Tre gennaio: siamo arrivati a quota diciotto giorni e ancora niente. Il vuoto cosmico. Terra arida. Pulita come un foglio bianco. Una sensazione di smarrimento si attorciglia lungo il mio corpo fino a stringersi attorno al collo come fosse il peggiore dei cappi. Non sono pronta a questo, non posso. Non è ancora il momento di pensare a una cosa di questo calibro, soprattutto adesso che... ironia della sorte, lavorerò proprio nello stesso campo. È come se il destino si stesse facendo beffa di me: «eccoti accontentata, Paige cara. Era questo che volevi, no? Bambini, bambini, bambini»
Sì. Bambini.
Belli quando appartengono alla mia famiglia, belli quando il mio lavoro è educarli, belli quando devo fare da babysitter per concedere una serata di svago a mio fratello. Belli quanto vi pare ma non.quando.sono.miei.
Non ero prepara a questo, non ero affatto preparata alla possibilità che accadesse a me, la regina delle precauzioni. Prendo quella dannata pillola come fosse acqua santa e comunque, il preservativo non è un optional, quindi, come... com'è possibile? Non ero nemmeno preparata a sfondare la porta di mia sorella e quello che ormai posso definire mio cognato a suon di pugni, eppure l'ho fatto. Ho sputato fuori la cruda eventualità. Ma andiamo, diciotto giorni... ho solo bisogno di fare un dannato test e confermare la cosa. Fantastico, no? Ho firmato ieri il contratto per poter cominciare a praticare il lavoro che tanto amo dopo tutti i dannati sacrifici fatti e questo è il risultato. «Beh, scusatemi tanto, dovrete darmi presto la maternità perché sono incinta! Grazie tante di avermi scelto!»
Ho passato giornate intere sui libri, al tirocinio, rifiutato di vedere la mia famiglia per sbrigarmi con gli esami e questo... questo è quello che ottengo. Decido di prendere una, una stupida notte per rilassarmi e ne esco incinta? Non è giusto. Non è affatto giusto. Non posso nemmeno permettermelo.
«Allora Paige ha preso Devon e siamo scappati in macchina. È stato terribile ma D si è divertito, vero, Paige?»
«Paige?»
Sbatto le palpebre quando sento la mano di mia sorella sulla coscia. Alzo piano gli occhi dal piatto e le sbatto ancora una volta.
«P?» Delia mi osserva preoccupata.
Danny sarà così deluso. Immagino già il suo volto incollerito, le urla, metterà una casa a soqquadro e spaventerà i miei nipoti. Molly afferra la mia mano mentre Tom si alza piantandosi dietro la mia schiena.
«Ma che stai facendo?» chiede Vivienne.
«Paige, puoi spiegarmi cosa succede?» domanda mio fratello. «Mi state preoccupando.»
Faccio il possibile per non crollare davanti a loro, trattengo le lacrime mentre sento il cervello scoppiare e pregarmi di vomitare le parole che trattengo dentro in una morsa.
«Tesoro, guardami» mi richiama Danny.
Lo guardo, gli occhi rossi e gonfi.
«Paige, che diamine succede?» chiede Trevor.
Una singola lacrima sfugge dal mio controllo.
Poi un'altra.
E un'altra ancora.
«Mi dispiace, non so come sia potuto succedere» singhiozzo forte.
«Che cosa?» mormora Vivi.
«Credo di essere incinta» rivelo tra le lacrime.
Ecco qui, è fatta.𝐂𝐀𝐒𝐓
𝐁𝐚𝐫𝐛𝐚𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐯𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐠𝐞 𝐁𝐫𝐚𝐝𝐬𝐡𝐚𝐰
𝐌𝐚𝐭𝐭𝐡𝐞𝐰 𝐍𝐨𝐬𝐳𝐤𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐂𝐚𝐥𝐞𝐛 𝐌𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧
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𝐏𝐀𝐈𝐆𝐄 [𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐕𝐨𝐥.𝟒]
ChickLit𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐎𝐒𝐓𝐎𝐍 𝐒𝐄𝐑𝐈𝐄𝐒 𝐏𝐮𝐨̀ 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐧𝐠𝐨𝐥𝐚𝐫𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐦𝐚 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐇𝐚𝐫𝐩𝐞𝐫, 𝐃𝐞𝐥𝐢𝐚 𝐞 𝐌𝐨𝐥𝐥𝐲 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞...