capitolo I - il ritorno

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⇉Hermione.

Hogwarts, eccola lì, in tutto il suo fascino antico. Tra quelle mura era racchiusa molta della storia dei maghi e delle streghe vissuti fin ad allora.
Hermione Granger era lì, fissava la scuola che l'aveva fatta diventare ciò che era in quel momento, tra avventure, ottimi voti, amici e guerre.
La guerra. Un ricordo tremendo. Fred, Lupin, Tonks, Piton.. a quei ricordi Hermione fu scossa da un brivido freddo.
Recuperò il baule e raggiunse Ginny, Harry e Ron. Ron, con il quale capì che non sarebbe funzionata. Dopo quel bacio nella Stanza delle Necessità e un mese di fidanzamento tra litigi, decisero di dimenticare quell'esperienza e ritornare amici.
"Cara, vecchia Hogwarts.." disse con tono teatrale Harry.
"Non fare il filosofo, Harry!" ridacchiò Ginny, dandogli una leggera spinta sul braccio.
Hermione avanzò verso il castello.
"Non credo sarà facile dimenticare ciò che è successo qui dentro" disse ai suoi amici, che si erano avvicinati assieme a lei.
"Difficile, ma non impossibile" rispose Ron.
"Andiamo."
Entrarono nel castello, accolti freddamente da Gazza con un grugnito e dal miagolio stonato di Mrs. Purr.
La scuola era stata ricostruita alla perfezione, in ogni minimo dettaglio: le colonne, il soffitto stregato, i maestosi portoni.
"Ehi, ragazzi!" Neville avanzava svelto verso il gruppo di ragazzi.
Era cresciuto molto in quell'estate, e sembrava meno goffo.
"Neville!" Harry gli diede un paio di pacche sulla spalla "Come va?"
"Benone, Harry! Sai, io e Luna ci siamo fidanzati quest'estate! Quella ragazza è davvero magnifica! E voi, invece? Tutto bene?"
"Tutto a meraviglia! Ci vediamo stasera!"
Neville si allontanò a passo svelto verso una ragazza dai lunghi capelli biondi. Luna.
"Io ed Harry dobbiamo salutare un paio di persone, vi unite a noi?" chiese Ginny euforica.
"Volentieri." annuì Ron.
"Io sono molto stanca, credo che andrò a riposarmi un po' prima di cena. A dopo!"
Hermione trascinò il baule fino all'ingresso della Sala Comune.
La signora Grassa si limitò a salutarla con un gesto della mano e fece un piccolo inchino quando la ragazza pronunciò la parola d'ordine.
Anche la Sala Comune era come la ricordava, rossa ed oro, i colori della sua Casa.
Salutò Lavanda e Calì che stavano salendo ai dormitori, prima di arrivare alla sua nuova stanza singola da caposcuola.
Girò la chiave nella serratura e restò stupefatta; la stanza era enorme, con al centro un letto a baldacchino e una scrivania sotto la finestra.
Poggiò il baule sotto il muro, in fondo, e si concesse una mezz'ora di relax.
-
"HERMIONE! EHI, HERMIONE! SVEGLIATI!" Ginny batteva forte contro la porta della ragazza "HERMIONE, FARAI TARDI A CENA!"
Hermione si alzò con un salto dal letto e gridò qualcosa tipo "sì, Ginny. arrivo!"
Poi corse nel suo bagno personale, si sciacquò la faccia, si diede due colpi di spazzola e uscì come un fulmine dalla stanza, facendo quasi cadere l'amica.
"Oddio, Ginny. Scusami!"
"Non fa niente, andiamo!"
Corsero attraverso i corridoi deserti, attirando l'attenzione di tutti i quadri.
Arrivarono in Sala Grande pochi secondi prima che la preside iniziasse il suo discorso.
Hermione non ascoltò, avendo sentito quelle parole fin troppe volte.
Alla fine del discorso, dopo l'applauso generale, tutti iniziarono a mangiare e raccontarsi tra loro le proprie vacanze estive.
Harry e Ginny si coccolavano tra loro, Ron si ingozzava, come sempre, Calì e Lavanda chiacchieravano tra loro, Neville stava raccontando a Luna di quando era rimasto appeso al lampadario, al secondo anno.
Tutti sembravano felici, ma quanti lo erano veramente?

Dramione - La Bellezza della Serpe.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora