Capitolo 3

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Ero in camera mia, felice di essere tornato e di avere riportato con me i miei poteri, ma soprattutto tutte le conoscenze che avevo duramente acquisito in quei dieci anni di prigionia, quando mi resi conto di qualcosa che inizialmente non avevo notato.

Nella libreria della mia camera da letto c'erano i miei libri della scuola media, ma non quelli della scuola superiore o dell'università.

Mi alzai dal letto e andai a controllare la libreria da vicino, ma non trovai nulla, come non trovai la mia ventiquattro ore con i documenti riservati dell'azienda per cui lavoravo.

Però c'era uno zainetto che mi ricordai di usare ai tempi delle scuole medie, in particolare l'ultimo anno.

Un dubbio atroce mi sovvenne, corsi subito in bagno a specchiarmi.

Il volto di un giovane di tredici anni mi veniva rimandato dallo specchio con capelli neri, occhi verdi e sgranati dallo shock, nessun pizzetto sul mento.

Ero tornato a casa lo stesso giorno e ora di quando ero stato rapito ma non l'anno, avevo anticipato il mio ritorno a casa di ben tredici anni, ricordavo bene quel periodo era il mio ultimo anno delle scuole medie poi avrei preso l'Istituto Tecnico Commerciale e da lì l'Università facendo la laurea breve in Marketing.

Presi aria nei polmoni che si erano svuotati e bruciavano, mi ero dimenticato di respirare per quanto era turbato, poi un'idea mi venne in mente. Con tutte le conoscenze che avevo acquisito avrei potuto sfruttarle e magari crearmi un futuro diverso, magari cambiando anche corso di studi. Iniziai a vagliare le varie possibilità con ciò che sapevo, conoscevo a perfezione le iscrizioni magiche che non avevano segreti per me, la magia, come costruire armi e gioielli incantati, gli elisir, erboristeria magica, il potenziamento del corpo, arti marziali e marketing. Sarebbe stato un peccato sprecare tutto ciò.

Avevo sempre desiderato essere un mago da bambino, ma quando lo divenni lo odiai con tutto me stesso per quello che ero stato obbligato a fare.

Ora tutta la conoscenza della biblioteca reale era nella mia mente, grazie soprattutto alla mia dedizione allo studio e a quel favoloso incantesimo di memoria che avevo trovato.

Bisognava dire che la biblioteca del palazzo reale era la più fornita in tutto il regno anche di quello d'Ombra.

Tirando le conclusioni, la maggior parte di ciò che avevo assimilato era legato alla magia, ma come potevo sfruttarlo in un mondo tecnologico? L'unica alternativa era quella di cercare altri maghi e instaurare rapporti commerciali con loro. Ma esistevano maghi sul pianeta Terra? Questo non lo sapevo, però potevo sempre controllare.

Me ne tornai in camera e mi sedetti alla scrivania a scrivere due amuleti con iscrizioni magiche, ne attivai uno e lo appoggiai sul grande mappamondo che avevo in camera.

Il mappamondo rimase un attimo inerte, poi puntini luminosi si accesero un po' ovunque, anche in Italia.

"Tombola" pensai, questo significava che c'erano veramente maghi sulla Terra e magari avrei trovato anche delle comunità magiche.

Guardai con attenzione il mappamondo e mi resi conti che c'erano degli assembramenti, questo avvalorava la mia teoria di comunità magiche.

Accesi il mio computer portatile e iniziai a cercare mappe politiche dell'Italia, quando ne trovai una abbastanza completa la stampai, poi attivai il secondo amuleto che posizionai proprio sopra.

Trovai otto città magiche in Italia e cioè: Narni, Assisi, Benevento, Striàra, Borgo di Calcata, Torino, Isola Polvese sul Trasimeno, Trioria. Per lo più si trattava di piccoli borghi o comuni, fatta eccezione per alcune città importanti.

L'eroe è in fugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora