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L'ottava volta che qualcuno suggerisce che Yeonjun e Soobin starebbero bene insieme, a Beomgyu piacerebbe che fosse vero.

-Come niente?- protesta Beomgyu, inginocchiato sull'argine del fiume a lavare la maglietta che è riuscito a macchiare di terra. –Quei due sono sull'orlo del non parlarsi più, e tu dici che è meglio non fare niente?-.

-Stavolta ha ragione Beomgyu- lo supporta Kai, che gli passa una spugnetta che sono riusciti ad ottenere dal custode. –Tra l'altro, a lasciarla così la scena è piuttosto patetica.- accenna con il mento a Soobin, che sta facendo il bagno nell'acqua gelida con lo sguardo ostinatamente puntato davanti a sé, e a Yeonjun, seduto su una roccia qualche metro più in là con addosso un'espressione da cagnolino bastonato.

-Per quanto mi riguarda potete anche precipitarvi lì ad appiccicarli con la colla- risponde Taehyun, senza spostare gli occhi dai pesciolini che sta inseguendo con la mano. –Poi però glielo spiegate voi come fate a sapere tutte quelle cose senza che loro ve le abbiano dette-.

Kai e Beomgyu si scambiano un'occhiata dolente: a questo dettaglio non avevano pensato, accidenti a Taehyun che ha sempre la risposta pronta a tutto.

-Non è qualcosa nella quale noi possiamo intrometterci- aggiunge poi Taehyun, abbassando la voce. –Possiamo offrire il nostro supporto, il resto lo devono capire da soli. E ora è meglio che li chiamiamo, è quasi ora di pranzo e prima che torniamo in paese loro devono asciugarsi, o a mia zia verrà un infarto-.

Proprio per mantenere la pretesa di normalità, quando Taehyun aveva invitato i suoi amici per un paio di giorni nella sua casa in montagna aveva esteso l'invito a tutto il gruppo. Quel momento, in realtà, aveva fornito a tutti un momento di rilassante risata: Kai aveva dovuto asciugare le lacrime causate dalle risate di Soobin quando Taehyun li aveva illuminati con l'immagine di sé stesso che rasava con cura il pratino della zia, nei weekend afosi che però in montagna fornivano una piacevole frescura. Da parte sua, Beomgyu cercava di non pensare troppo spesso al suo amico, il topo da biblioteca più vorace che lui conoscesse, che stuccava le finestre degli anziani del paese, o avrebbe ricominciato di nuovo a ridere starnazzando come un'oca.

La proposta, in ogni caso, li aveva portati al paese, dove viveva buona parte della famiglia di Taehyun, che li aveva mandati al fiume che scorreva poco sotto la strada con nascosti nella borsa un quantitativo di panini al prosciutto e formaggio pecorino sufficienti a sfamare un esercito.

Guardando Yeonjun e Soobin che escono dall'acqua al richiamo di Kai, intirizziti dal freddo ma riscaldati dall'atmosfera tra loro che pare essersi fatta più distesa, Beomgyu non può fare a meno di pensare che questa gita fuori porta ci voleva proprio. Due giorni solo per loro, a mangiare, ridere e urlare quanto più vogliono, senza nessuno a cui rendere conto. Suona bene.

Suona ancora meglio quando Taehyun li riporta a casa, che da fuori sembra un rudere incastonato nella roccia circondato di altri ruderi in condizioni peggiori, ma in realtà è un appartamento piuttosto confortevole, fornisce a tutti asciugamani, saponi e le chiavi dei due bagni, e tira fuori le carte.

Beomgyu inizia a chiedersi se è proprio necessario tornare a casa, perché quella che stanno passando è stata fino ad adesso lo stereotipo della giornata perfetta.

A giudicare dalle espressioni beate degli altri, che però potrebbero essere effettivamente anche dovute alla bottiglia di birra a testa che si sono bevuti a pranzo più che alla beatitudine generale nella quale il posto è immerso, probabilmente concorderebbero con lui. Ma ora non c'è moltissimo tempo per immergersi in tali fantasticherie, perché Yeonjun e Soobin, nonostante l'acqua gelida del fiume abbia smorzato il fuoco scoppiettante che sembra essere divampato tra loro, non si guardano ancora in faccia quando si parlano, quindi farli giocare nella stessa squadra è fuori discussione. Per questo motivo Taehyun e Beomgyu si devono separare, mentre Kai si tira fuori dai giochi e viene mandato a riordinare la cucina, che è comunque dall'altro lato della stanza rispetto al tavolo sul quale le carte stanno venendo disposte, quindi non lontano abbastanza da non sentire tutti gli improperi e le ingiurie che Taehyun sta rovesciando addosso a Soobin perché non è possibile che lui e Beomgyu abbiano sempre le carte giuste al momento giusto.

dumb, dumber, dumbest - yeonbin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora