Capitolo 18.

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Litigi

Fuori si sentivano i tuoni..
E lei ringhiava ancora..

Mollandomi tanti di quei pugni...

Adesso basta!!

Mi alzavo dal letto e le mollavo un pugno fortissimo..

Tale da farla cadere a terra..
Svenuta..

Legandola poi a letto..

Comincia a stancarmi, sta storia!!

E lei poi si riprendeva, vedendo che era legata...

SLEGAMI, FIGLIA DI PUTTANA!!

No.. adesso voglio giocare io...
Mi sono stancata!!!

Vedendo poi il tel..

Mi ha chiamato anche Castillo..
Non ci metterei nulla, a scrivere un messaggio che sei qui..
Legata...
E lui ti riporterebbe in carcere...

E si.. sarebbe la cosa migliore..

TI UCCIDERÒ, MALEDETTA PUTTANA!!

Sorridevo in modo maligno..

Adesso me la pagherai, per quello che mi hai fatto passare in questi anni!!

Prendevo un martello..

Una lacca per capelli e un accendino...

Il coltello...

Gli aghi...

E poi lei guardava l'armeria, che avevo nascosto..
Nell'armadio..

E si.. piacciono molto anche a me le armi..
Prendevo il fucile a pompa e lo caricavo...

Mentre un lampo, illuminava il mio viso..

Per poi poggiarlo, vicino al letto...

Lei come una belva famelica..
Mi guardava..
in preda all'ira....
E poi fissava il fucile...

Non ci pensare, neanche..
Sorridevo, in modo maligno...

Vediamo se sai sopportare il dolore...

Vedevo lei completamente nuda..
Che ringhiava come una belva..
Vedendo che salivo su di lei, e non riusciva a afferrare il capezzolo destro..

Le avevo legato mani e piedi..
Così non poteva dare calci...

Prendevo l'ago e lo passavo sulla fiamma dell'accendino..

In quell'istante...
Con un colpo secco, trapassavo il capezzolo destro...

Sentendo le sue urla...

E poi quello sinistro...

Prendendo un altro ago, vicino all'inguine...
Infilzandolo nella carne...
E un altro, vicino all'intimità...

Prendevo anche il coltello, facendole tagli alle gambe.. all'inguine.. al seno..

Sentendola urlare...
Ma allo stesso tempo, furiosa come una belva...

Per poi accendere la fiamma..
Con la lacca per capelli...

FIGLIA DI PUTTANA!!!!!
Sentendola urlare...
Tantissimo...

Facendo il lanciafiamme....bruciandola alle gambe..
E alla pancia...

Sorridevo in modo maligno..

Vedendo che aveva le ustioni...
Le stava bene..
è solo una troia!!

Mi accendevo la sigaretta e gliela spegnevo addosso..
Dove aveva gli aghi e le parti ustionate..

Il diavolo tacco 12Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora