Capitolo 8.

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Sarah

VOCE NARRANTE:

Due mesi dopo, Maca aveva ripreso il lavoro, alla galleria..
Alicia, seguiva la sua amata, vedendo che Sarah, la baciava.
In preda all'ira..
scendeva dalla bmw..
Guardandola dalla vetrina.
La madre, abbracciava la sua amata, e poi tornava, a casa, insieme a Sarah.
Maca si concentrava, al lavoro..chiudendo la galleria...
Alicia, entrava, come una belva..
Vedendo che lei aveva gli auricolari, e non aveva sentito nulla..
E la afferrava al seno..

Non hai perso tempo...
A scoparti quella troia...

Alicia..

Mi passava le labbra sul collo..

Sei MIA..
e di nessun altra!!!

Mi sbottonava i jeans da dietro..
Facendosi spazio nella mia intimità..

Fermati...

Mi tappava la bocca...

TI VOGLIO!!

Continuando a penetrare, con forza...

Venendo insieme..

E poi mi puntava la pistola alla pancia...
In preda all'ira..
Mi mettevo seduta..
E le alzavo la gonna corta nera..
Accarezzando le sue autoreggenti, di pizzo nero..
Abbassando l'intimo nero..
Mordendo forte, il clitoride..
Sentendo le sue grida di dolore e piacere..

Facendo un lago nella mia bocca..

E poi mi puntava la pistola..
Al seno..

Quante volte ci hai scopato..

Alicia..

Mi ha solo baciata..

DIMMELO!!

Ti sto dicendo la verità..

Mi allontanavo, vedendo che era in preda all'ira...

Non vuoi più scoparmi!!

E poi la guardavo..
baciandola..
E lei catturava la mia lingua.. furiosa..

Mi staccavo..
Sentendo il suo respiro, sempre più forte..

Baciandole il collo..
In mezzo al seno...

E poi accarezzavo la pistola...
Arrivando a accarezzare la sua mano...

Vieni..
Andiamo a casa...

Le tiravo su, l'intimo..
per poi baciarla, e lei catturava la mia lingua furiosa..
Puntando ancora, la pistola..
Al seno..

Le mettevo la mano, sotto al reggiseno..
Stringendo il seno sinistro..
Sentendo il suo respiro, sempre più forte...
Mi catturava la lingua.. furiosa..

Per poi staccarmi e tirare fuori il seno..
Mordendo forte i capezzoli..

Sentendo le sue grida di dolore e piacere...
Accarezzando l'interno coscia..
Salendo su, sentendo che era bagnatissima..

Sentendo la sua furia...
Aumentare..
Mettendo tre dita, e poi tutta la mano, nella sua intimità...
Ringhiava come una belva..
Per poi muoverla, dentro di lei...

Sentendo le sue grida di dolore e piacere..
Arrivando con le dita, fino in pancia...
Fino a venire di continuo...

Ringhiava, in preda all'ira...
Non appena levavo la mano..
La baciavo e lei catturava la mia lingua furiosa...
Rimettendo la mano dentro...
Sentendo che veniva di nuovo..

Levavo la mano, e lei in preda all'ira..

Guardandomi ancora..

Afferrandomi i capelli..
Abbassandomi la canottiera nera e rimanevo a seno nudo..
Sbattendomi a terra..
Mettendomi il tacco sulla schiena...

Il diavolo tacco 12Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora