Alyson fissava la sagoma della candela consumata sopra il comodino. Stava per fare giorno. Si era svegliata nel cuore della notte e non era più riuscita ad addormentarsi. Chissà se quel bel gentiluomo mi aspetterà nella foresta come mi aveva promesso. Al ricordo del suo sorriso le si strinse lo stomaco. Era bello, era ben vestito e l'aveva riempita di complimenti. Si rigirò nel letto e guardò fuori dalla finestra, intravide uno spicchio di sole fare capolino sopra una montagna. Sorrise. Sarebbe stata una bella giornata, una giornata stupenda. Si rigirò ancora.
Sua madre entrò nella camera, Alyson chiuse gli occhi e finse di dormire.
«Buon compleanno, amore mio» le sussurrò su un orecchio, le rimboccò la coperta in piume d'oca e la baciò «Ti voglio bene.»
La sua pelle era calda e profumata. Aspettò che uscisse e andò alla finestra. Suo padre era vicino la stalla, stava caricando il carro con casse di ortaggi, frutta, forme di formaggio e bottiglie di latte. Vinnie era davanti a lui che legava i cavalli. Tornò sotto le coperte e strinse il cuscino. Ripensò alle dolci parole che le erano state dette. Il suo cuore accelerò di colpo. Forse l'avrebbe accompagnata a fare una passeggiata, le avrebbe stretto la mano ancora una volta, forse l'avrebbe addirittura baciata. Le guance le si infuocarono.
I suoi genitori passarono sotto la finestra della sua camera.
«Caro, è pronto il carro?»
«Sì andiamo, a proposito... nostra figlia non viene con noi?»
«È il suo tredicesimo compleanno, lasciamola tranquilla.»
Le voci si allontanarono «Sei troppo buona con lei, alla sua età noi sgobbavamo come muli anche durante le feste.»
«Lo so caro, lo so...» le voci si fecero incomprensibili.
Aspettò ancora qualche minuto, sbirciò di nuovo in direzione della stalla. Il carro era partito insieme ai suoi genitori. Fece un gran sorriso, si alzò dal letto con un balzo, indossò il vestito da lavoro marroncino e scese in cucina. Su un piatto sua madre le aveva preparato la colazione, un pezzo di torta di mele, dei fichi e un bicchiere di latte. Si mise seduta, prese la torta e ne mangiò un morso. Era fragrante, adorava i dolci che le preparava. Quella mattina però il boccone non le andava giù, non aveva fame. Sbucciò un fico, era dolce e ben maturo ma lo lasciò lì. Bevette avida solo il latte. Si alzò e si precipitò nella stalla. Prima avrebbe finito, prima sarebbe potuta andare nella foresta. Prese il forcone, si mise un grembiule di cotone grezzo che le copriva tutte le gambe e incominciò a mettere il fieno nelle mangiatoie.
«Ehi, Alyson, sta attenta! Lo stai sparpagliando dappertutto!»
«Accidenti scusami Vinnie» si grattò la nuca «Adesso lo raccolgo.»
La guardò divertito «Buon compleanno cara.»
«Grazie...»
«Dove te ne vai così presto e così di fretta?»
«Oggi è una bella giornata, voglio andare a fare una passeggiata nella foresta.»
Vinnie fece un sorrisino «C'è qualcuno che ti aspetta?»
«C-chi vuoi che ci sia?»
«Sai ti ho osservato da lontano e mi chiedevo» un altro sorrisino «Cosa mai può farti correre così, allora mi sono ricordato di quando ero giovane io, magari per voi ragazze è lo stesso.»
«Ma che stai dicendo!» batté un piede in terra «Per chi mi hai presa?»
«Va bene va bene, non ti arrabbiare!» mise le mani avanti per scusarsi «Mi raccomando con il fieno, e prima di andare avvertimi, tua madre vuole che ti dia un'occhiata, io sono giù nei campi, d'accordo?» le fece l'occhiolino «Divertiti Aly!»
STAI LEGGENDO
Beloth
AdventureRoyler Rose è un ex capitano dall'esercito, congedatosi in seguito la morte della famiglia. Dopo essersi ritirato in una piccola città di montagna a convivere con il proprio dolore, in una notte in cui perde sé stesso e il senso dell'esistenza, fa l...