfettamente con il mio occhio verde: «Lydia, è fantastico» mi girai verso di lei per complimentarmi, ma vidi che era immobile a fissare un punto davanti a se: «Lydia?»
Impanicata, chiamai Stiles che ci raggiunse in pochissimo tempo e, dopo aver apprezzato il mio aspetto, corse da capelli rosso-fragola. Restai ferma per qualche secondo fissando un punto indefinito della stanza, sorridendo al pensiero delle parole uscite dalla bocca del magrolino e, poi, li raggiunsi.
Lui aveva fatto sedere la ragazza e le aveva dato un foglio su cui scrivere o fare qualsiasi cosa: «Ok, Lydia, cosa senti?» ancora non avevo ben capito il ruolo della banshee, non comprendevo il suo potere.Capelli rosso-fragola mi indicò e mi raggiunse: «Gamma, pericolo» sussurrò al mio orecchio, ed io indietreggiai di qualche passo. Cosa poteva significare? Aggrottai le sopracciglia e Lydia si riavvicinò: «Questa sera, pericolo». Continuavo a non capire.
«Spiegati meglio, per favore» chiesi, mentre Stiles ci fissava, senza sentire la nostra conversazione: «Cosa sta dicendo?» alzai la mano per zittire il mio amico e lasciai che Lydia continuasse il suo discorso.«Tu sei in pericolo» scandì bene le parole, mi toccò i capelli e, dopo qualche secondo, indietreggiò: «Chloe, tappati le orecchie» mi consigliò Stiles, così io lo ascoltai prima che la ragazza emettesse un urlo da stordimento. Ero ancora paralizzata dalle sue parole: lei prevedeva la morte delle persone. Ero spaventata.
«Che cosa può significare?» portai un bicchiere di acqua a Lydia, mentre lei e Stiles cercavano altri indizi: «Morirò?» entrambi si girarono a fissarmi e alzarono gli occhi al cielo.
«Solo.. comportiamoci normalmente» disse il magrolino: «Ora vado a prepararmi» prese le mani di Lydia nelle sue: «Tu fatti bella» la ragazza alzò gli occhi al cielo: «Lo sono sempre».Io sorrisi compiaciuta e battei le mani, così ricevetti un'altra alzata di occhi al cielo da entrambi: «La smettete?» scherzai, ed iniziammo tutti e tre a ridere. Erano passati quasi quattro mesi da quando conobbi tutto il branco, e mi piaceva il legame che si era instaurato con ognuno di loro. In questa nuova vita, non ero mai sola, non mi annoiavo mai.
«Ricordi che ti avevo comprato un vestito?» Lydia aprì il suo enorme armadio ed iniziò a spostare i vestiti intenta a cercarne uno: «Certo. È l'unico motivo per cui ho accettato di venire a questo ballo» risi, e lei si girò nella mia direzione con un lungo vestito porpora molto fine: «Stai scherzando?». Era bellissimo. Nonostante fosse un pezzo unico, l'abito lasciava trasparire la pancia.
«Non posso accettarlo» balbettai, e lei me lo porse: «Fidati, Chloe, hai fatto tanto per me. Questo è il minimo» era la prima volta che Lydia mi diceva qualcosa di dolce, così strinsi la mia amica in un lungo abbraccio: «Grazie».Per la prima volta apprezzai realmente la me licantropo, perché mi aveva permesso di conoscere persone perfette per me, che mi accettavano per come ero, con pregi e difetti evidenti. Avevo trovato le persone giuste.
Il campanello suonò, così indossammo entrambe i tacchi e ci avviammo alla porta: Lydia aveva i capelli sciolti e ondulati che si sposavano perfettamente con il vestito lungo blu, mentre io li avevo raccolti in un elegante chignon.
Appena varcammo la soglia, Scott e Stiles rimasero impietriti, senza proferire parola, se non una serie infinita di "O". Erano troppo carini anche loro.
Mi presi un momento per squadrare meglio mio moroso, che indossava un completo elegante: era bellissimo e profumato: «Sei splendida» mi porse il suo braccetto ed, insieme, raggiungemmo la jeep di Stiles.
Mi sentivo completa. Quando stavo con Scott, tutte le mie paure svanivano: era come se fossimo legati da qualcosa di più profondo.Arrivati alla festa, ci scattarono qualche foto e ci raggiunse Malia, accompagnata da Liam. Erano buffi insieme, troppo diversi e per niente perfetti. Qualche istante dopo ci trovammo al centro della pista, a ballare insieme: era la cosa più normale che avessi mai fatto con loro.
«Sei bellissima» Liam si complimentò ed io ricambiai: eravamo soliti a farci apprezzamenti a vicenda, ed ero felice di aver ritrovato il mio migliore amico.
Scott mi circondò un braccio in vita e chiese il permesso a Liam, che annuì senza proferire parola. Io risi e, qualche secondo dopo, partì un lento. Circondai le mie braccia al collo di Scott e lui fece lo stesso sul mio bacino: «Sono felice» sussurrai, poggiando la testa sulla sua spalla.La canzone finì e, nell'attimo in cui si sollevò un applauso nella sala, io venni scaraventata fuori dall'edificio da qualcuno di potente: «Che cazzo fai?» Mi pulii le mani ed il vestito, in quanto dopo la caduta si era sporcato tutto: «Ma che problemi hai?» il buio non mi permetteva di vedere il viso del ragazzo che mi si presentava davanti, ma la muscolatura mi fece subito intendere chi fosse: «Derek?» i suoi occhi si illuminarono di blu.
Di peso, mi portò nel campo di lacrosse dell'Istituto, lontano da tutti, ed iniziò a picchiarmi, tirandomi pugni, mordendomi e graffiandosi sul petto; io non ero in grado di difendermi: «Basta, per favore. Basta!» scoppiai in lacrime: «Che ho fatto?» non riuscivo a trasformarmi; improvvisamente mi sentii senza poteri.
Con le ultime forze che avevo, ululai nella speranza che qualcuno potesse sentirmi: «Stai zitta» Derek non smetteva di farmi male. Mi buttai a terra, e lui si posò sopra di me: «Mi hai rovinato l'intera vita».
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SHE IS A TEEN WOLF
FanfictionDerek mi prese il braccio e mi portò nuovamente davanti ad uno specchio: «Sei un licantropo, Chloe» disse, con fare compiaciuto. [...] «I tuoi occhi sono.. viola?!». Cap. 2 ~ PURPLE ⚠️Questa storia non segue l'ordine dei fatti della serie tv⚠️