Venti alle dieci. Gli ultimi venti minuti di tranquillità prima di affrontare una classe intera di liceali con l'unico scopo di scatenarsi nella mia ora o non fare un cazzo non ascoltandomi: uccidetemi. Apro la porta dello stanzino in cui si tengono tutti gli attrezzi per fare mente locale di quello che devo far fare nella prossima ora.
<Vuole una mano per caso?> Due mani si posano sui miei fianchi e il cuore mi schizza in gola quando sento un bacino poggiarsi sul mio sedere. Mi rimetto dritta in un secondo essendomi abbassata per prendere dei tappetini e mi ritrovo davanti la mocciosa più indisponente dell'intera classe.
<Antoinette dovresti essere ancora in classe a quest'ora.> Le faccio notare togliendo le sue mani da sopra il miei fianchi guardandola con rimprovero.
<Giusta osservazione "dovrei" essere in classe, ma per puro caso sono dovuta uscire per andare in bagno.> Mi ribatte gironzolandomi intorno mentre tocca alcuni attrezzi.
<Il bagno non è decisamente questo Antoinette.> Puntualizzo togliendole di mano una palla medica.
<E tu ora torni in classe o ti faccio mettere una nota da Jones.> Aggiungo prendendola per il polso per portarla fuori, ma la mia presa viene utilizzata contro di me e mi ritrovo appiccicata alla parete con una sua mano che stavolta mi sfiora l'addome.<Non credo che lo farà e sa perché? Perché mi sono persa pensando a lei.> Mi sussurra all'orecchio ed io le stringo più forte il polso regolando il respiro, la detesto.
<A quello che è successo l'altro giorno dopo l'allenamento con le Vixens.> Già me lo ricordo anch'io... È dall'inizio dell'anno che ho iniziato ad insegnare qui insieme a Veronica e Jughead che tra tutte le classi che ho la sua è quella che odio perché c'è lei che mi provoca continuamente nonostante le note, i rimproveri e i pomeriggi che le faccio passare a scuola. È maledettamente insopportabile, provocante e... E bella da morire. L'altro giorno, una volta che avevo finito l'allenamento delle Vixens, sono uscita all'androne esterno per chiacchierare un po' con Veronica, che si era trattenuta per correggere alcune verifiche, ed aspettare che tutte si cambiassero in modo da poter prendere le mie cose e andarmene, ma non è andata esattamente come mi aspettavo. Una volta che sono rientrata sono andata negli spogliatoi per spegnere la luce, ma appena mi sono ritrovata nel buio più totale ho avuto l'ennesimo scontro con Antoinette Topaz che mi distraeva in continuazione per non farmi trovare l'interruttore e alla fine ho ceduto... Sentivo il suo respiro che si alternava tra il collo, la guancia e le mie labbra, le sue mani che mi accarezzavano e la sua voce così roca e dolce allo stesso tempo... L'ho baciata, io l'ho baciata di mia iniziativa e maledizione è stato un bacio che non mi scorderò mai. Al ricordo di quel bacio mi aumenta la salivazione e sento più caldo; nel momento in cui torno nella realtà metto le mie mani sulle sue spalle e la separo da me.<Fila in classe prima che ti ci mando a calci Antoinette.> Stavolta le prendo saldamente il polso e la porto fuori dallo stanzino, ma dopo un paio di passi sento la campanella suonare e la persona che ho alle spalle ridacchiare.
<Va a cambiarti e non fiatare.> Lei ringraziando il cielo fa come le dico e sparisce nello spogliatoio mentre io mi siedo un attimo sulla panca vicino al muro.
<Finirà male... Finirà male...> Dico a me stessa passandomi una mano tra i capelli, quella ragazza mi metterà in guai seri. Quando vedo entrare la classe in palestra mi alzo dicendo loro di andare a cambiarsi mentre io vado a prendere quello che serve come tappetini, triangoli, bastoni e pesi oggi li farò stancare un bel po'. Preparo il percorso da una parte in modo da lasciare spazio per la corsa e una volta che sono tutti fuori decido di iniziare.
<Ok iniziate con venti giri della palestra stando attenti al percorso e niente chiacchiere.> Dico le ultime parole guardando Toni che parla con Peaches. Fischio una volta e tutti iniziano a correre compresa lei che prima di mettersi a correre mi lancia uno sguardo, ma non ho ben capito con che scopo. Visto che con dieci minuti non sono neanche a metà fischio ancora.
<Più veloci, più veloci! Volete correre o continuare a fare finta di correre!?> Urlo schioccando varie volte le dita e finalmente iniziano a correre sul serio. Superano i venti giri, ma non dico nulla e ne aggiungo altri cinque così la prossima volta corrono sul serio dal primo giro. Li faccio smettere suonando il fischietto un po' più allungo e loro si fermano. Alcuni si stendono per terra, altri vanno a bere e ad altri, come una chioma rosa, hanno ancora la forza di parlare e scherzare. Non dico nulla per i primi cinque minuti anche perché glieli lascio di riposo, ma poi mi avvicino a quelle due arrivando alle spalle di Toni.
<La smettete di parlare? È l'ora di ginnastica non ricreazione.> La più bassa appena sente la mia voce si gira e la sua mano sfiora per un secondo la mia.

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Choni-Madnessa
ContoRaccolta di One-Shot o brevi storie sulle Choni e le Madnessa❤ 🍒🐍 = Choni 🦋💛 = Madnessa