Quindi ieri non hai percepito niente?
"In che senso?"
Durante lo scontro con quegli uomini?
"E cosa avrei dovuto percepire?"
Non ti sei sentito più forte, o più svelto?
"No."
Che strano, forse in quella taverna è stato un caso isolato, o forse queste tue nuove capacità si stanno sviluppando poco alla volta, oppure... mah! Inutile star ad arrovellarsi, col tempo troveremo le risposte.
Erano partiti la mattina presto, prima dell'alba. Avevano legato una lettiga dietro il cavallo di Eliphas per trasportare il ferito. Sembrava stare bene, tanto da lamentarsi con i compagni della strada presa e degli sbalzi che gli facevano vedere le stelle.
«Ehi, maledetti! Non potevate prendere una strada meno accidentata?»
«Mi dispiace Bel, non possiamo rischiare di prendere strade principali, e questa dovrebbe essere la via più veloce» Gillian si rivolse verso Royler «Giusto?»
«Costeggiare la foresta in situazioni normali potrebbe essere pericoloso, ma qui si tratta di scegliere il male minore, quanti uomini saranno sulle nostre tracce?»
«Difficile saperlo, di solito si muovono in piccoli gruppi come noi» disse Eliphas.
«Con un ferito saremo una preda facile.»
«Motivo in più per procedere con cautela» disse Irvine.
Un sobbalzo fece urlare Belros «Bravo Irvine! Ben detto! Con cautela accidenti a voi!»
La mattina passò e non incontrarono nessuno, se non qualche pastore insieme alle sue pecore e ai cani, o qualche viandante solitario. Procedevano più lenti del previsto e dei nuvoloni scuri in cielo promettevano pioggia.
Gillian guardò in alto «Con questo tempo dovremo fermarci stanotte, senza l'ausilio della luna è impossibile proseguire dopo il tramonto.»
Cavalcarono ancora senza fermarsi per qualche ora.
"Dove ti hanno evocato?"
Non lo so, era una stanza buia, tetra, intrisa di malvagità, nella mia forma originale quaggiù non ho il senso dello spazio, non so neanche quanto fosse distante da dove ti ho trovato.
"Così non sarà facile."
Cosa importa, prima o poi lo troveremo.
"Descrivimi l'uomo che dobbiamo trovare."
L'ho visto negli occhi, tanto talento e acutezza mentale uniti a una feroce follia distruttiva.
"Dico fisicamente, com'è fatto?"
Ah, non ne ho idea, aveva il viso dipinto e indossava una larga tunica nera, però come ti ho detto l'ho visto negli occhi, lo saprei riconoscere.
"Ho capito, non abbiamo niente in mano... e come hai fatto a trovarmi?"
Beloth rise.
"Cosa c'è di divertente?"
Evidentemente non ricordi il tuo stato di quella notte.
"No, cioè sì, è stato tutto come un sogno."
Un bel sogno.
"Sì, un bel sogno... beati gli intrugli di Gregg."
Chi è Gregg? Lo hai già nominato nella foresta, è il tuo amico medico dove ci stiamo dirigendo?
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Beloth
AdventureRoyler Rose è un ex capitano dall'esercito, congedatosi in seguito la morte della famiglia. Dopo essersi ritirato in una piccola città di montagna a convivere con il proprio dolore, in una notte in cui perde sé stesso e il senso dell'esistenza, fa l...