Capitolo 3

11 1 0
                                    

Mi precipitai a casa, erano le 14,12. No, non volevo fare tardi al primo allenamento della settimana, ma tra la caduta ed il traffico che c'era per strada non riuscii a fare più veloce. Scambiai molto velocemente le borse: lasciai quella di scuola a casa e presi quella di nuoto, dopo aver litigato con il Pull che proprio non ne voleva sapere di entrare dentro la sacca.
Chiusi la porta e, dopo aver sceso le scale di casa, saltai sul mio motorino che era dello stesso blu della striscia che si vede sul fondo al centro delle corsie. Accesi il quadro, cavolo perché non metteva in moto. Riprovai più volte, fino a quando, alla quinta riuscì ad entrare. Oh cavolo, erano già le 14,25 ed io alle 14,30 sarei dovuta essere in acqua.
Sfrecciai a tutta stecca fino ad arrivare in piscina. Erano le 14,40. Le altre, per fortuna, erano ancora fuori. Salutai Francesca, una delle poche persone che mi avevano aiutato a superare quei tanti problemi che avevo avuto negli anni passati. Andai velocemente nello spogliatoio dove mi infilai quel costume nero con una scritta rossa che mi avevano regalato per il mio compleanno. Dopo essere uscita dallo spogliatoio, mi avvicinai alla vasca dove c'era Melissa che si trovava già in acqua. Le chiesi cosa bisognava fare quel giorno.
"Intanto fai 12 da 50, dove le prime 3x50 delfino-stile, le seconde 3x50 dorso-stile, le terze 3x50 rana-stile e le ultime 3x50 stile-stile. Sono tutte ogni un minuto. Dopo queste ha detto la Gabri che si fa tecnica delfino."
"No, perché tutte a me, il delfino no" pensai mentre intanto mi spingevo dal muretto per iniziare la mia prima serie della stagione.

Una vita per il nuotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora