7. Sinestesìa

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La sinestesìa è una figura retorica che associa due termini (siano essi entrambi sostantivi o un sostantivo e un aggettivo) che appartengono o fanno riferimento a sfere sensoriali diverse, per unirle in un'unica immagine.

La sinestesìa è una figura retorica che associa due termini (siano essi entrambi sostantivi o un sostantivo e un aggettivo) che appartengono o fanno riferimento a sfere sensoriali diverse, per unirle in un'unica immagine

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I raggi del sole oltrepassano obliqui l'enorme vetrata, salendo sul letto, pian piano fino a raggiungere la schiena nuda di Nives. È addormentata, sdraiata sulla pancia e appoggiata contro un cuscino. Accanto a lei, Daniel è seduto contro la testiera del letto, attento ad ogni particolare del suo viso, rilassato e bellissimo senza alcun tipo di artificio. I capelli sono sparsi un po' sul cuscino e un po' sulla sua spalla destra, mentre una ciocca particolarmente ribelle le scende da dietro l'orecchio. Daniel si affretta a spostargliela, cercando di non disturbarla, ma lei sbatte le palpebre, finendo per aprire gli occhi.

«Ehi, è prestissimo, torna a dormire», dice Daniel, sporgendosi verso di lei per lasciarle un bacio sul naso. «Aspetta, tiro le tende», aggiunge e fa per alzarsi dal letto, ma viene preso per il polso e quindi si ferma, voltandosi verso Nives. Lei sorride e lui non può che sorridere di rimando.

«Vieni qui», sussurra la ragazza, rigirandosi e mettendosi a sedere, con il lenzuolo attorno come una tunica, così bianco da mettere in risalto la sua pelle dorata e i capelli riccissimi, che ricadono morbidi. Daniel la accontenta, mettendosi carponi e allungandosi nella sua direzione. Si baciano piano, è un semplice strusciamento tra le loro labbra, tornando poi a guardarsi.

«Non c'è tempo per dormire», fa sapere Nives, appoggiando le mani contro le sue spalle. «Abbiamo un sacco di cose da fare, considerando che tra tre giorni dobbiamo già andare via», aggiunge, sospirando.

Alla fine ieri sera sono riusciti a parlare, poco ma ci sono riusciti. Non in doccia! In doccia Daniel ha ricambiato il favore a Nives, facendole provare un paio di orgasmi che sommati a tutta la stanchezza degli ultimi giorni l'hanno anestetizzata. A letto, con il rumore delle onde in sottofondo e la luce fiacca delle stelle ad illuminare la casa, si sono confessati a vicenda quanto tempo hanno a disposizione. Daniel deve ritornare entro la fine della settimana prossima, però Nives, per quanto stia cercando di non badare al resto, non può assentarsi così tanto, considerando che tra quattro giorni è anche il compleanno di sua madre.

Quindi, hanno tre giorni. Non sono tanti, è vero, ma chi si accontenta gode! Ed è proprio quello che ha in mente di fare Nives, prima di ogni altra cosa. Dopo un salto al bagno e un caffè d'obbligo, ritornano a letto. Il sole ormai è sorto del tutto, annunciando una bella giornata, calda abbastanza per farsi il bagno e prendere il sole, che sono le altre cose in programma per oggi.

Coperti dal lenzuolo, mentre Nives è schiacciata contro il materasso e Daniel gli è di sopra, si baciano, strusciandosi uno contro l'altra in cerca di qualcosa che ieri sera non è arrivato ma che desiderano entrambi. Perché sì, darsi piacere a vicenda è bello, ma appartenersi è totalmente diverso.

Dopo aver recuperato un preservativo ed esserselo messo, Daniel riprende posto sopra Nives, restando leggermente sollevato per non gravarle. Le entra dentro poco alla volta, accarezzandole i capelli e facendo scomparire le sue labbra leggermente socchiuse, dalle quali esce un ansimo, in un bacio. Definisce il contorno della sua bocca con la lingua, dando un ritmo regolare alle sue spinte. I gemiti di Nives sono contro il suo orecchio la fonte dell'eccitazione che prova e il motivo per cui i suoi affondi si fanno sempre più frequenti e decisi. La ragazza lo stringe a sé, spingendosi a sua volta e indicandogli così il punto dove colpire; quando raggiunge quel punto e lei si inarca in avanti, soffiando contro le sue labbra di non fermarsi, è questione di secondi prima che raggiungano assieme l'apice del piacere. E se qualcuno dicesse loro in questo momento che è passato un anno dall'ultima volta che l'hanno fatto, non ci crederebbero, perché non è cambiato niente e si incastrano allo stesso modo. In maniera perfetta.

Climax || Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora