Sono come una biblioteca
piena di storie da raccontare.Ma col tempo sono rimasti
pochi lettori e molti sono qui da una vita,
han già letto gran parte di me,
delle mie storie.
Ma le porte son sempre aperte per chi
volesse immergersi nelle mie pagine ingiallite
e complesse.A volte qualcuno sbircia dalla vetrina
ma non spreca tempo ad entrare e approfondire.
Ormai sono un posto invisibile a gli occhi di molti,
e un passatempo per pochi.Quei pochi a cui avrei tanto da offrire
ma anche loro scappano troppo infretta,
oppure non leggono con attenzione le infinite parole che gli regalo con amore
e non si fermano mai ad ammirare i dettagli:
Gli scaffali nascosti in un angolo,
la luce che entra dalle finestre e che risplende
sulle copertine,
i fogli bianchi sulla scrivania in attesa
di qualcuno che mi affidi la sua storia
perché ha fiducia nel mio silenzio assordante.Qualcuno ci ha provato,
ma ha stropicciato i fogli ancora prima
che io potessi leggere la sua anima.
Come se avessero paura che non me ne prenderei cura come con i miei vecchi e ingialliti libri.
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Anche le parole possono danzare
Poetryle parole hanno senso solo se sai come farle danzare sui fogli, altrimenti sono solo macchie di inchiostro