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"Quindi posso farti un pompino?"

Cosa.

"Un pom-" Jisung squittisce fissandolo, il viso in fiamme per via della domanda inaspettata. Pensava che avrebbe aiutato Minho per mano più che altro, non così. "Vuoi succhiare il mio- vuoi fare- cosa?"

"Sarebbe troppo?" Minho si affretta a dire, gli occhi spalancati per la preoccupazione, "Non importa. Non dobbiamo farlo per forza, in generale-"

"No, uhm..." Lo interrompe Jisung. Stranamente non si trova a disagio al pensiero, è solo sconvolto dal fatto che Minho lo voglia fare. Forse segarsi insieme non era abbastanza? Forse questo lo sazierà di più in qualche modo?

E poi, hanno già stabilito di essere a posto. Diamine, che ci sarebbe di male a succhiarsi il cazzo a vicenda già che ci sono? Sarebbe solo un piccolo passo in più rispetto a quello che hanno già fatto.

"Tu- puoi farlo," riesce a dire.

"Posso?" La voce bassa di Minho riecheggia nella Jeep di Changbin. "O vuoi che lo faccia?"

Jisung sbatte le ciglia per un secondo, elaborando la domanda. Le luci distanti della fiera e dei semafori filtrano attraverso i finestrini, illuminando metà del viso adorabile di Minho e lasciando in ombra l'altra mentre aspetta pazientemente una risposta.

Jisung sente una fitta al petto. Anche con un misuratore pieno, e pieno di crepe, Minho se la sentirebbe di rifiutare la possibilità di provare piacere nel caso in cui Jisung non se la sentisse al cento per cento.

Mette sempre Jisung prima di tutto, lo tratta fin troppo bene, più di quanto se lo meriti. Solo ripensando alla notte della festa si rende conto che sarebbe il minimo che potrebbe fare per ritornargli il favore.

E comunque, tralasciando questo... non è che voglia opporsi. I suoi occhi passano alle labbra piene di Minho, che luccicano nonostante il buio, e si sente eccitato solo pensando ad esse muoversi intorno al suo membro.

Ha provato a respingere questo tipo di pensieri per giorni, ma ora che si lascia andare e ci pensa...

Jisung si è fatto fare un lavoro di bocca solo due volte in tutta la sua vita - entrambe da ragazze, ovviamente. Una di loro fu una bella esperienza, suppone. Rischiò di soffocarla per quanto involontariamente forte le pompò in bocca e lei quasi lo morse in risposta (e quell'aggiunta di denti sì che fu dolorosa). L'altra volta era troppo ubriaco da ricordarsi anche solo il volto della ragazza per bene, figuriamoci il pompino.

Non ha mai fatto nulla del genere con un ragazzo, ma nonostante tutti i pensieri confusi che gli sorgono (a cui penserà dopo), Jisung realizza che sì, sono sulla stessa barca. Lui vuole farlo, soprattutto ora che sono arrivati a questo punto.

Jisung si ritrova a fissare le labbra di Minho e allontana immediatamente lo sguardo, posandolo sugli occhi esitanti di Minho, poi annuisce. "Sì," dice, "lo voglio."

"Okay." Minho gli rivolge un piccolo sorriso, esilarante se messo a confronto con il suo misuratore impazzito, e si avvicina a Jisung. Lo stomaco di quest'ultimo si gira verso l'altro, cercando di calmare il proprio cuore dal battere così forte prima che Minho se ne renda conto nel silenzio dei sedili posteriori della Jeep di Changbin.

"Quante cose di Changbin contamineremo?" Scherza Jisung, già senza fiato non appena una mano di Minho si poggia sulla sua coscia.

"Non gli ho ancora ridato la maglietta," dice Minho muovendo le sopracciglia. "Possiamo provare con quella la prossima volta."

Che stia scherzando o meno, l'implicare ad una prossima volta fa impazzire il cuore di Jisung, il battito a mille. Continueranno davvero a fare cose del genere finché Minho riuscirà a farsi una fidanzata? Non è sicuro di come si senta a riguardo ma di sicuro non è schifato all'idea.

don't leave me tongue-tied | minsung ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora