Capitolo 4

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Sentivo il suono e il ritmo delle bracciate che si scontravano con l'acqua, e quel profumo di cloro inconfondibile che si muoveva sulla mia pelle. Su Bea ricordati ciò che ti ha detto l'ultima volta la Gabri, attenta al ritmo, all'entrata delle mani e alla respirazione.
"Ahi" gridai dentro di me, come potevo non ribattere il mignolo della mano contro la corsia, "Dai Bea resisti manca poco".
Toccai il muretto con due mani, virai e, dopo una delle mie migliori subacquee continuai a stile. Velocemente arrivai in fondo alla vasca e guardai il cronometro, non era un risultato niente male per essere stata ferma dopo diverso tempo.
Oramai avevo già fatto le 3X50 a delfino-stile e stavo per iniziare, al 60 rosso, le 3 da 50 a dorso-stile. Partii contro voglia perché uno stile che non sopporto è proprio il dorso, perché nonostante possa essere il primo stile insegnato da piccini, almeno per me, era praticamente impossibile riuscire a migliorarne il tempo. Continuai le mie vasche canticchiando le mie canzoni preferite in loop. Si, passavo da un cantante all'altro senza nemmeno pensarci, perché in quei momenti in cui nuoti provi una sensazione diversa dal solito, una sensazione di essere te e te, te e l'acqua, l'acqua e te, e i pensieri che passano in quei momenti sono tantissimi e probabilmente proprio per questo in acqua ti sfoghi tantissimo.
Continuai a fare quelle vasche avanti e indietro, cercando di rispettare quei consigli datemi l'anno prima e cercando di perfezionare ogni piccolo punto della mia tecnica per andare via via sempre più veloce.
Poco dopo che ebbi finito le mie vasche arrivò la Gabri, certo che in quei due mesi di vacanze estive era cambiata tantissimo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 12, 2021 ⏰

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