°Capitolo 8°

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Chiara's pov
- ma che cazz..- dissi svegliandomi.

Ero nella stanza da letto di Kylian con i SUOI vestiti addosso.

Trovai un bigliettino sul comodino dalla parte in cui avevo dormito e lo lessi.

"Hey mon cherie, ieri sera eri ubriaca, ma così tanto da non reggerti in piedi,cosi ti ho portata a casa mia e abbiamo dormito insieme.

Ps. Non abbiamo fatto niente 😂😂

Il tuo Kylian."

Ah, perfetto.

Io volevo fare l'incazzata con lui ma non ci sono riuscita.

Oggi salterò lavoro, ho un mal di testa incredibile.


Mi vestii con lo stesso abito di ieri sera perché era l'unico che avevo qui, rifeci il letto e me ne andai a casa mia.

Suonai al citofono ma evidentemente, non c'era nessuno a casa.

In tutto ciò avevo ancora il telefono spento.

Lo accesi e senza dare caso ai messaggi di mia madre, andai subito nella chat di Kylian e lo ringraziai molto per avermi "portata al sicuro".

Il mio telefono i incominciò a suonare e risposi, senza nemmeno vedere chi è.

- Chiara, grazie a Dio sei viva. Che fine hai fatto amore? - era mia madre.

- Cosa vuoi? torna dal tuo compagno -

- Tesoro.. Ti prego capita sbagliare, perdonami. - disse esasperata.

- Sono sempre stata accanto a te da quando sei nata e ho passato la mia adolescenza a crescerti e adesso, questo è il ringraziamento che mi dai? Potevo anche abortirti siccome avevo 15 anni e vivere la mia vita come si deve, come suggeriva tuo padre, ma ho preferito tenerti. Torna a casa. - mi disse urlando ormai evidentemente piangendo.

Ero rimasta in silenzio dopo ciò che mi aveva detto.

Le chiusi in faccia e continuò a chiamarmi per altre 18 volte. Rifiutai a tutte le chiamate e spensi il telefono.

Mi sedetti sul divano a pensare alle parole che mi aveva detto. Le ho davvero rovinato l'adolescenza così tanto?

Tornerò da lei per una seconda possibilità.

Però le cose che mi ha detto mi hanno davvero ferita. Mi hanno ferita perché so che è la verità alla fine.

Sù con la vita Chiara!

Andai a farmi una doccia con i capelli e mi presi una bustina per il mal di testa.

Mi feci un tuppo perfetto e misi un vestito che avevo lasciato da Kylian giorni fa.

Mi truccai con le uniche cose che avevo qui.

Fondotinta,  lip gloss e mascara.

La porta si aprì ed entrò Kylian tutto sudato.

Appena lo vidi corsi ad abbracciarlo e gli lasciai due baci sulle labbra.

Si avvicinava alle mie labbra per riceverne altri, ma lo fermai.

- Ky, io ti amo, se mi ami anche tu, dovremo metterci insieme, altrimenti me ne andrò per sempre.-
Dissi seria.

- ti amo Chiara - disse riprendendo a baciarmi.

Appoggiò il suo borsone a terra e mi prese in braccio.

- Chiara, vuoi essere la mia ragazza? - mi chiese serio.

Annuì e continuammo a baciarci.

Mi portò sul suo letto e incominciò a spogliarmi.

- peccato toglierti questo bel vestito, ti sta proprio bene amore - disse prendendo un respiro.

Erevamo seminudi sul suo letto mentre ci baciavamo.

Il suo telefono incominciò a suonare, ma lui rifiutò la chiamata mentre eravamo ancora lì, a baciarci.

Lo stesso numero chiamò per la seconda volta e interrompemmo tutto.

Mi guardò con uno sguardo dispiaciuto e rispose al telefono.

Stette via per 30 minuti perfetti e quando tornò non era di buon umore.

- cosa è successo amore? - gli chiesi avvicinandomi a lui.

- fatti i cazzi tuoi - mi rispose freddo, allontanandosi da me.

Ci rimasi male e incominciai a piangere.

Sono molto sensibile.

Alzò la testa e si alzò in piedi.

- smettila di fare la bambina e piangere, qui devo piangere io- disse con la voce alta.

- sei così sensibile e che cazzo - disse risedendosi.

Andai nel suo salone, presi la mia borsa e corsi via, sbattendo la porta.

Andai a casa di mia madre a piedi, anche se pioveva a dirotto.

Ero tutta bagnata quando arrivai davanti casa mia.

Vidi un'uomo davanti all'entrata di casa.

- scusi signorina, conosce percaso la signora che abita qui? - mi chiese disperato.

- sono la figlia, mi dica - dissi confusa.

Si inginocchiò davanti a me e incominciò a piangere.

Mi abbassai vicino a lui.

- cosa le succede? - gli chiesi preoccupata.

- serve che chiami i soccorsi o cose del genere? - continuai.

- Chiara? - mi chiese con gli occhi rossi.

- come sa il mio nome? - chiesi incredula.

- non so come tua madre ti abbia raccontato la storia.. Sono tuo padre e sono venuto a cercarti. - disse facendomi allontanare.

- con che coraggio ti presenti a casa mia se hai consigliato a mia madre di abortirmi e l'hai lasciata così? - dissi ormai piangendo.

- eh? Io? Non è andata per niente così. Tua madre mi ha lasciato perché disse che era incinta di un'altro uomo, ma in realtà sei sempre stata la mia bambina. - disse prendendo la mia mano.

Non capivo più niente e mi girava la testa.

- si vede anche che sei mia figlia, siamo molto simili : stesso colore degli occhi e taglio, ma anche il colore dei capelli è il mio. Credimi perfavore.- disse in lacrime.

- perché sei venuto dopo 20 anni a cercarmi? - dissi tremando.

- non potevo avvicinarmi a te fin quando non avresti raggiunto la maggiore età e poi ti sei trasferita a 200km da me e inseguito qui. Non avevo più notizie di te. - disse abbraccindomi.

Svenni nelle sue braccia e mi risvegliai qualche ora dopo in ospedale.

A fianco a me c'era Kylian mentre si mangiava le unghie. Aveva appena finito di piangere, si vedeva.

- mon cherie, sei sveglia - disse stringendomi la mano.

- dov'è mio padre? - dissi lacrimando.

- è fuori, sta parlando con tua madre.. - disse - ascolta.. Riguardo a prima... Non volevo risponderti male, è solo che ho ricevuto cattive notizie da parte di mio fratello. Si trasferiranno dall'altra parte del mondo e non vedrò più i miei nipoti come prima. - disse piangendo.

- oh, capisco. - dissi stringendogli le mani ancora più forte.

Mia madre entrò velocemente.

- la verità non è questa - disse urlando.

mon cherie // Kylian Mbappé fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora