Climax || Daniel Ricciardo

1. Anastrofe

L'anastrofe è una figura retorica che consiste nell'inversione dell'ordine naturale o abituale di due o più termini della frase.

Correre a Spa, per un pilota di Formula Uno, è come spiccare il volo sul mare, andando improvvisamente in picchiata nell'acqua a 300 km/h; è adrenalina pura, mista a quel pizzico di paura che è intrinseca nella natura umana.

Adrenalina e paura.

Daniel riesce a sentirle già entrambe, anche se manca più di un'ora alla partenza. Seduto in un angolo nel suo box, con le cuffie ad isolarlo dal resto del mondo, è immerso nei suoi appunti, perché vuole capire ancora e ancora, fino all'ultimo momento, dove può migliorare. La sua scrittura è disordinata, ma in fondo cosa non lo è nella sua vita. La verità è che ci sta bene nel disordine, lo trova a tratti una forma di difesa, perché anche se non si direbbe è terribilmente geloso delle sue cose e ama il fatto di poter essere il solo a capirci qualcosa.

Mentre studia i dati di alcune telimetrie qualcuno gli si para improvvisamente davanti, cercando di attirare la sua attenzione. Alzando la testa si rende conto che è Marina, la sua assistente. Stoppa la musica, togliendosi le cuffie. La ragazza sembra accaldata, come se avesse corso.

«La Principessa è venuta a veder correre te!» gli dice, facendogli aggrottare la fronte. Lascia alla sua assistente un'occhiata confusa, infatti:

«La Principessa? È venuta a veder correre me?» chiede conferma. Marina annuisce veemente, visibilmente su di giri. La confusione di Daniel aumenta ancora di più, perché insomma...non è mica primo in classifica. Per quanto lo vorrebbe, si trova sempre a metà gruppo ed è dolorosamente lontana l'ultima volta che è salito sul podio. Ovviamente sa di avere molti tifosi, ma sicuramente una Principessa è oltre ogni sua aspettativa!

«La Principessa Margot è qui per me?» domanda nuovamente, avvicinandosi a Marina con le braccia conserte al petto. Lei alza un sopracciglio, ridendo.

«No», risponde. «Non quella Principessa».

«Come sarebbe a dire "Non quella Principessa"?» Daniel appare deluso, si ritrova persino a pensare che possa essere uno scherzo di cattivo gusto. Non ci sono altre Principesse in Belgio!

«Intendevo la Principessa Nives». C'è un momento di silenzio, durante il quale Marina non sa se aggiungere altro o lasciare il tempo necessario a Daniel per fare il punto della situazione. Quando fa per aprire bocca, il ragazzo la precede, parlando per primo.

«Chi è la Principessa Nives?»

«La più piccola tra i figli di Sua Maestà», dice Marina.

«Non ne ho mai sentito parlare...»

«Non è cresciuta qui in Belgio. Da quello che so ha studiato in Danimarca ed è cresciuta con la famiglia della madre. Non si è mai sentito parlare molto di lei, pare non ami particolarmente rendere pubblica la sua vita. In fin dei conti è solo quarta in linea di successione, immagino voglia vivere una vita il più normale possibile».

«E come fai a sapere che è venuta a veder correre me? Perché io?» chiede nuovamente Daniel.

«Sta facendo il giro dei box insieme ai suoi fratelli, a quanto pare il Re oggi non potrà esserci, è via per motivi politici e sono venuti loro in rappresentanza. L'ho...accidentalmente sentita parlare e-».

«Marina hai origliato quello che stavano dicendo i figli del Re?!» la ammonisce Daniel, sospirando, però muore dalla voglia di saperne di più.

«Origliare è esagerato...ho solo sentito!» si giustifica la ragazza. «Comunque, l'ho sentita dire qualcosa del tipo "Io invece terrò gli occhi puntati sul numero 3"».

«Oh cazzo!» impreca Daniel, grattandosi nervosamente la guancia. Sotto i polpastrelli sente la barba aspra ed è quasi sicuro che gli si sta arrossando la pelle. Fa avanti e indietro, fino a fermarsi davanti al suo box, come se qualcosa improvvisamente gli impedisse di muoversi. Un secondo dopo anche Marina gli è vicina e gli fa sapere, come se non potesse vederlo lui stesso, che i figli del Re stanno arrivando insieme al Primo Ministro. Ci sono Riccardo, il primogenito, e Margot, che a quanto pare non è l'unica Principessa della Casata Reale.

«Eccola, quella è la Principessa Nives», sussurra Marina, indicandola in maniera discreta. Appena Daniel la vede si sente mancare il terreno da sotto i piedi. Assomiglia molto ai fratelli; tutti e tre hanno la carnagione ambrata proprio come la madre, che ha nobili origini etiopi, ma animo danese. Però, per quanto assomigli ai fratelli, Nives è diversa da loro. È più alta di Margot, più elegante nonostante stia indossando un maglioncino grigio a collo alto e un paio di pantaloni che le fasciano le gambe, rendendogliele lunghissime. Ha i capelli castani sciolti in morbide onde, che le arrivano a metà schiena. Indossa gli occhiali da sole, ma Daniel sa già il colore dei suoi occhi. Sono marroni, pieni di un scintillio che riesce a farti girare la testa. E a lui la testa l'ha fatta girare dal primo momento che l'ha guardato. Perché sì, loro due si sono già guardati...e non solo questo.

Il piccolo gruppetto passa davanti al box di Daniel con disinteresse, mentre lui e Marina tengono gli occhi su di loro. Si fermano poco più avanti, dove c'è Lewis Hamilton ad aspettarli. Saluta con calorose strette di mano tutti, Nives compresa, che si presenta, togliendosi gli occhiali da sole.

Oh sì certo, sono andati dritti da Sir. Lewis Hamilton!

Daniel fa una smorfia, e proprio in questo momento, per uno scherzo del destino, Nives guarda oltre la spalla di Lewis, nella sua direzione. Gli sorride, mentre Daniel la guarda interrogativo, beccandosi in risposta un'alzata di spalle.

Ora sente l'adrenalina e la paura moltiplicate per un milione, perché non può essere vero che la ragazza di cui si è innamorato un anno fa a Tenerife, è la Principessa del Belgio!

Angolo autrice: Eccomi qui con l'ennesima idea folle. Come sempre la domanda è una: Ha senso? E la risposta è sempre la stessa: Deve averlo? Ovviamente no!

Non so dove mi porterà questa nuova storia, me la voglio vivere come viene. Ringrazio chiunque lo farà insieme a me. A prestissimo,

Ale.