Grazie di cuore per essere arrivat* fino qui! Solo fluff in questo capitolo, buona lettura 💕
A presto!
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Quando Tancredi aprì gli occhi il mattino dopo, il viso di un Luca ancora addormentato, vicinissimo al proprio, fu la prima cosa che vide. Sorrise istintivamente e pensò che persino lui sarebbe potuto diventare una persona mattiniera se tutti i suoi risvegli fossero stati così. Iniziò a ripercorrere gli eventi della sera e della notte prima, mentre una melodia che non riusciva a togliersi dalla testa accompagnava i suoi pensieri.
"Selene-ene-ah
Come è bello stare qua
Selene-ene-ah
Con un salto arrivo là
Selene-ene-ah
È un mistero e non si sa
Il peso sulla luna è la metà della metà"
Selene. Il personaggio mitologico che rappresentava la luna. Non conosceva quel brano di Modugno, ma lo trovava perfetto. Per lui, per loro. Capì anche da dove veniva la citazione sul biglietto; era evidente che Luca aveva scelto quella canzone appositamente. E la stava cantando davanti a tutta quella gente."Mano per mano noi ce ne andremo
Come due piume leggere
Sopra vulcani spenti da sempre
In questo mondo che tace"
Poi cominciò la seconda esibizione, e Tancredi riconobbe subito, nella melodia suonata dal violinista, le note di quel brano famosissimo.
"Tu si' na cosa grande pe' mme'
'na cosa ca tu stesso nun sai
'na cosa ca nun agg'avuto mai"
Tutto quello era per lui? Non poteva crederci... Era molto più di quanto avrebbe mai potuto sperare o immaginare. Quasi non respirava, per non rischiare di intaccare anche solo minimamente la magia di quel momento, la fusione perfetta della melodia con la voce di Luca, sempre roca e graffiata ma dolce come non l'aveva mai sentita.
"E dill' 'na vota sola
si pure tu stai tremann
dill' ca me vuo' bene
comm'io vojo bene a te"
Percepì quella voce fin dentro di sé; ogni fibra del suo essere vibrava, come se il suo corpo si fosse trasformato in una cassa di risonanza. L'aveva sentito cantare così tante volte, ma mai con quell'intensità. Era amore, puro amore sotto forma di suono, il più bello che Tancredi avesse mai sentito. Per una delle poche volte nella sua vita, pianse di felicità, come se il suo cuore non riuscisse più a contenere tutta quell'emozione e dovesse riversarla fuori attraverso i suoi occhi.
Sentiva ancora gli occhi inumidirsi a quel ricordo, che aveva già sbaragliato molti concorrenti nella classifica dei momenti più belli della sua vita. Certo, era un'ardua sfida, considerando tutto ciò che era successo dopo. Tra la frenesia del post concerto e la consapevolezza di non essere soli, non avevano avuto modo di interagire granché, ma una volta arrivati in hotel, finalmente avevano potuto chiudere il resto del mondo fuori.
Luca chiuse la porta dietro di sé, e avanzò verso Tancredi, che era in piedi al centro della stanza, ancora scombussolato da quella serata incredibile. Tancredi avrebbe voluto dire qualcosa, ringraziarlo per aver cantato per lui in quel modo meraviglioso, ma non sapeva come dare voce a quello che sentiva, qualsiasi parola sembrava troppo poco. E allora non ne pronunciò nemmeno una, e avvolse la sua figura minuta in una stretta salda, che Luca subito ricambiò.Si aggrapparono letteralmente l'uno all'altro, e finalmente non si sentivano più persi, confusi o impauriti, perché erano insieme. Solo loro, e nient'altro. Percepivano solo quella sensazione di pace completa e perfetta che si sente al termine di un lungo viaggio in cui si è passato ogni singolo minuto a desiderare di tornare a casa.
Avevano così tante cose da dirsi, ma alla fine non dissero nulla, perché da quell'abbraccio nacquero baci sul collo, poi sul viso, poi sulle labbra, poi ovunque.
"Luca, non mi lasciare più. Non te ne andare mai, per favore."
"Mai più, te lo prometto. Mai più."
Tancredi sentì le farfalle nello stomaco nel ricordare le parole che aveva pronunciato, che erano uscite di getto, figlie di un bisogno incontenibile di sentire Luca vicino, di sapere che non sarebbe mai andato via. Era raro per lui esporsi così tanto con qualcuno, ma con Luca era tutto così naturale e giusto, sapeva che lui era e sarebbe stato il custode perfetto di tutto ciò che aveva dentro e che aveva deciso di donargli.
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Stelle cadenti
FanfictionLuca sgranò gli occhi e il suo cuore mancò un battito. Sentì le guance avvampare e si schiarì la voce per dire qualcosa, ma non gli veniva in mente nulla. Vuoto totale. Tancredi si alzò, un po' malfermo sulle gambe, e con gesti lenti circondò il col...