I viaggi lunghi in solitaria sono i più grandi nemici di chi non vuole pensare. Puoi provare a distrarti in ogni modo, ma nulla stimola i pensieri quanto un finestrino e un paesaggio che scorre via. Luca era sul treno che l'avrebbe portato a casa, a Santa Maria, per qualche giorno di relax sottratto quasi per miracolo alla sua routine frenetica. Mise in pausa l'episodio della serie che stava guardando, perché tanto non riusciva a seguire il filo, e desiderò che il suo cervello fosse dotato di un tasto simile.
Un bel click per mettere in pausa la scena di Tancredi che gli rivelava i suoi sentimenti. Sono innamorato di te. Luca aveva espresso più volte, sia con i pensieri che con le parole, il suo bisogno di trovare una persona che lo accettasse e lo amasse per ciò che era. E non si era mai accorto che quella persona era stata al suo fianco per tutto il tempo. Tancredi lo aveva amato in silenzio, senza pretendere niente in cambio.
Se ripercorreva i suoi momenti difficili in casetta, Tancredi c'era sempre: lui che lo spronava quando credeva di essere il peggiore, lui che tentava di consolarlo dopo l'ennesima discussione con Martina, lui che gli portava in camera una camomilla alla melatonina perché quella mattina gli aveva confidato che in quei giorni aveva problemi a dormire.
Valeva lo stesso per i momenti di gioia: Tancredi accanto a lui che lo guardava sorridente mentre faceva il discorso di ringraziamento per il disco d'oro di Mi Manchi; Tancredi che gli faceva i complimenti dopo una puntata andata particolarmente bene, mentre erano seduti da soli sulla loro panchina; Tancredi che lo abbracciava felice dopo il suo ingresso in finale.
Quando gli aveva fatto quella confessione, per un attimo aveva pensato di averlo perdonato, e aveva sentito una forza incredibile che lo attraeva a lui, alla quale si era abbandonato senza pensare a niente. Ma poi aveva sentito di nuovo la paura, quella paura irrazionale di vedere la propria fiducia tradita, di dare tutto se stesso per poi rimanere scottato, di esporre troppo il suo cuore alle ferite. E non ce l'aveva fatta.
Ora sentiva ancora quella paura, ma era mescolata ad altre mille emozioni, aggrovigliate come una matassa di fili, che stava cercando di individuare e separare. C'era la preoccupazione per Tancredi: chissà come stava, chissà se permetteva agli altri di stargli accanto o se si era rinchiuso in se stesso. L'ultima volta l'aveva visto sul palco, perché nonostante tutto non aveva potuto fare a meno di vedere la sua esibizione, ed era rimasto impressionato dal suo autocontrollo: aveva fatto una performance impeccabile, nonostante quello che era successo tra di loro poco prima. Era orgoglioso di lui, ma sapeva che la sua era soltanto una facciata.
Poi c'era il rimorso per non aver cercato subito Tancredi il giorno dopo la festa. In fondo non aveva tutti i torti: l'aveva lasciato in preda alla paranoia per giorni e non era stato abbastanza coraggioso da affrontarlo subito.
Poi c'era la nostalgia: di Tancredi e del suo sorriso dolce, delle sue guance rosse, delle risate che facevano insieme, di quella sensazione peculiare che provava quando era con lui, come se fosse esattamente nel posto giusto al momento giusto, come se si trovasse in un luogo pensato appositamente per lui, per farlo stare bene. Gli mancavano persino i loro consueti battibecchi, e i commenti fin troppo diretti che Tancredi gli rivolgeva quando voleva distoglierlo da una decisione sbagliata o quando pensava che stesse esagerando con le sue melodrammatiche lamentele.E poi, in mezzo a quel groviglio di sentimenti, c'era l'affetto sconfinato che provava per lui, che ormai stava assumendo una forma diversa, o forse l'aveva già assunta da un po', senza che Luca avesse avuto modo di accorgersene.
▪▪▪
Luca era seduto sul divano di casa e si fingeva interessato alla TV. Era taciturno e privo della solarità che lo caratterizzava, e ciò non sfuggì a sua madre, che si sedette accanto a lui.
"Che hai? Sei così silenzioso..."
"Niente ma', va tutto bene, davvero. Non ti devi preoccupare". Luca si sforzò di regalarle un sorriso convincente, mentre le accarezzava il braccio.
"Tanto lo so che non è vero. Dai, sfogati un po' con me".
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Stelle cadenti
FanfictionLuca sgranò gli occhi e il suo cuore mancò un battito. Sentì le guance avvampare e si schiarì la voce per dire qualcosa, ma non gli veniva in mente nulla. Vuoto totale. Tancredi si alzò, un po' malfermo sulle gambe, e con gesti lenti circondò il col...